Improvvisamente Natale, di Francesco Patierno

In bilico tra cinepanettone e commedia familiare, il film annacqua la genuinità di alcuni spunti narrativi in una maldestra e fin troppo seriosa gestione dei personaggi. Su Prime Video

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Vedute di montagne, un albergo in lontananza, le sonorità del tema di Shining mescolate allo scampanellio di un sonaglio. Un sincretismo audiovisivo “folle, senza senso”; almeno quanto la decisione di festeggiare il Natale a ferragosto.

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Sono assurde le premesse di Improvvisamente Natale, il nuovo lungometraggio di Francesco Patierno. Un film in bilico tra cinepanettone – il nome di Neri Parenti è tra gli sceneggiatori – e commedia natalizia. Una favola corale all’italiana dai numerosi volti (e passaggi narrativi) familiari.

Motore del racconto sono Alberta (Violante Placido) e Giacomo (Lodo Guenzi), genitori di Chiara (Sara Ciocca) e coppia in crisi che ha deciso di portare la figlia presso l’alberghetto di montagna di nonno Lorenzo (Diego Abatantuono), affinché sia quest’ultimo a dare alla bambina la notizia dell’imminente separazione. Lorenzo, alle prese con la vendita dell’hotel a investitori cinesi, accetta l’incarico a una sola condizione: regalare alla nipotina un ultimo gioioso Natale, da festeggiare sotto il torrido sole d’agosto e agghindato da insospettabili menage a trois, tradimenti, missioni da compiere e segreti da svelare.

Come ogni favola che si rispetti anche Improvvisamente Natale è un racconto di buon cuore, dagli inequivocabili risvolti morali; efficace non solo nella scherzosa rilettura di Kubrick, quando il gruppo di bambini capitanato da Chiara (un po’ Goonies e un po’ Kevin McCallister) trasforma l’albergo in un Overlook in miniatura per spaventare gli acquirenti orientali – dopotutto “gli adulti credono a tutto: fake news, complotti…” – e sconfiggere il capitalismo. Bensì anche nei siparietti affidati alla naturale simpatia del trio Abatantuono-Foresta-Frassica e a una comicità in grado di regalare, pur senza particolari picchi d’originalità, qualche genuina risata.

Una genuinità che, con rammarico, va tuttavia perdendosi con il trascorrere dei minuti, annacquata dalla faticosa gestione delle fin troppo numerose sottotrame del racconto e dalla seriosità forzata con cui il regista sceglie di affrontare le difficoltà esistenziali e sentimentali dei suoi (co)-protagonisti. Con un Lodo Guenzi in perfetta aderenza al suo personaggio (un uomo che si sforza invano di risultare un attore convincente) e una Sara Ciocca incatenata al ruolo di “donna/ bambina” – come prontamente sottolineato dai versi di Bam Bam Twist – e costretta a recitare battute adulte tremendamente fuori luogo ed estranee ai toni della vicenda.

 

Regia: Francesco Patierno
Interpreti: Diego Abatantuono, Sara Ciocca, Violante Placido, Lodo Guenzi, Anna Galiena, Antonio Catania, Michele Foresta, Gloria Guida, Nino Frassica, Noli Sta Isabel, Paolo Hendel
Distribuzione: Prime Video
Durata: 105′
Origine: Italia, 2022

 

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2
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Il voto dei lettori
2 (7 voti)

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