Non è esaltante il bilancio delle frequenze al cinema durante la Settimana della Cultura, svoltasi in tutta Italia dal 15 al 21 aprile su impulso del ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Il cinema ha aderito all’iniziativa offrendo l’ingresso nelle sale al prezzo scontato di 4,50 euro. I biglietti complessivamente staccati nel periodo hanno sfiorato, nel campione Cinetel, il milione e mezzo ma sono stati del 5,57% inferiori a quelli venduti a prezzo pieno la settimana precedente.
Tra le cause di questo modesto risultato, un’analisi del Giornale dello Spettacolo indica soprattutto la scarsa promozione. Infatti, in alcune città, durante il week end conclusivo della manifestazione, diversi esercenti, delusi dai risultati e in particolare dalla insufficiente promozione, hanno abbandonato l’iniziativa applicando nuovamente il prezzo abituale.
In definitiva, la Settimana della Cultura sembra avere coinvolto prevalentemente gli abituali frequentatori delle sale cinematografiche senza riuscire ad aggregare altre, significative fasce di pubblico.
Una nuova, intensa campagna promozionale, dedicata questa volta al cinema d’estate, è ora richiesta al ministro Urbani dalle associazioni dei distributori e degli esercenti a sostegno dei numerosi film che usciranno nei mesi caldi e delle molte sale che resteranno aperte.

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