CANNES 64 – “Questo film è stato fortemente influenzato da Fritz Lang”. Incontro con Pedro Almodovar

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Pedro Almodovar ritorna a Cannes per la quinta volta, con La Piel que Habito, un “noir pittoresco” in Concorso. Ritrova Antonio Banderas, venti anni dopo Legami. Ispirato dal romanzo di Thierry Jonquet, “Mygale”, l'autore spagnolo si lancia in un progetto non totalmente affine al suo cinema passato. Violenza, vendetta e pulsioni malsane, sono gli ingredienti principali di questa nuova opera. Pur produttore di cinema horror e thriller, per Almodovar regista, si tratta in pratica della prima esperienza in tal senso

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almodovarPedro Almodovar ritorna a Cannes per la quinta volta, con La Piel que Habito, un “noir pittoresco” in Concorso. Ritrova Antonio Banderas, venti anni dopo Legami. Ispirato dal romanzo di Thierry Jonquet, “Mygale”, il regista spagnolo si lancia in un progetto non totalmente affine al suo cinema passato. Violenza, vendetta e pulsioni malsane, sono gli ingredienti principali di questa nuova opera. Pur produttore di cinema horror e thriller, per Almodovar regista, si tratta in pratica della prima esperienza in tal senso. Non è un horror a tutti gli effetti, ma il film utilizza alcuni tratti specifici del genere. È la storia di un chirurgo che tiene in ostaggio una ragazza da sei anni, sulla quale compie esperimenti illegali, al fine di “ricostruire” il suo tragico passato. In conferenza, ad accompagnare l’autore, era presente anche il protagonista Antonio Banderas, gli interpreti Marisa Paredes, Elena Anaya, Blanca Suarez e il produttore Augustin Almodovar.

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Perché ha voluto costituire questo tipo di famiglia?
Volevo fosse una famiglia selvaggia, non allevata in una cultura giudaico/cristiana, come la mia. Mi serviva per dare una componente straordinaria di violenza e follia, fondamentale in questo film.

Il thriller sarà il suo genere del futuro?
Questo genere lo sento molto vicino in questo momento della mia vita. All’inizio della mia carriera ero interessato alla commedia pop, altri generi non m’interessavano. So di non aver rispettato alla lettera il codice del thriller, ma in futuro ci riproverò. Devo dire comunque che questo film è stato fortemente influenzato da Fritz Lang.

A proposito della storia di film…
E’ una storia dove si sopravvive in condizioni estreme. Quando l’ho scritta ho pensato ai miti di Frankenstein, dei titani e Prometeo.

Antonio Banderas ci parli del personaggio che interpreta e del suo ritorno a lavorare con Almodovar…
Con Pedro sono ritornato dopo 20 anni. Per questo personaggio ho cercato di scavare nella sua interiorità. Ringrazio pubblicamente Pedro per avermi permesso di lavorare in un contesto per me ancora oggi inesplorato. Ritornare con Pedro è un po’ come ritornare sui miei primi passi. Pedro ha costruito la mia educazione artistica.    

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