6/9/2003 – VENEZIA 60 – Pioggia di premi a Venezia
Praticamente un premio per tutti: c'è anche il premio "Ridateci i soldi"
L'elenco dei premi assegnati a Venezia – in attesa dei riconoscimenti maggiori, nelle due sezioni principali del concorso – è sterminato: eccone un estratto (parziale):
A Takeshi Kitano, ed al suo Zatoichi, il Leone del pubblico, il premio assegnato sulla base dei voti del pubblico della Mostra di Venezia. Migliori attori, Omar Sharif per Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano e Benicio del Toro per 21 Grams; migliore attrice Naomi Watts per 21 Grams; sempre a Naomi Watts il Premio Wella 2003;
a Marco Bellocchio il premio Cinemavvenire, assegnato dai giovani spettatori della Mostra, e il Leoncino d'Oro Agiscuola 2003. Sempre per Cinemavvenire, riconoscimenti al russo The return di Andrej Zvjagintsev (migliore opera prima) e a Le cerf-volant di Randa Chahal Sabbag (cinema della pace);
Ballo a tre passi di Salvatore Mereu vince sia il premio Cult per la migliore opera prima della Settimana della Critica che il premio del sindacato nazionale giornalisti cinematografici Isvema;
a Edoardo Winspeare il Premio della Federazione Italiana dei Cineclub, attribuito dalla giuria presieduta da Morando Morandini.
Premio Lina Mangiacapre (già Premio Elvira Notari), organizzato dall'Associazione culturale Le Nemesiache, a Lost in Translation di Sofia Coppola; menzione speciale per Hana Makhmalbaf;
il Premio Lanterna Magica, dell'Associazione dei Cinecircoli giovanili, è andato a Le cerf volant di Randa Chahal Sabbag; menzione speciale per Il ritorno di Andrej Zvjagintsev. Ancora per quest'ultimo il premio ''Sergio Trasatti – La Navicella Venezia Cinema'' della ''Rivista del Cinematografo'';
il premio Cinema for Unicef a Margarethe Von Trotta, col suo Rosenstrasse;
A Camur (Fango) di Dervish Zaim, il premio Cict Unesco dedicato alla memoria di Enrico Fulchignoni;
il premio "Ridateci i soldi" alla migliore stroncatura del festival – un'idea di Gianni Ippoliti – a Daniele Malafarina, per Joy of madness.