Asia Centrale e Zulawski alla quattordicesima edizione di AlpeAdria Film Festival, a Trieste dal 16 al 23 gennaio

Imperdibile occasione per entrare in contatto con una produzione cinematografica spesso sconosciuta alle grandi distribuzioni.

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Dal 16 al 23 gennaio 2003 è in programma a Trieste (Cinema Excelsior, via Muratti) il consueto appuntamento annuale con Alpe Adria Cinema – Trieste Film Festival. Giunta alla sua XIV edizione, il festival rappresenta un osservatorio privilegiato sulla realtà cinematografica dell'Europa Centro-Orientale. Nel corso degli otto giorni di programmazione si propone l'occasione di entrare in contatto con una produzione cinematografica spesso sconosciuta alle grandi distribuzioni, benché in continua evoluzione e di sicuro interesse artistico.

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Ad inaugurare questa ricca edizione del festival, giovedì 16 gennaio, sarà presente l'attrice Anna Galiena, interprete del film "Oltre il confine" di Rolando Colla.


Una quindicina i film in concorso, per lo più anteprime per l'Italia firmate da giovani autori, molti impegnati in opere d'esordio e del tutto nuovi sulla scena cinematografica italiana. Il concorso, però, presenterà anche alcuni registi che hanno già un legame consolidato con il festival, uno per tutti il ceco Petr Zelenka, giunto ad Alpe Adria Cinema alcune edizioni or sono con la sua opera di esordio, Happy End. Ormai affermato a livello internazionale, Zelenka sarà presente quest'anno in concorso con ROK D'ÁBLA (L'anno del diavolo – 2002, col. 88'), presentato in anteprima nazionale.


Originalissima opera prima, invece, è ZMRUz OCZY (Strizza gli occhi – 2002, col. 88') del polacco Andrzej Jakimowski. Il film racconta la vicenda di una bambina di 10 anni che scappa da casa e trova rifugio presso il custode di una fattoria desolata.


Il concorso di Alpe Adria Cinema si apre anche a qualche eccezione, presentando un paio di pellicole già apparse fugacemente ad altri festival. In particolare – dopo una proiezione passata piuttosto inosservata a Venezia nella sezione "controcorrente" – arriva a Trieste il film del lituano Kristijonas Vildziunas "NUOMOS SUTARTIS" (L'affitto, 2002, col. 78'), prodotto dal celebre regista lituano Sharunas Bartas.


Si affianca alla selezione dei lungometraggi, il Concorso internazionale dei cortometraggi, che conta circa una ventina di titoli in pellicola, scelti tra le opere più significative provenienti anche dalle scuole di cinema dell'area. Il "cinema del reale" e il documentario sono alla base del metodo di selezione applicato visionando e ricercando questi lavori, espressione di una evidente realtà, privata e personale ma anche storica e attuale.


Particolare attenzione merita la personale di Alpe Adria Cinema, dedicata quest'anno al regista Andrzej Zulawski, che sarà presente a Trieste nel corso del festival, a partire da sabato 18 gennaio fino al termine della rassegna.


Notissimo cineasta polacco, ma francese d'adozione, visionario e "filosofo" per immagini, Zulawski è un artista eclettico, poliedrico e molto controverso, spesso censurato, soprattutto nel suo Paese d'origine, anche per ragioni politiche.


Da molti considerato un regista "maledetto", Zulawski è sicuramente uno dei più originali ed innovativi cineasti europei del nostro tempo. Le sue opere sono stupendi affreschi visionari, intensi e viscerali che non concedono nulla alle mode del momento ed allo spettatore. Il suo personale stile di regia alterna momenti di delicatezza assoluta ad altri di folgorante delirio. Il successo e la notorietà internazionale arriva nel 1981 con "Possession" interpretato da Isabelle Adjani, ma al tempo stesso inizia l'incomprensione con la critica e l'accanimento della censura occidentale.


Zulawski è autore di 12 lungometraggi, tutti presenti al festival, tra i quali i più celebri rimangono, insieme a "Possession", "La terza parte della notte" (1972), "La Sciamana" (1997), e i quattro film interpretati da Sophie Marceau: "L'Amour braque- L'amore balordo" (1985), "Le mie notti sono più belle dei vostri giorni" (1989) "La nota blu" (1991) e l'ultimo, ancora inedito in Italia "La Fidélité" (2000).


In occasione della rassegna sarà presentato in anteprima assoluta il romanzo "Barbablù", prima opera letteraria di Andrzej Zulawski mai tradotta e pubblicata in Italia (Res Edizioni, La Spezia 2003). Pubblicato per la prima volta in Polonia nel 1976, il romanzo ha subito avuto problemi con la censura, ed è stato accolto in Francia nel 1981 con molto successo.


Ispiratore della figura di Barbablù è Gilles de Rais, nato in Francia nel 1404, eretico, crudele e mistico al contempo. Dopo essersi distinto quale eroico luogotenente di Giovanna d'Arco nelle battaglie contro gli Inglesi, le cronache raccontano che la sua breve vita sia stata costellata di delitti efferati, sacrifici di innocenti e orge sataniche. Dopo essere stato arrestato ed accusato, fu bruciato vivo a Nantes nel 1440. La singolarità di questa figura, aveva già stimolato la creatività e la curiosità di Luis Buñuel, di Pier Paolo Pasolini e di Roman Polanski.


Allo stesso racconto è ispirato il primo spettacolo teatrale mai tratto da un libro di Zulawski. L'allestimento per il palcoscenico di Barbablù è del regista Michele Salimbeni, e debutterà in prima assoluta a Trieste nell'ambito del festival, il 23 gennaio 2003 al Teatro Miela. In scena Giovanni Delfino e Veruschka Deriu.


 


All'Asia Centrale, o meglio, alle ex-repubbliche dell'URSS è dedicata un'importante panoramica che si concluderà il prossimo anno. Si potrà così, scoprire il nuovo cinema del Kazachstan, dell'Uzbekistan, del Kirgisistan, del Turkmenistan e del Tadgikistan che, soprattutto negli ultimi dieci anni hanno visto nascere un grande fermento. L'Asia Centrale, infatti, è diventata una fucina di autori capaci di linguaggi individuali ed originali.  E a poco a poco film e registi come Aktan Abdykalikov  (Kirgisistan), Dareshan Omirbaev (Kasachstan), Djamshed Usmonov (Tadgikistan), Bachtijar Chodojnazarov (Tadgikistan) sono approdati ai festival internazionali e sono realtà del cinema mondiale.


Sabato 18 gennaio 2003, nel corso del festival, si terrà un'importante tavola rotonda alla quale parteciperanno registi ed esperti del cinema della regione europea e dell'Asia Centrale. E' prevista, in particolare, la partecipazione dei registi Aktan Abdykalikov, e Dareshan Omirbaev.


 

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