#RomaFF14 – La famiglia Addams, di Greg Tiernan e Conrad Vernon
Gli amatissimi personaggi ideati da Charles Addams tornano in questa nuova avventura animata per raccontare il loro umorismo grottesco. Con la voce di Loredana Berté
Sono macabri, stravaganti, provano piacere a farsi torturare e hanno un gusto spiccato per l’orrido: è la famiglia Addams, che torna in vita in questo film d’animazione presentato come evento speciale ad Alice nella città. Protagonisti di numerosissimi adattamenti per il grande e piccolo schermo (popolare la serie televisiva degli anni ’60), trovano in questa nuova avventura diretta da Greg Tiernan e Conrad Vernon (Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia) il loro habitat ideale.
Da quando Gomez (voce di Pino Insegno) e Morticia (Virginia Raffaele) si sono sposati, la loro vita non è stata facile: malvisti dalla maggior parte delle persone, sono sempre stati costretti a vivere lontano dal resto del mondo. Ora che si sono trasferiti in New Jersey, le cose sembrano andare meglio almeno fino a quando Mercoledì (Eleonora Gaggero), annoiata di essere confinata in casa, decide di frequentare la scuola pubblica e scoprire com’è il mondo al di fuori.
Con un soggetto simile, è impossibile non pensare a un autore come Tim Burton, al suo sguardo originale e malinconico e a quell’immaginario di creature fantastiche spesso diverse, incomprese e messe all’angolo. E in effetti il progetto, almeno nella fase iniziale, prevedeva la sua partecipazione; la scelta, poi, di realizzare animazioni in stop motion e i temi intorno a cui la storia si sviluppa non fanno che avvalorare l’idea. Il film in fondo parla di accettazione, di come a volte sia difficile guardare gli altri distanziandoci dal nostro metro di giudizio, e di come, quindi, siamo portati a condannare persone e comportamenti solo perché non rientrano in ciò che consideriamo normale. Ma racconta anche delle difficoltà di un genitore a crescere un figlio adolescente e di quanto sia importante esprimersi seguendo il proprio ritmo.
In questo rendere gli Addams manifesto di un sentire comune, c’è tutta la volontà di Tiernan e Vernon di non snaturare personaggi che sin dalla loro invenzione negli anni ’30 hanno rappresentato, attraverso il loro umorismo cinico, una critica ai costumi e alla morale; anche dal punto di vista grafico i registi hanno cercato di mantenere uno stile che, per il tratto e l’uso del chiaroscuro, ricordasse le vignette di Charles Addams, creatore della famiglia. Certo, il pubblico di riferimento è cambiato e dunque spazio a una comicità in grado di parlare a più generazioni: dalle immancabili gag di tipo fisico (il tiro alla balestra di Mercoledì) ai tantissimi omaggi al cinema horror alle nuove e spassosissime interpretazioni di Mano e Lurch. Una nota di merito va infine al cast delle voci italiane, in particolare a Loredana Bertè che qui interpreta Nonna Addams (l’originale è la straordinaria Bette Midler): un’anima rock, da sempre controcorrente, sovversiva, folle, scomoda, rivoluzionaria; insomma, una vera Addams!