Coincidenze d’amore, di Meg Ryan

Un film struggente nel suo passo zoppiacante, più spietato che romantico dove Meg Ryan sembra girare un doc sulla sua immagine allo specchio nel passato. La sua fragilità è la sua forza.

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

“Parti o fai un viaggio?”. Coincidenze d’amore è una nuova ripartenza o un viaggio all’indietro di Meg Ryan. Sono otto anni infatti che l’attrice statunitense è assente dal grande schermo. L’ultimo film che ha interpretato è stato infatti Ithaca, che ha anche segnato il suo debutto alla regia. Dal titolo originale, What Happens Later, sembra guardare al futuro come a qualcosa di ignoto. Ed è proprio il vuoto, la paura di un possibile salto in avanti che caratterizza la vita dei due protagonisti. Willa e Bill, due ex-amanti, si rivedono dopo più di vent’anni anni in un piccolo aeroporto. Sono rimasti bloccati da una tempesta di neve e i loro voli per le rispettive destinazioni (Boston e Austin) sono stati cancellati. Nel corso del tempo le loro vite hanno preso strade diverse. Willa ha continuato ad essere una donna indipendente mentre Bill è ora divorziato e padre di una figlia. I due inizialmente sono distanti e ognuno non vede l’ora di tornare a casa. Ma poi, dopo essere stati costretti a passare la notte in aeroporto, iniziano a ricordare insieme il passato, confrontano le loro esistenze e si rendono conto che la loro storia ha lasciato un segno profondo nelle loro vite.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Sembra guardare al futuro ma Coincidenze d’amore è legato al passato. Innanzitutto è impresso proprio negli occhi di Willa/Meg Ryan, dove il personaggio è inscindibile dall’attrice protagonista. Ma è la stessa cosa anche per David Duchovny che sembra arrivare da una commedia sentimentale degli anni ’90. C’è una scena in cui Bill stacca il tabellone dove c’è la scritta ‘rom-com’ che è quasi un tentativo di voltare pagine dal passato del suo personaggio e da quel tipo di cinema. In realtà in quel decennio il film ci annega dentro, anche senza pudore, perché la sua nostalgia è potenzialmente frenata dal testo della pièce teatrale Shooting Star di Steven Dietz da cui è tratto, ma poi prende il sopravvento. Da qui poi trova anche ripetuti dialoghi immaginari come quello della voce dello speaker dell’aeroporto che si rivolge direttamente ai protagonisti.

La fragilità del film è la sua forza. Meg Ryan sembra girare una specie di documentario su se stessa che guarda il suo doppio nel decennio di maggiore successo. Atraverso Willa, rivede Annie di Insonnia d’amore e Kathleen di C’è posta per te. Da questo film e Coincidenze d’amore sono passati 25 anni, più o meno lo stesso tempo trascorso da quando Willa a Bill si sono visti per l’ultima volta. Duchovny è invece l’allucinazione, l’anima di Tom Hanks nel corpo dell’attore. Ma soprattutto c’è l’ombra di Nora Ephron a cui è dedicato. Non è solo un omaggio da parte dell’attrice ma la ricerca di un altro impossibile contatto ‘alla Zemeckis’ nel suo cinema. Per questo, nel suo passo zoppicante – proprio come quello del personaggio di Meg Ryan che porta con sé un bastone della pioggia – Coincidenze d’amore è un film struggente, più spietato che romantico, che cerca di mettere a fuoco soggettivamente il passato nel modo più nitido. Ma non è possibile. I ricordi sono legati alle nostre percezioni. Di Ephron prova a recuperare la brillantezza dei dialoghi ma poi l’amarezza prende il sopravvento. C’è il dolore della giovinezza e la consapevolezza che “invecchiare significa che il mondo non è più fatto per te”. Ma cerca ancora la luce: la neve, il ballo nell’aeroporto. Così questo piccolo film travolge alla distanza e ci rende sempre più indifesi. Come Silberling, cerca i sogni e l’idealizzazione della realtà. Ma forse nella ripartenza ci sono improvvisi risvegli. Si, la vita può riservarci ancora della sorprese inaspettate. Per questo tra partire e fare un viaggio c’è un’enorme differenza.

 

Titolo originale: What Happens Later
Regia: Meg Ryan
Interpreti: Meg Ryan, David Duchovny
Voce: Hal Liggett
Distribuzione: Universal Pictures
Durata: 103′
Origine: USA, 2023

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.8
Sending
Il voto dei lettori
2.8 (5 voti)

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array

    Scrivi un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *