"Credo che sia proprio la paura l'elemento che più accomuna israeliani e palestinesi". Incontro con Eran Riklis

il giardino di limoni“La storia di base è molto semplice, fin troppo semplice. Ci sono due donne, una da un lato e la seconda dall’altro e al centro ci sono gli alberi di limoni. La cosa più interessante è stata guardare la vita che cresceva attorno a questa semplicissima situazione di partenza.” Eran Riklis racconta il suo ultimo film, Il giardino di limoni

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il giardino di limoniCome è nata la storia di Salma e dei suoi alberi di limoni?

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Il giardino di limoni è ispirato ad una storia vera, ad una delle tante storie che continuano ad accadere e che credo sia importante raccontare. Avevo letto poche righe su internet che descrivevano brevemente questa storia straordinaria, che, pur nella sua semplicità, rappresenta alla perfezione la vita e la realtà mediorientale. Così ho fatto qualche ricerca e poi ho lasciato lavorare la mia immaginazione.

 

Il film possiede una grande naturalezza…

 

eran riklisCon il mio operatore abbiamo cercato l’approccio più diretto, abbiamo usato solo due o tre lenti, tutte molto semplici, per rimanere il più vicino possibile a ciò che vede l’occhio umano. Volevamo che non si avvertisse la presenza della macchina da presa, volevamo che tutto fosse molto naturale. Abbiamo tentato di portare il pubblico dentro lo schermo, cercando di far vivere le immagini di forza propria e quindi privarle di ogni enfasi. Tutte le scelte adottate durante le riprese sono state molto spontanee e immediate. Abbiamo lasciato muovere i personaggi e a seconda del loro movimento, anche interiore, decidevamo se seguirli o lasciarli andare. Abbiamo cercato di girare in modo gentile e rispettoso, di avvicinarci allo sguardo reale, di simulare l’occhio nella sua quotidianità. Credo di aver ottenuto quello che cercavamo. Non si avverte alcun filtro, sembra di essere là, nella realtà raccontata da Il giardino di limoni, accanto ai personaggi. Tutti erano molto concentrati sul film, io ho amato la storia, gli attori, c’era un’atmosfera profonda e intensa. Gli attori sono riusciti a dare una grande energia al film e tutto ciò è rimasto sullo schermo.

 

 

hiam abbassCome anche le donne de La sposa siriana, i personaggi femminili de Il giardino di limoni sono presenze molto forti e complesse. E’ attorno a loro che ruota tutto il racconto

 

Quando si raccontano queste storie, che sono storie di diseredati, di emarginati, credo sia interessante farle ruotare attorno ad uno o più personaggi femminili. E’ importante dare spazio e visibilità alla realtà quotidiana delle persone che vivono ai margini, è importante descrivere questi individui in tutta la loro complessità e seguire il loro cammino verso il riscatto e i loro fallimenti. Salma, ne Il giardino di limoni, è un personaggio estremamente complicato, è una vedova palestinese ed è anche una donna che cerca di nuovo l’amore nonostante tutti i preconcetti, che secondo il pensiero comune della società in cui vive, precludono ad una vedova palestinese ogni tipo di aspirazione. Salma, alla quale Hiam Abbass riesce a dare una potenza incredibile, è una persona come le altre, cerca un contatto, desidera sentirsi amata, vuole proteggere la sua vita, la sua indipendenza, i suoi alberi. E’ una donna coraggiosa e forte ma, allo stesso tempo, è lei a scegliere di interrompere la sua relazione con Ziad, il giovane avvocato che la segue nella sua battaglia. Per Salma è impossibile riuscire a sostenere questa relazione, è troppo sotto pressione. Ha speso tutto il suo coraggio e tutte le sue forze nella lotta contro il ministro della difesa e le costerebbe un prezzo molto più alto essere altrettanto coraggiosa in tutti gli aspetti della sua esistenza. Per lei è troppo, può lottare per proteggere i suoi alberi, può andare persino in tribunale, ma non ha la forza di occuparsi anche di inseguire i suoi desideri e i suoi sogni. Per Salma è stato bello conoscere questo giovane uomo (non viene mai mostrato esattamente cosa accade tra i due), ma entrambi tornano alle loro vite, alle loro solitudini, perché in un certo senso questa è la via più facile.

 

 

il giardino di limoniAttraverso i personaggi femminili, attraverso Salma e Mira, Il giardino di limoni non solo esplora un paesaggio interiore, ma è anche un lucidissimo ritratto della realtà politica e sociale nella quale esse vivono

 

Ho cercato di raccontare la vita. La storia di base è molto semplice, fin troppo semplice. Ci sono due donne, una da un lato e la seconda dall’altro e al centro ci sono gli alberi di limoni. La cosa più interessante è stata guardare la vita che cresceva attorno a questa semplicissima situazione di partenza. Noi viviamo la realtà fermandoci, come quando si legge un giornale, solo ai titoli delle notizie, scendiamo raramente in profondità, non ci avventuriamo quasi mai oltre le apparenze. Il giardino di limoni cerca di raccontare le persone andando oltre la storia di partenza. Ho provato a raccontare la vita e la vita è complessa, contraddittoria, attraversa la politica, la realtà sociale, le aspirazioni romantiche, sessuali.

