"Alexandra' s Project", di Rolf De Heer

Nel film De Heer rivolta il cadavere del (suo) cinema, esponendolo ad un ludibrio fatto di superbia e arroganza, in un' ostentazione pestifera di un cinismo senza precedenti.

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Di Rolf De Heer, uno degli autori più pericolosi in circolazione, credevamo di aver detto tutto, o perlomeno, quasi tutto. Della distruzione di un genere perpetrata nel terribile The Tracker, dell'ambiguità mortifera di Bad Boy Bubby, della arroganza di un'opera come Il vecchio che leggeva romanzi d'amore in cui l'officiante australiano dava l'estrema unzione al cinema che non smettiamo di amare, quello fatto di carne e sangue, di difetti certo, ma di una passione che arde comunque, senza sosta. Ci sbagliavamo allora perché in Alexandra 's Project De Heer riesce addirittura a superarsi, rivoltando il cadavere del (suo) cinema, esponendolo ad un ludibrio fatto di superbia e arroganza, un gioco incline alla necrofilia insomma, con la differenza che qui non c'è nemmeno desiderio, ma soltanto ostentazione pestifera di un cinismo senza precedenti. Dalla staticità indolente di un gruppo di villette a schiera in cui si nasconde la famiglia protagonista dell'opera (un blocco che sembra uscire fuori da Canicola di Seidl, altra fotocopia ingiallita di un cinema che non riconosceremo mai come tale), all'irruzione nel racconto di un uomo di mezza età che, tornato a casa il giorno del compleanno per festeggiare coni familiari un aumento di grado al lavoro, trova la casa vuota e una cassetta lasciatagli dalla consorte in cui campeggia la scritta "guardami". Da questo momento in poi (e già ci troviamo quasi oltre la metà dell'opera) il protagonista Steve, chiuso peraltro in casa e impossibilitato ad uscire, non può far altro che guardarsi il videotape che nasconde le peggiori nefandezze compiute dalla moglie con cui forse De Heer intende parafrasare la radiografia di un corpo (appunto quello di Alexandra) ambiguo, celato fino a quel momento dagli strati di perbenismo borghese che quasi lo soffocava, eppure il suo sguardo arranca continuamente, nascondendosi dietro una provocazione ridicola e imbarazzante. Se infatti i primi stralci del racconto procedono alla formazione di uno spazio di per sé chiuso e claustrofobico abitato da una timida ipotesi di racconto, subito dopo De Heer si getta a capofitto nello sport che gli riesce meglio, per l'appunto quello di ridicolizzare senza ripensamenti i corpi descritti (quello di Alexandra innanzitutto, ma anche quello del marito Steve ridotto a manichino senz'anima) e di farsi gioco dello spettatore, prendendolo per mano e trascinandolo in un indegno carosello di atrocità e perversioni riciclate alla buona e impastate in un miscuglio vergognoso. La registrazione su video rimanda direttamente ai deleteri Funny Games di Haneke, la plasmazione pornografica del senso ai giochetti imbecilli di Von Trier. Il resto lo attribuiamo tutto e per intero alla disonestà ghignante di un cinema che rispediamo al mittente.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Titolo originale: Alexandra' s Project


Regia: Rolf De Heer


Sceneggiatura: Rolf De Heer


Fotografia: Ian Jones


Montaggio: Tania Nehme


Musiche: Graham Tardif


Scenografia: Ian Jobson, Phil MacPherson


Costumi: Beverly Freeman


Interpreti: Gary Sweet (Steve), Helen Buday (Alexandra), Bogdan Koca (Bill), Jack Christie (Sam a dieci anni), Samantha Knigge (Emma a tredici anni)


Produzione: Domenico Procacci per Fandango Australia/Rolf De Heeer per Vertigo Productions Pty Ltd


Distribuzione: Fandango


Durata: 100'


Origine: Australia, 2003


 

 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array