Becoming Led Zeppelin, di Bernard MacMahon

Fuori Concorso a #Venezia78, il documentario sulla leggendaria band affascina, oltre che per la ricchezza del materiale inedito, prima di tutto come racconto di perseveranza

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Il documentario sulla leggendaria band, presentato fuori concorso a Venezia 78, affascina soprattutto perché non punta i riflettori dove ci si aspetterebbe: il successo planetario, i dischi epocali e la tragica fine, ma su come ci si è arrivati; sulla storia di quattro ragazzi, tutti folgorati, in modi e posti diversissimi, dalla musica e dal rock, che decidono di fare della musica la loro vita, fosse anche vivendola come un “normale” impiego: per anni Jimmy Page e John Paul Jones sono stati i due più richiesti session man d’Inghilterra, ed anche John Bonham e Robert Plant hanno fatto anni di gavetta prima di arrivare a formare i Led Zeppelin.

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È proprio quel “becoming” la parola chiave di questo film e forse della musica rock in generale. Se perfino i “predestinati” per eccellenza, coloro che hanno portato la musica dalla leggerezza degli anni ‘60 alla “pesantezza” dei ‘70, hanno avuto bisogno di anni di gavetta per “diventare” se stessi, per arrivare a far nascere quell’alchimia tra di loro. Ha detto, infatti, Jimmy Page, presentando il film a Venezia: “Becoming Led Zeppelin è un film sull’apprendistato, sulla perseveranza e su come i sogni si possono realizzare.
Più della metà del lavoro, infatti, è dedicata al loro percorso di formazione: attraverso foto e immagini d’epoca, i quattro raccontano prima la loro personale e diversissima folgorazione per il rock e poi la lunga gavetta che li ha portati al predestinato (questo sì) incontro. E così avviene anche il “miracolo” di “riportare in vita” John Bonham che è presente, esattamente come gli altri, nei racconti in prima persona, grazie a rarissime e inedite interviste d’epoca.

Grande parte del film è dedicata alla musica con riprese bellissime (anch’esse inedite e di ottima qualità, considerando l‘epoca dalla quale arrivano) di live delle varie esperienze precedenti di ciascuno. Per poi arrivare, finalmente, alla potenza esplosiva della loro unione: con le immagini del primo concerto alla TV scandinava, che è di fatto la loro prima esibizione in pubblico. Già dalle prime note di Communication breakdown si capisce come qualcosa è cambiato, tutto quello che abbiamo sentito fino ad allora diventa immediatamente vecchio: è questa, alla fine, la magia del rock. È lo stesso Page, nel film, a spiegare come la chitarra che usava in quelle prime esibizioni sia stata per lui una sorta di Excalibur: donatagli da Jeff Beck quando erano entrambi ancora negli Yardbirds, usata da Page anche dopo l’uscita dell’amico dal gruppo ed infine suonata in maniera diversissima (anche con l’archetto del violoncello) negli Zeppelin: l’arma con la quale ha potuto squarciare la barriera fra passato e futuro.

Becoming Led Zeppelin
3.6

Il voto al film è a cura di Simone Emiliani

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