Venezia 67: La prima volta della Herzi regista

Segnaliamo che il 9 settembre e in anteprima mondiale, la Mostra di Venezia ha presentato, sia pure un po’ in incognita, il primo cortometraggio diretto dalla giovanissima attrice francoalgerina Hafsia Herzi, lanciata da Abdellatif Kechiche in Cous cous.

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Le robda (La demande de mariage) è stato accompagnato in modo simpatico e informale dalla giurata speciale di Orizzonti Raja Amari, regista di Dowaha (La berceuse) presentato ad Orizzonti 2009 e intepretato proprio dalla Herzi. Il film è stato proiettato in Sala Perla, come sorpresa proposta in coda al bel documentario Zelal.

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Le robda è un bizzarro mix di commedia all’italiana e humour mediterraneo, secondo una linea già presente in Inschallah dimanche (Yamina Benguigui, 2001) e nel più recente Mascarades (Lyes Salem, 2008). Italiano è il giovane protagonista Matteo, a disagio nel ruolo di pretendente alla mano di una avvenente giovane di famiglia tradizionale (lei è Morjana Alaoui, rivelata da Marock ma nota ai più per il suo ruolo da protagonista nell’horror Martyrs). Per ottenere la mano della ragazza, deve sottoporsi con i suoi (italiano il padre, francese la madre) al rituale tradizionale della domanda di matrimonio, davanti alla famiglia della ragazza riunita al completo.

All’imbarazzo della situazione, si unisce la presenza destabilizzante di Aya (intepretata dalla Herzi), sorella minore ossessionata dall’idea di filmare con il suo telefono cellulare l’intero rituale, al punto da costringere più volte gli attori a ripeterne i passaggi meno convincenti. Un’insistenza che innescherà dinamiche parossistiche.
A suo agio nel ruolo dell’adolescente disturbata, qui riproposto in chiave parodica, la Herzi dimostra un certo brio anche dietro la cinepresa, soprattutto nella direzione degli attori e nel controllo dei ritmi commedici. Bravo, Hafsia!

[ldf, news a cura di www.cinemafrica.org]

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