DVD – "Milarepa", di Liliana Cavani

Milarepa copertina DVDLa particolare cifra stilistica di Milarepa – con il suo sovrapporsi di reale e immaginario, di proiezioni-identificazioni – è il modo con cui Liliana Cavani omaggia sinceramente un'idea di cinema che vive del puro piacere della narrazione e dell'invenzione, della possibilità, offerta in virtù delle qualità intrinseche del mezzo cinematografico, di dare libero sfogo all'immaginazione. In dvd da Medusa Home Entertainment
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Milarepa copertina DVD

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Anno: 1974
Durata: 108'
Distribuzione: Medusa Home Entertainment
Genere: drammatico
Cast: Lajos Balázsovits, Paolo Bonacelli, Marisa Fabbri, Marcella Michelangeli, George Wang
Regia: Liliana Cavani
Formato DVD/video: 1.78:1
Audio: Italiano Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: Italiano per non udenti, Inglese
Extra: galleria fotografica, intervista a Liliana Cavani
 
 
 
 
 
 
 
 
 

IL FILM
Scalzo e vestito di stracci, il mago ed eremita Milarepa percorre solitari sentieri di montagna, verso la liberazione che gli consentirà di «vedere senza occhi, toccare senza mani, giungere senza camminare»: non potrebbe essere più esplicito il parallelismo tra la filosofia essenziale del grande yogi tibetano e l'approccio scarno alla materia narrata che Liliana Cavani ha ricercato in questo racconto di crescita e formazione. Come se soltanto una regressione al candore delle origini potesse restituire l'essenza del mezzo cinematografico, essenza intesa prima di tutto come prodigiosa capacità di moltiplicare i punti di vista e di attraversare le insuperabili distanze spazio-temporali. È infatti interamente frutto dell'immaginazione del protagonista Leo la Milareparievocazione della vicenda leggendaria di Milarepa, narrata dal giovane studente (che ha letto e tradotto la biografia dell'asceta tibetano) al proprio insegnante rimasto ferito in un incidente stradale, mentre entrambi attendono che arrivino i soccorsi. Il Tibet dell'undicesimo secolo rivive nelle montagne aspre dell'Abruzzo, la lingua parlata è un italiano dall'imprecisabile accento straniero, Milarepa e il suo maestro hanno naturalmente il volto di Leo e del suo professore. La cornice moderna racchiude i diversi capitoli del percorso spirituale dell'asceta (la magia nera, l'apprendistato presso il sapiente Marpa, la trasfigurazione) in un continuo sovrapporsi di reale e immaginario, di proiezioni-identificazioni, che fece parlare Pasolini di «geometria perfetta» tra le varie componenti del film. Geometria tradotta in un montaggio rigoroso, che alterna panoramiche e lunghe inquadrature fisse, spesso concentrate sul volto di Leo-Milarepa, fino all'epilogo in cui, con due identiche sequenze che vedono l'allievo distaccarsi dal maestro e incamminarsi da solo, i due piani – reale e immaginario – si sovrappongono completamente. La particolare cifra stilistica di Milarepa è il modo con cui Liliana Cavani omaggia sinceramente un'idea di cinema che vive del puro piacere della narrazione e dell'invenzione, della possibilità, offerta in virtù delle qualità intrinseche del mezzo cinematografico, di dare libero sfogo all'immaginazione. È grazie al cinema che la madre di Milarepa può, aprendo la porta della propria casa, guardare il figlio che compie prodigi nella lontana dimora di un mago; ed è sempre il cinema che con un effetto di dissolvenza permette di resuscitare i pesci che un anziano Lama, dopo aver pescato e mangiato, riporta in vita. Non sempre la messa in scena è all'altezza delle intenzioni, e a tratti la concentrazione ossessiva sul protagonista rischia la monotonia, eppure Milarepa appare pervaso di una freschezza che, a confronto con le opere più recenti della regista, sembra appartenere a un passato davvero remoto.

 

IL DVD
L'edizione offerta dalla Medusa è davvero ottima soprattutto per quanto riguarda la qualità video: la nitidezza del quadro è indubbiamente notevole specie considerando che si tratta di un film di trentacinque anni fa. In particolare le scene diurne girate sulle montagne abruzzesi appaiono perfette. Anche l'audio, disponibile nell'originale formato mono, è soddisfacente. Gli extra offrono una galleria fotografica di immagini del film e di foto dal set, e un'intervista di circa venti minuti a Liliana Cavani che racconta la genesi del film, soffermandosi su come è nato l'interesse alla vicenda di Milarepa che l'ha portata a visitare i luoghi e a decidere di realizzarne un film prodotto dalla Rai, sull'attenzione dedicata al linguaggio del film, in cui ha cercato di rendere l'immediatezza della filosofia di Milarepa, sulle scelte registiche operate per rendere al meglio la dimensione onirica del racconto.
 
 
 
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