BERLINALE 55 – Amori allo sbando

Unico italiano in Concorso "Provincia meccanica" di Stefano Mordini, con Stefano Accorsi, accompagnato da Valentina Cervi in versione borderline L'accoglienza è tiepida ma non negativa, come del resto questa opera prima di Mordini (alle spalle schegge di videoclip e documentari), che imbastisce un (melo)dramma popolare in una Ravenna senza luce

--------------------------------------------------------------
INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER LA SCENEGGIATURA, CORSO ONLINE DAL 28 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

BERLINO – La deriva provinciale del cinema italiano giunge dunque nel grigio weekend della 55.ma Berlinale: unico italiano in Concorso Provincia meccanica di Stefano Mordini, già sugli schermi italiani auspice il divo Stefano Accorsi, accompagnato da Valentina Cervi in versione borderline, un po' Penelope Cruz popolana fuori regola in stile Non ti muovere. Sarà il nuovo trend del cinema italiano, l'amore al tempo dei borghi invece dei borghesi… L'accoglienza è tiepida ma non negativa, come del resto questa opera prima di Mordini (alle spalle schegge di videoclip e documentari), che imbastisce un (melo)dramma popolare in una Ravenna senza luce: da una parte la notte dei turni in fabbrica dell'operaio Marco (Accorsi), dall'altra il giorno della giovane casalinga Silvia (la Cervi), in bilico su un'identità fragile, minata da una figura materna invasiva e riversata, nel suo malore, sulla figlioletta. Che non va a scuola, tirata fuori dalle regole sociali dalla mamma che mal sopporta il suo ruolo di fronte alle altre mamme. E che la solita assistente sociale porta via di casa per affidarla alla nonna. Il dramma scatta qui, perché Silvia implode nella sua psiche instabile, si chiude in casa, si nega al marito… Il quale, dal canto suo, con la semplicità che gli appartiene, attende pazientemente, cerca una soluzione facendo un mutuo per prendere una casa popolare in uno squallido quartiere, stinge la sua solare incoscienza in una solitudine senza più parametri. Perché l'amore per lui è tutto e la vita si quadra solo in relazione a quella leggerezza dello spirito che gli permetteva di essere felice nell'infelicità…

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Il resto va ancor più in direzione del dramma popolare, adulterio annesso e figlio illegittimo pure… E Mordini (con la sceneggiatrice Silvia Barbiera) perde alquanto le coordinate e scolora l'assunto sul quale ha ordito il film, l'idea azzeccata di incarnare nella sua piccola storia familiare di amore allo sbando il malore di una provincia italiana debole e senza più riferimenti culturali, dichiarando che la miseria mette radici nella tristezza delle regole del mondo e l'individuo ha bisogno di libertà nello spirito per trovare il bandolo della propria matassa. Bella lezione per un'Italia (un mondo?) alla quale stanno togliendo la verginità, la leggerezza, il semplice sentire delle emozioni, traccia politica di una lettura intimista del malore sociale che ci assale e che spegne la speranza. Accorsi ci mette il suo nell'uniformare al suo abito d'attore un personaggio che dovrebbe vibrare di altre emozioni, meno comprese e dette. Lui invece è uno che dice tutto, troppo, di più: ancora non ha la leggerezza di chi sa trattenere, alludere, trasparire…

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array