 

 

il giardino di limoniNon c’è una presa di posizione nel film, anche se la protagonista è una vedova palestinese che lotta contro Israele per i suoi alberi di limoni, non viene formulato alcun giudizio

 

Ci sono due spiegazioni. La prima è che dopotutto sono israeliano e la seconda, che è la ragione più profonda, è che non lavoro per nessuno. Ho cercato semplicemente di fare un film onesto, ho cercato di raccontare una storia con sincerità, senza abbracciare alcun partito, né quello palestinese, né quello israeliano. Il giardino di limoni non sposa alcuna causa. Io sono per le persone e ogni persona ha le sue motivazioni, la sua cultura, la sua realtà. In questo film non punto il dito contro nessuno, né contro il ministro della difesa, né contro i soldati. Ogni persona ha la sua storia, con tutti i fallimenti, con tutte le contraddizioni, i successi e le tragedie e credo sia sbagliato formulare giudizi o prendere posizioni. Certamente sono con Salma, perché è lei la protagonista del film e il centro de Il giardino di limoni, è lei il punto di partenza grazie al quale prende vita la storia, ma allo stesso modo rispetto e accetto Mira. Il giardino di limoni è un film sulla complessità della vita.

 

 

il giardino di limoniIl giardino di limoni torna spesso sull’immagine del muro. I personaggi girano attorno alle loro barriere, non solo fisiche, ma anche interiori.

 

Il giardino di limoni racconta i limiti, i muri, le barriere, non solo materiali, ma soprattutto psicologiche, emotive e culturali. Credo che le barriere che ci portiamo dentro creino necessariamente anche un muro fisico e reale. La divisione tra Israele e Palestina, le differenze religiose e culturali sono, in teoria, questioni risolvibili. Il problema è che queste diversità, queste barriere, sono talmente radicate nelle persone, nel loro modo di sentire e di vivere, da rendere impossibile una comunicazione o un confronto. Penso alle parole ministro della difesa che nel film afferma: “sono 3000 anni che tentiamo la via della pace e ancora non l’abbiamo trovata”. Io sono ancora ottimista, credo che si possa ancora cambiare…

 

 

il giardino di limoniEppure il film non sembra essere così ottimista

 

Lo so. Ho cercato di essere realistico e quindi di mostrare la situazione che viviamo ogni giorno e nella quale non esistono molte aperture. Ma da un punto di vista diciamo poetico alcuni elementi del film lasciano aperta la strada della speranza. La parola fine non è scritta. Le vite di queste due donne potrebbero cambiare, non in questo film… magari un’altra volta. Forse Mira riuscirà a ricostruirsi una nuova vita. Forse il primo ministro stesso riuscirà a cambiare. Le persone cambiano. Il mondo cambia. Nessuno avrebbe mai pensato che Obama potesse diventare il presidente degli Stati Uniti. Il mondo ci sorprende sempre. E’ guardando queste cose che si continua a sperare. La penso come James Bond: mai dire mai!

 

Uno degli elementi centrali del film, la terra, è rappresentata come se fosse una terra di nessuno. Perché?

 

Ho cercato di far vedere la fragilità della situazione nel Medio Oriente. Nulla è solo ciò che sembra, nulla è stabile. C’è una grande connessione con la terra, tutti lottano a causa della terra. Quella mediorientale è una realtà caotica, priva di regole chiare e che ha sempre vissuto nell’instabilità. Spesso è stata e continua ad essere una situazione molto violenta e quando la violenza prevale, ogni ragione perde chiarezza e lucidità e la vita diventa oscura, incomprensibile. Nel film volevo mostrare questa invisibile, eppure presentissima confusione. Una confusione di culture che, nel momento stesso in cui si toccano, in cui entrano in contatto, finiscono per scontrarsi e per cercare di cancellarsi.

