ATOM IL MOSTRO DELLA GALASSIA

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(Gezora, Ganime, Kameba: Kessen! Nankai no Daikaiju – trad.: Gezora, Ganime, Kameba: Battaglia decisiva! I grandi mostri dei Mari del Sud)

REGIA: Ishiro Honda

SCENEGGIATURA: Ei Ogawa

PRODUZIONE: Tomoyuki Tanaka e Fumio Tanaka

INTERPRETI: Akira Kubo, Atsuko Takahashi, Yoshio Tsuchiya, Kenji Sahara

MUSICHE: Akira Ifukube

EFFETTI SPECIALI: Teisho Arikawa, Teruyoshi Nakano

DURATA: 84'

ORIGINE: Giappone, 1970

DISTRIBUZIONE: Passworld/Eagle

FORMATO VIDEO: widescreen 2.35:1 (16/9)

AUDIO: Dolby Digital 5.1 e mono 1.0 in italiano; giapponese mono

SOTTOTITOLI: italiano (selezionabili solo dal menù e obbligatori sul giapponese)

EXTRA:

• Trailer originale giapponese

• Manifesti cinematografici

• Galleria fotografica

• Titoli di testa versione italiana

• poster da collezione

IL FILM

Una pellicola a suo modo importante questo Atom il mostro della galassia, perché conclude l'epoca d'oro dei Kaiju Eiga della Toho e non a caso si situa nell'anno in cui scompare il grande direttore degli effetti speciali Eiji Tsuburaya. Quasi come a marcare la fine di un'epoca, questo evento si accompagna anche alla fine dello "studio system", che aveva visto in prima fila la stessa Toho, ora divisa in una serie di piccole compagnie, con conseguente riduzione dei budget per le pellicole fantastiche: non a caso da qui in poi il genere proseguirà esclusivamente attraverso la saga di Godzilla e dovranno passare 26 anni prima di vedere un altro Kaiju Eiga che non contenga il Re dei mostri come protagonista (Rebirth of Mothra, nello specifico). Forse proprio questa natura terminale ha sempre attirato critiche gratuite verso Atom, che però nella versione DVD mostra il suo valore, grazie ancora una volta alla regia ispirata di un Ishiro Honda che lavora in perfetta sinergia con l'ottimo direttore della fotografia Taiichi Kankura, lo stesso de Gli eredi di King Kong. Il risultato è un godibile film d'avventura che guarda tanto a King Kong, quanto a certe opere di Jules Verne (e alle trasposizioni cinematografiche dei suoi romanzi), autore spesso saccheggiato dalla Toho nei suoi film fantastici: l'isola di Selgio dove si svolge la vicenda riesce infatti a stazionare a metà strada fra l'oasi paradisiaca e il regno dove domina una natura brutale e selvaggia, che produce suggestivi giochi di luce e suono attraverso il ruggire dei mari e l'eruzione dei vulcani.

Su questo scenario primordiale si gioca una partita che vede un'umanità variegata, unita contro il pericolo e capace di vivere in sinergia con la natura, contrapposta a una forza extraterrestre (l'Atom del titolo italiano) che domina invece l'ambiente mutandone gli animali in creature dalla forza devastante: il calamaro Gezora, il crostaceo Ganime e la tartaruga Kameba sono infatti i "veri" mostri del film, ingigantiti e trasformati dagli alieni, simboli perfetti di un ambiente violentato, in continuità con l'impostazione cara a Honda. Il regista di Godzilla, infatti è stato sempre fautore di una riscoperta delle caratteristiche più nobili e vere dell'animo umano, capace di armonizzarsi con l'ambiente: non a caso i dialoghi citano espressamente l'importanza dello spirito individuale, che riesce sempre a emergere in virtù dell'intangibilità dell'animo. Peccato che affiorino a tratti alcuni risvolti nazionalistici pretestuosi e discutibili, poiché sottotraccia si oppongono due diverse idee di colonialismo, uno "buono" ascrivibile alla storia del Giappone (i nativi di Selgio sono stati infatti dominati dai nipponici durante la guerra e hanno stabilito con loro ottimi rapporti) e uno "cattivo", da ricondurre agli "altri" (gli extraterrestri). Meglio concentrarsi sulle atmosfere, dunque, sull'elegante messinscena che riesce a non risentire dell'artificiosità di alcuni mostri (le loro apparizioni infatti sono sempre di buon impatto) e sull'indovinato finale che scatena le forze della natura. Merita una menzione anche il cast che affronta la vicenda con piglio visibilmente divertito, a iniziare dal sempre bravo e duttile Akira Kubo, qui impegnato nel ruolo di un simpatico fotografo/avventuriero.

IL DVD

La collana "Monster Collection – Kaiju Eiga" della Passworld si prende una pausa dai film di Godzilla per editare due titoli sempre ascrivibili al genere, ma paralleli all'epopea del Re dei Mostri: Dogora e Atom il mostro della galassia. Quest'ultimo era rimasto finora inedito in video e dunque l'uscita in DVD è stata accolta con interesse dagli appassionati. Come sempre sono rispettate le caratteristiche della collana, sia per quanto riguarda la presenza del poster da collezione (che reca il titolo americano Space Amoeba) sia per la grafica dei menù: aspetto quest'ultimo che presta però il fianco a una piccola critica, poiché la presenza, nelle schermate, di Godzilla e degli altri mostri Toho risulta poco opportuna e si poteva pensare ad approntare una grafica ad hoc. Poca cosa, comunque. Il video si giova di un bel master, nuovo e perfetto nel restituire i giochi cromatici di Taiichi Kankura, il film è letteralmente rinato e certamente stupirà più di qualche suo vecchio denigratore, anche se nelle sequenze iniziali c'è un po' troppa grana. I difetti maggiori si concentrano comunque sulla traccia audio italiana, chiusa e a tratti distorta, che più di altre volte fa preferire l'originale giapponese. Gli extra sono quelli ormai consueti, con il trailer (in realtà il teaser), due gallerie fotografiche con 21 scatti e un solo manifesto, e i titoli in italiano. Mancano purtroppo gli allettanti contributi presenti nel DVD americano della Media Blaster, dove spicca soprattutto un commento audio del coproduttore Fumio Tanaka (nessuna parentela con il grandissimo Tomoyuki, "padre" dei Kaiju Eiga Toho). Considerando comunque la natura economica della collana non ci lamentiamo, anche perché il lavoro svolto dalla Passworld è comunque rispettoso dei requisiti fondamentali che si richiedono a un DVD, l'integralità dell'opera e la presenza della versione originale, che nel mercato italiano risultano tutt'altro che scontati.

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