C’è chi dice che, quando Elton John incise il singolo Rocket Man, David Bowie non la prese particolarmente bene.
Ed il motivo per cui Mr. Ziggy Stardust storse il naso era che, in effetti, quel pezzo ricordava non poco Space Oddity, altro capolavoro del rock che raccontava di viaggi nello spazio, uscito 3 anni prima del singolo di John.
Il testo della canzone era scritto da Bernie Taupin e l’album da cui era tratta, Honky Château, è ancora oggi uno dei dischi più venduti ed ascoltati della storia. Una rivalità che potrebbe andare avanti all’infinito visto che i due singoli oggi sono pietre miliari della musica contemporanea, accentuata dall’immaginario cinematografico recente.

Perché se da una parte il tanto atteso biopic sul Duca Bianco ha avuto una brusca frenata, dovuta al fatto che gli eredi di Bowie, dopo aver visto il premontato, non hanno voluto concedere i diritti per la riproduzione delle canzoni originali, a chi aveva scommesso sull’altra rock star sta andando decisamente meglio.

Così ecco che a Cannes arriva Rocketman, film girato da Dexter Fletcher con Taron Egerton nei panni di Sir. Elton. 

La linea tracciata è chiaramente quella da Bohemian Rhapsody, che l’inverno scorso si è imposto sia al botteghino che alla notte degli Oscar. Ed allora i paragoni con il film interpretato da Rami Malek diventano inevitabili durante la conferenza stampa.

Ci pensa Egerton a tornare sul film, raccontando gli step che lo hanno portato ad interpretare un suo personale idolo di sempre: «È stata un’esperienza incredibile perché non è un biopic tipico; c’era  molta magia sul set, legata alle idee ed alla musica. Fare Rocketman è stata un’esperienza unica e totalmente diversa dalle altre. A 17 anni riuscii ad entrare a scuola di recitazione cantando proprio una canzone di Elton, col quale, in occasione del film, ho lavorato ogni giorno. Per misurarmi col suo personaggio ho dovuto vivere con lui praticamente ogni giorno e ciò è stato molto divertente». Poi prosegue:«È stato sempre al mio fianco senza interferire mai col mio lavoro, imparare ad interpretarlo è stata una questione di confidenza, ho conosciuto letteralmente tutti gli aspetti di Elton, potrei raccontare miriadi di dettagli a riguardo!».

A chiudere ogni dubbio sulla diversità di Rocketman da Bohemian Rhapsody ci pensa Dexter Fletcher che a più riprese ci tiene a sottolineare quanto questo film sia più legato ad un immaginario musicale che ad una vera e propria attenzione biografica. Tanto spazio riservato alla musica e alle emozioni, dunque. Molto meno per le diatribe e le similitudini di sorta…