 

 

l'alnbero di limoniDal film emerge con forte chiarezza la mancanza di consapevolezza delle rispettive condizioni e la volontà di ignorare le reciproche realtà

 

Tutto ciò rispecchia esattamente le condizioni di vita in Israele. Coesistono due realtà che vivono da tantissimo tempo a stretto contatto ignorando quasi totalmente il loro vicino, ignorando chi sia veramente l’altro. Si rifiutano di conoscere e di confrontarsi con la cultura e la realtà di chi gli vive accanto. La verità è che noi israeliani continuiamo a non voler capire, a non volerci interessare, a non voler sapere nulla di chi abita “dall’altra parte”. E anche i palestinesi continuano a rifiutarci e ad ignorare la nostra cultura. Penso che questo costituisca uno dei problemi più grandi e gravi in Medio Oriente. Ho cercato di mostrare tutto questo nel mio film. Ho cercato di esplorare le contraddizioni di questa terra. Salma incarna un personaggio che non è imprigionato in alcuno stereotipo. E’ una donna estremamente complicata, esattamente come tutti noi. La sua realtà è assai complessa. Ho voluto mostrare che anche una donna semplice come Salma possiede un universo interiore estremamente sfaccettato e affascinante, un universo che per certi versi è anche assai vicino alla mentalità israeliana e credo che sia proprio questo il motivo che scatena l’interesse provato da Mira nei confronti di Salma. Queste due donne sono in un certo qual senso speculari, nell’una si può leggere il riflesso dell’altra. Forse è un problema che non riguarda solo Israele, forse in tutto il mondo le persone stanno diventando troppo indifferenti. Pensiamo che le realtà lette sul giornale o viste in televisione siano terribili, eppure sono realtà che rimangono lontane, che non ci interessano o ci coinvolgono veramente. E lo stesso vale per quello che ci accade accanto, veniamo a conoscenza di azioni o fatti mostruosi che riguardano, nel caso de Il giardino di limoni, la Cisgiordania, veniamo a conoscenza di cose orribili che succedono in entrambi i lati, ma la nostra vita continua come se nulla fosse realmente accaduto. E io credo che la vita debba andare avanti, ma talvolta è necessario fermarsi, prendere tempo per riflettere, per confrontarsi e per cercare un contatto. E’ proprio l’assenza del contatto e della partecipazione, che ci ha portati, in Israele, nella situazione in cui viviamo. Ad esempio, a differenza de La sposa siriana, che è stato un discreto successo ma che non trattava gli stessi temi, Il giardino di limoni è stato quasi ignorato in Israele. Forse nel mio paese le persone, quelle persone, e sono molte, che si rifiutano non solo di credere, ma anche di conoscere le ragioni dei palestinesi, sono rimaste scioccate dal fatto che questo film racconta la storia di una donna palestinese che lotta contro il ministro della difesa. Quello che viene mostrato ne Il giardino di limoni è qualcosa che si preferisce non vedere e non sapere.

 

 

l'albero di limoniMira, oltre che curiosità, sembra anche provare paura nei confronti di Salma, perché?

 

La paura è uno degli aspetti più importanti della situazione mediorientale. Credo che sia proprio la paura l’elemento che più accomuna israeliani e palestinesi, la paura che ognuna delle due parti prova nei confronti dell’altra. E’ una paura che nasce da una lunga storia fatta di violenza, di morte, una paura che nasce dalla differenza, dalla tradizione, dalla religione. A causa della paura gli israeliani vedono negli arabi solo dei nemici, e credo che lo stesso valga anche per i palestinesi. Per gli israeliani è molto difficile pensarla diversamente, è un problema di educazione, è un problema che si trascina nel tempo e penso che sia un problema rafforzato anche dal fatto che per troppi anni non abbiamo avuto una classe politica in certo qual modo “visionaria”. I nostri politici sono grigi. Abbiamo bisogno di qualcuno che abbia il coraggio di cambiare. Non vedo ancora persone con questo coraggio… ma chissà!

 

 

Nel film c’è un’esplosione. E’ lontana, si sente ma non si vede nulla. Perché questa scelta?

 

Rappresenta la realtà. La realtà è sempre vicina in qualche posto. Ritengo che sia un momento molto importante del film perché aggiunge un nuovo punto di vista e ne Il giardino di limoni ho cercato di sovrapporre diversi punti di vista. La minaccia diventa improvvisamente percepibile e ci si domanda se il ministro non abbia davvero ragione, se il suo modo d’agire non sia giusto. Ci si chiede se quegli alberi di limoni non nascondano davvero una possibile minaccia.

 

 

l'albero di limoniTornando al personaggio interpretato da Ali Suliman, l’avvocato che aiuta Salma

  

L’avvocato rappresenta la nuova generazione, una generazione istruita, che è più cosciente, più matura. E’ una generazione che guarda al futuro, che s’interessa ai problemi reali dei palestinesi ed è composta da individui che sono finalmente pronti per creare una vera relazione tra le persone. Nella sceneggiatura il personaggio era più vecchio. Poi durante i provini ho visto Ali Suliman, l’attore che interpreta Ziad ne Il giardino di limoni, e sono rimasto conquistato dal suo fascino. Ho pensato che sarebbe stato interessante dare spazio a questa nuova generazione di palestinesi e, allo stesso tempo, esplorare le problematiche relative alle differenza di età tra Salma e Ziad.

 

 

 

Il giardino di limoni – trailer

 

 

 

Il giardino di limoni – clip 1

 

 

 

Il giardino di limoni – clip 2

 

 

 

Il giardino di limoni – clip 3

 

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