Lou Reed’s Berlin

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Berlin (1973) è uno dei dischi più ambiziosi e importanti tra quelli composti da Lou Reed. Sebbene considerato, da gran parte della critica musicale, uno dei capolavori del rocker newyorkese, è stato spesso trascurato dal pubblico e per lunghi anni assente nelle esecuzioni di Reed. Rock opera dalle atmosfere cupe, che l'artista fece succedere, per liberarsi della fastidiosa popolarità che lo aveva investito, all'Lp ancor oggi più famoso del Lou Reed solista (quel Trasformer ricco di brani storici quali Walk on the wild side, Satellite of Love, Vicious, Perfect Day) Berlin fu un fallimento dal punto di vista commerciale e ciò costrinse l'autore a rinunciare alle performance live per ben 33 anni fino a inverno 2006.
Da sempre fan del musicista americano, il pittore e regista Julian Schnabel (Basquiat, Prima che sia notte, Lo scafandro e la farlalla), decide di filmare i cinque concerti tenuti al St. Ann’s Warehouse di Brooklyn nel dicembre 2006, al termine dei quali sarebbe partita una tournè europea di grande successo. Questo suo documentario racchiude il montaggio delle cinque serate assieme a immagini realizzate dallo stesso Schnabel, dalla figlia Lola e dall’artista spagnolo Alejandro Galmendia, che mettono in scena visivamente la disperata vicenda di morte, droga e desolazione di Jim e Caroline all'ombra del muro, cantata da Reed nell'album. Presentato nella sezione Orizzonti a Venezia 2007.

(C.V.)

Trailer:

Clip: Caroline Says

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