DVD – "Kamikaze Girls" di Tetsuya Nakashima

Inedito nelle nostre sale, Kamikaze Girls è il trionfo di un cinema pop leggero che al giorno d'oggi è possibile quasi solo in Giappone. Commedia kitsch, bizzarro esemplare di tecnica e forma elaborate al quadrato al servizio di attori e tecnici consapevoli del proprio talento, è senza dubbio una gemma da scoprire. Ottimo il dvd targato One Movie.

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Titolo originale: Kamikaze girl (Shimotsuma monogatari)

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Anno: 2004


Durata: 90'


Distribuzione: 01 Distribution


Genere: Commedia


Cast: Kyoko Fukada, Anna Tsuchiya, Hiroyuki Miyasako, Sadao Abe, Ryoko Shinohara


Regia: Tetsuya Nakashima 


Formato DVD/video: 16/9


Audio: italiano (5.1), giapponese (2.0)


Sottotitoli: italiano


Extra: scene tagliate/errori; cortometraggio (Il primo amore dell'unicorno); making of; trailer originale

IL FILM


Tratto da un romanzo di Novala Takemoto, Kamikaze Girls è il vero outsider del 2004 nipponico: in un colpo solo sbanca al box office, in una stagione in cui non a caso trionfa il cinema d'animazione, e raccoglie plausi ovunque, meritandosi la menzione della prestigiosa rivista Kinema Junpo, che giudica la pellicola tra le 10 migliori dell'anno. La storia è un'invenzione continua, e basa su due adolescenti antitetiche ma paradossalmente complementari le proprie fortune: Momoko è innamorata del rococò, dei pizzi, dei ricami e vive in un mondo immaginario dove non esistono amarezze; Ichiko è al contrario una yanki, una ragazza rozza e ribelle, che passa la maggior parte del proprio tempo a scorazzare su uno scooter con la sua gang di motocicliste. L'amicizia che ne nascerà è una delicata antinomia su cui riflettere. Prima di tutto per l'aspro retroterra che contrassegna due caratteri solo apparentemente semplici, le cui scelte sono frutto di una crescita difficile, tra delusioni, genitori disadattati, difficoltà di adattamento alla realtà quotidiana e rifiuto delle regole della cosiddetta comune convivenza.


Tetsuya Nakashima, apprezzato regista di spot pubblicitari, sceglie due giovani e inesperte cavie per plasmarle a proprio piacimento. Ancor più della simpatica Kyoko Fukada, perfettamente in parte, è la newcomer Anna Tsuchiya a impressionare, per la verve contagiosa e una capacità mimetica non indifferente. Le situazioni cartoonesche, sopra le righe, eccentriche, abbondano e sono lo sfondo perfetto per un'opera mai banale, che tratta i patemi e i dubbi della gioventù con uno sguardo sì serioso, complici gli effetti speciali e i costumi, deliziosi, ma anche partecipe. Si ride, tanto, tantissimo – e non sono stati casuali gli applausi prolungati a Udine, al Far East Film Festival 7, dopo la proiezione; né il secondo posto riservato dal pubblico al film nella classifica generale – eppure la sensazione è che ci sia molto di più su cui volgere il proprio pensiero: il finale catartico, tanto per citare una scena di grande impatto visivo, è uno splendido esempio di buddy comedy al femminile in cui azione e pathos emotivo convivono senza problemi di ego. Kamikaze Girls è allora una perla rara dove poesia e ritmo la fanno da padrone, un caso più unico che raro di demenzialità assurda – dei personaggi, delle situazioni, ma anche e soprattutto della forma con Nakashima virtuoso mattatore dietro la camera – che sposandosi ad un'idea di base estremamente posata – descrivere non senza cinismo un mondo a parte, un'eccezione che non differisce così tanto dalla regola cui si è abituati – commuove e coinvolge, trasporta e comunica spensierata consapevolezza che «vario(pinto) è bello».

IL DVD


Con un notevole sforzo One Movie confeziona, per un film mai passato al cinema, un dvd di eccellente fattura. Il riversamento video è notevole, e rispecchia alla perfezione colori e sensazioni della pellicola di partenza, mantenendo – non era semplice, ma era fondamentale per riprodurre le medesime impressioni vissute in sala – la calda passione della fotografia i cui colori sono fedelmente riportati su piccolo schermo. Anche il comparto audio è di tutto rispetto, con l'originale giapponese, penalizzato in fase di visione dai sottotitoli non sempre perfettamente leggibili, un gradino sopra il doppiaggio italiano, che per quanto all'altezza della situazione talvolta sminuisce gag e battute. La parte del leone spetta al reparto «contenuti speciali», ricco e stimolante. Si parte con il trailer, d'ordinanza, e poi si passa ai piatti forti: un gradevole mini-documentario supervisionato dallo stesso regista che raccoglie scene tagliate, errori sul set e improvvisazioni; un lungo ed accurato making of di quasi un'ora, che svela parecchi aspetti interessanti sulla genesi dell'opera e scopre il vero volto dei suoi artefici. Da ultimo, ed è la sorpresa più piacevole, un cortometraggio di Nakashima sul personaggio dell'unicorno, assurdo e gustoso spin-off che in pochi minuti delizia grazie al suo grossolano nonsense e a un'intelligenza creativa superiore alla media. Ben si sposa allo spirito anarchico della pellicola la confezione goliardica e colorata.


 


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