CANNES 66 – Les Salauds di Claire Denis: le nuove foto. Vincent Lindon e Chiara Mastroianni
Ecco le nuove immagini dell'attesissimo film della regista francese nella sezione Un Certain Regard. Una storia di vendetta e redenzione ispirata dal cinema di Akira Kurosawa e scivolata impercettibilmente verso Faulkner. Girato in tre mesi, quasi per caso, il primo in digitale.
«Ciò che voglio, è condurre verso la morte un'anima traboccante di mare»
F. Pessoa
Ecco le nuove immagini di Les Salauds, attesissimo film di Claire Denis, nella sezione Un Certain Regard a Cannes 66.
Una storia di vendetta e redenzione ispirata dal cinema di Akira Kurosawa e scivolata impercettibilmente verso Faulkner. Così la grande cineasta francese descrive questo film, girato in tre mesi, quasi per caso, la sua prima esperienza in digitale (con la RED EPIC) ma bene avvinta ai collaboratori di sempre: lo sceneggiatore Jean-Pol Fargeau e la direttrice della fotografia Agnès Godard. Una storia di marinai,di nostalgia e di dolore? Il suo film non è una metafora, non contiene un messaggio nascosto."Sono una credente" dice la Denis. "Nell'amore e nell'odio, sì, credo in queste due cose".
Una notte, nei dintorni di Parigi, Jacques, a capo di una piccola azienda, si getta dalla finestra. Sandra, la vedova, è convinta che la morte del marito sia legata a un potente uomo d'affari, Laporte. Così implora suo fratello Marco, capitano di marina mercantile imbarcato su una superpetroliera nell'Oceano Indiano, di tornare in Francia. "Marco, torna indietro, aiutami, vendicarci di questo maiale che ha distrutto tutto, ci ha preso tutto. È lui il responsabile della morte di Jacques. Ho solo te, Marco. Non puoi fuggire per sempre dalla tua famiglia. Ho bisogno di te. Justine, mia figlia, tua nipote, ha bisogno di te".
"All'origine di questo film, in un certo senso, c'è un problema di salute" racconta la Denis, schietta e disponibile a conversare con un blogger innamorato del suo cinema. "Avrei voluto girare un nuovo film lontano da casa, in un luogo selvaggio, pericoloso e caldo, ma sono stata costretta a restare in Francia per un po'. Il mio produttore così mi ha proposto di girare un piccolo film, velocemente. Da una scommessa folle è diventata una sfida, e Vincent Lindon ha voluto farne parte". [Lindon, attore unico, caro al cinema della Denis, e autore di alcune delle performance più memorabili del cinema francese degli ultimi anni, qui ha lavorato a salario minimo, ndr].
"Stavo guardando un film di Kurosawa, anzi due, con Toshiro Mifune, e ho iniziato a scivolare verso una storia che a poco a poco si è trasformata in qualcos'altro che non mi aspettavo… verso Faulkner. Non avrei fatto mai questa mossa direttamente o apertamente. Diciamo che in Faulkner, ciò che accade è inevitabile. Così con Jean-Pol Fargeau abbiamo provato a lavorare in un modo diverso dal solito. Pezzo per pezzo, mattone per mattone, come se ogni cosa fosse urgente."
Les Salauds è interpretato da un cast straordinario: Vincent Lindon è il capitano Marco Silvestri. Chiara Mastroianni è Raphaëlle, una donna che stringerà con lui un legame complesso. Sandra è interpretata da Julie Bataille, affiancata dai volti e dai corpi simbolo di tutto il cinema della cineasta francese: Michel Subor (nei panni dell'uomo d'affari, Laporte) Alex Descas, Grégoire Colin, e se non bastasse, un cameo del regista-alieno Šar?nas Bartas. La giovane Lola Créton (Qualcosa nell'aria) è Justine, altri ruoli sono affidati a Nicole Dogue (35 Rhums) Hélène Fillières (Vendredi soir) Florence Loiret Caille (Trouble Every Day) Élise Lhomeau (Holy Motors) e al cantautore Christophe Miossec.
E infine la colonna sonora, firmata da Stuart Staples, ancora una collaborazione di pura affinità elettiva con la voce dei Tindersticks.
Les Salauds – dopo la proiezione a Cannes 66 – esce in Francia il 7 agosto. Nella nostra gallery, tutte le foto.