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Rivista Sentieriselvaggi21st
Scuola di Cinema
DVD – "Gli imbroglioni", di Lucio Fulci
Film ad episodi sulla falsariga di Un giorno in Pretura di Steno. Protagonisti indiscussi sono Franco e Ciccio, presenti nella metà degli episodi del film. Diretti in maniera magistrale da Fulci che grazie alla sua padronanza tecnica non si limita a filmarne le gag ma le esalta con abili movimenti di macchina. In DVD per la Cecchi Gori Home Video
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Anno: 1963Durata: 86’
Distribuzione: Cecchi Gori Home Video
Genere: Commedia
Cast: Walter Chiari, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Antonella Lualdi, Raimondo Vianello, Dominique Boschero, Aroldo Tieri, Luciana Gilli, Mario Scaccia, Umberto D'Orsi, Xenia Valdesi, Alberto Bonucci, Oreste Lionello, Pietro De Vico, Lucia Modugno, Elio Provetto, Nino Terzo, Margaret Lee, Franco Giacobini, Cluadio Gora, Camillo Mastrocinque, Pepe Calvo, José Lopez Vazquez, Fanfulla, Maria Pia Luzi, Giampiero Lettera, e le bellezze esotiche: Seyna Seyn, Elisabetta Wu-Tak, Mao Tai, Margaret Rose Keil, Corinne Fontane e Giorgio Gaber
Regia: Lucio Fulci
Formato DVD/video: 1.85:1
Audio: italiano Dolby Digital 1.0
Sottotitoli: italiano, italiano per non udenti
Extra: Trailer; Locandina originale; Dalla A alla Z; Photogallery; Bibliofilmografia di Walter Chiari; Bibliofilmografia di Franco e Ciccio
IL FILM
Film ad episodi che, sulla falsariga di Un giorno in Pretura di Steno (nel quale, peraltro, Fulci era stato aiuto regista), con il leitmotiv dell’aula giudiziaria, riesce a proporre un gran numero di gag comiche costruite su storie appena abbozzate che ne costituiscono solo il necessario pretesto. Soltanto uno degli espisodi, infatti, risulta pienamente strutturato a livello narrativo e si tratta di quello scritto da Castellano & Pipolo che ha come protagonista Walter Chiari.
Nella prima causa, un industriale, accusato di sofisticazioni, viene condannato dopo un battibecco col pretore a causa di un parcheggio. Poi Franco e Ciccio che truffano un antiquario e vengono a loro volta truffati da una finta guardia, si vedranno la pena sospesa con loro somma gioia. Seguono Vianello e Tieri che stanno concludendo la vendita di un calciatore, ma Vianello sembra più interessato alla moglie di Tieri che alle trattative. Quindi due suore sono accusate di aver maltrattato un agente. Ancora Franco e Ciccio che, questa volta, vengono condannati per oltraggio avendo fatto una pernacchia durante un comizio (inutile dire che la sentenza verrà accolta … reiterando il reato!). C’è, poi, Walter Chiari che è un medico che tenta di sedurre le sue giovani pazienti. Per il gran finale, tornano di nuovo Franco e Ciccio che cercano di truffare un turista tedesco vendendogli una tomba etrusca con tanto di mummia (Franco).
Fulci stimava molto i due attori palermitani, tanto è vero che ha dichiarato: «Sono convinto però che, tra i miei film, quelli che gli storici prima o poi riscopriranno sono quelli con Franchi e Ingrassia. (…) Per anni mi sono portato il marchio di Franchi e Ingrassia, ma io rispondo sempre di vantarmi di aver fatto questi film. Tra vent'anni molti di questi film saranno vivi, quando metà della commedia all'italiana sarà morta perché troppo datata» (Marco Giusti, Continuavano a chiamarli Franco e Ciccio, Mondadori editore, Milano 2004, p. 125). Questo è il terzo film che gira con loro (dei tredici totali, che fanno di lui il regista che li ha diretti più spesso), a distanza di un anno da quel I due della legione straniera che rappresentò l’inizio del sodalizio (nel quale Fulci ebbe l’intuizione di ribaltare i ruoli previsti originariamente dagli sceneggiatori che vedevano Franco nel ruolo del “furbo” e Ciccio in quello dell’ingenuo. Inutile dire che questa inversione permise a Franco di esaltare la sua fisicità ed a Ciccio la sua comicità verbale, tanto è vero che da allora in poi questa divisione dei ruoli rappresenterà anche il loro marchio di fabbrica) e fu anche il loro primo grande successo commerciale.
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Dal punto di vista tecnico si può notare come Fulci non si limiti a piazzare una macchina fissa sui comici in attesa della gag (come farà la gran parte dei registi che li dirigeranno in seguito), ma con abili movimenti di macchina riesce ad esaltare la loro comicità (sintomatico, a questo proposito, l’episodio della tomba etrusca, sicuramente il più divertente del film).IL DVD
Buona la qualità sia video che audio. Le immagini sono nitide e luminose e l’audio è pulito, elementi, questi, tutt’altro che trascurabili per una pellicola di quest’età. Gli extra, che comprendono oltre al trailer (2’23”), la locandina del film, una presentazione (elenco fotografico delle locandine) dei film in catalogo (denominata dalla A alla Z), una photogallery del film e le biofilmografie di Walter Chiari e di Franco e Ciccio, non aggiungono ulteriori elementi di interesse al DVD.
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