BERLINALE 65 – Ho fatto troppi film con gli uomini. Incontro con Werner Herzog

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"Quello che conta nella scena delle carte è la sua carica sensuale. E' la più erotica che abbia girato in vita mia. Forse sono arrivato troppo tardi ad avere delle protagoniste donne nella mia carriera
"
. Werner Herzog arriva a Berlino con The Queen of the Desert. E' la storia dell'esploratrice e diplomatica britannica Gertrude Bell, interpretata da Nicole Kidman

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La conferenza stampa http://i.imgur.com/ONYRtVQ.jpgalla Berlinale 65 di The Queen of the Desert non ha lasciato alcun dubbio su quella che è la chiave di interpretazione del nuovo film di Werner Herzog. E' lo stesso regista ad ammettere che la sua idea della vita dell'esploratrice e diplomatica inglese Gertrude Bell si è orientata verso l'affascinante definizione di un paesaggio inesplorato.
Un rapporto molto stretto che lo riporta indietro ad altri capolavori del passato come Aguirre del 1971 e Fitzcarraldo del 1982: “il deserto è come la giungla che rappresentava un sogno delirante. Qui è qualcosa che è dentro al personaggio e diventa il personaggio stesso”.
La forza attrattiva della storia ha spinto attori come Nicole Kidman e James Franco nel bel mezzo delle distese sabbiose africane e asiatiche.

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La diva non è rimasta per nulla intimorita da questa prospettiva: “nella vita ho sempre voluto vedere cose nuove e come professionista non amo stare a casa e prendere la macchina per andare allo studio. Quando Werner mi ha proposto di andare in Marocco e restare lì per un bel po' gli ho solo chiesto se potevo portare i miei figli. Lui mi ha detto che ci sarebbe stata una tenda anche per loro e allora ho accettato perchè il suo modo di lavorare ha bisogno che gli attori stiano sul posto in cui il film è ambientato. Ho un ricordo meraviglioso”.
James Franco non era altrettanto entusiasta ma ha apprezzato le sue grandi qualità nel gestire delle situazioni difficili: “nel nostro primo incontro mi ha detto: “Ce ne andremo in una parte del mondo particolare ma non ti preoccupare: sarai al sicuro!” E' un film-maker estremo e fa delle cose di un certo tipo ma ha la consapevolezza di quello che è pericoloso e sono stato a mio agio qualsiasi cosa facesse”.

E' proprio Nicole Kidman a confermare i timori del suo compagno sul set e a ribadire la sua volontà di superarli: “il giorno della prima scena di ho chiesto: “sai andare a cavallo?” e tu mi hai detto: “un po'…”. Io ti ho domandato se ti sentivi preoccupato e tu mi hai detto “oh, facciamolo e basta”. Per tutto il film non hai fatto altro che dire “oh, facciamolo e basta!”. 

Le condizioni avventurose della lavorazione sono state determinanti per costruire le relazioni tra gli attori. Werner Herzog puntualizza come questa sia una condizione imprescindibile del film: “quando componi un cast la chimica è tutto. Se non c'è la chimica puoi rovinare qualsiasi storia anche se hai dei grandi attori come Nicole e James che trovano subito una sintonia professionale”. La complicità tra i due è fondamentale anche perchè la sua storia emotiva è al centro del film e le sue lettere appassionate sono state la base su cui The Queen of the Desert è stato costruito: “Gertrude era dotata di una straordinaria vita interiore e ha avuto due tragiche storie d'amore. Il film è sulla loro tragicità e sulla solitudine. La sua carriera diplomatica è stata una conseguenza accidentale della sua voglia di esplorazione e della sua curiosità”.

La descrizione del diverso approccio tra un riferimento reale e uno di finzione è fondamentale per capire il modo in cui Werner Herzog ha ricostruito le imprese e le sensazioni della sua protagonista. Nicole Kidman ammette che "Gertrude era poco conosciuta e Werner l'ha modellata per assecondare la sua interpretazione. Con Virginia Woolf e Grace Kelly mi sono dovuta documentare e ho dovuto replicare le loro movenze e le loro inflessioni perchè c'era molto materiale su di loro. Qui ho lavorato di più sulla profondità del personaggio e sulla storia perchè in questo caso quello i sentimenti e gli eventi dipendono solo dal regista".
Werner Herzog rivendica questa autorità: "La storia personale del personaggio era molto più interessante della sua vita pubblica. Non ho mai pensato al film come alla cronaca di un'ascesa politica. Gertrude era soprattutto una donna che aveva una straordinaria voce interiore".

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