BERLINALE 55 – Amori allo sbando
Unico italiano in Concorso "Provincia meccanica" di Stefano Mordini, con Stefano Accorsi, accompagnato da Valentina Cervi in versione borderline L'accoglienza è tiepida ma non negativa, come del resto questa opera prima di Mordini (alle spalle schegge di videoclip e documentari), che imbastisce un (melo)dramma popolare in una Ravenna senza luce
BERLINO – La deriva provinciale del cinema italiano giunge dunque nel grigio weekend della 55.ma Berlinale: unico italiano in Concorso Provincia meccanica di Stefano Mordini, già sugli schermi italiani auspice il divo Stefano Accorsi, accompagnato da Valentina Cervi in versione borderline, un po' Penelope Cruz popolana fuori regola in stile Non ti muovere. Sarà il nuovo trend del cinema italiano, l'amore al tempo dei borghi invece dei borghesi… L'accoglienza è tiepida ma non negativa, come del resto questa opera prima di Mordini (alle spalle schegge di videoclip e documentari), che imbastisce un (melo)dramma popolare in una Ravenna senza luce: da una parte la notte dei turni in fabbrica dell'operaio Marco (Accorsi), dall'altra il giorno della giovane casalinga Silvia (
Il resto va ancor più in direzione del dramma popolare, adulterio annesso e figlio illegittimo pure… E Mordini (con la sceneggiatrice Silvia Barbiera) perde alquanto le coordinate e scolora l'assunto sul quale ha ordito il film, l'idea azzeccata di incarnare nella sua piccola storia familiare di amore allo sbando il malore di una provincia italiana debole e senza più riferimenti culturali, dichiarando che la miseria mette radici nella tristezza delle regole del mondo e l'individuo ha bisogno di libertà nello spirito per trovare il bandolo della propria matassa. Bella lezione per un'Italia (un mondo?) alla quale stanno togliendo la verginità, la leggerezza, il semplice sentire delle emozioni, traccia politica di una lettura intimista del malore sociale che ci assale e che spegne la speranza. Accorsi ci mette il suo nell'uniformare al suo abito d'attore un personaggio che dovrebbe vibrare di altre emozioni, meno comprese e dette. Lui invece è uno che dice tutto, troppo, di più: ancora non ha la leggerezza di chi sa trattenere, alludere, trasparire…