DVD – "Scandalo" di Salvatore Samperi

Dramma erotico anti-borghese tanto ambizioso quanto patinato, Scandalo di Salvatore Samperi riprende il movimento studentesco, il riscatto proletario e quella morbosa voglia di trasgressione post-sessantottina tanto in auge. Ne deriva un film erotico ma provinciale, privo di mordente, deludente quanto il dvd proposto da Millennium Storm

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Anno: 1976

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Durata: 94'


Distribuzione: Millennium Storm


Genere: erotico (v. m. di 18 anni)


Cast: Franco Nero, Andréas Ferréol, Raymond Pellegrin, Lisa Gastoni, Claudia Marsani, Carla Calò


Regia: Salvatore Samperi


Formato DVD/video: 16/9


Audio: italiano 2:0


Sottotitoli:


Extra:

IL FILM


Uscito nel 1976, praticamente in contemporanea con Sturmtruppen, dello stesso anno, Scandalo di Samperi non godette di grandi fortune, né critiche, né di pubblico. Rispetto ai precedenti lavori del regista, figlioccio putativo di Marco Bellocchio e del suo approccio anarchico ad una società da criticare, la pellicola perde le connotazioni autoctone che calzano a pennello al pubblico italiano e si va a impelagare in discorsi forse più grandi di quanto sia in grado di maneggiare. Non è un caso che ne derivi una storia poco credibile e addirittura fittizia, con personaggi che finiscono per rimirarsi narcisisticamente allo specchio, marionette senza patria e collocazione contestuale (nonostante l'ambientazione francese in tempo di seconda guerra mondiale) né destino. Sia Franco Nero, servo che si trasforma in sadico padrone, sia Lisa Gastoni, matrona pron(t)a alla sottomissione, il cui fascino invecchiato è demodé e discretamente decadente. La storia vagheggia di miti classici, di Stendhal – Il rosso e il nero, citato in modo antipatico e referenziale -, di pulsioni erotiche che valgono il divieto ai minori di diciotto anni ma non la plausibilità dei falsi pudori richiamati da un titolo che promette e non mantiene. Una farmacista annoiata e repressa si fa concupire da un rozzo dipendente, che tra una scappatella e l'altra trova il modo di far perdere la testa all'avvenente donna e di conquistarne ogni inibizione, fino a trasformarne completamente l'anima e snaturarne lo spirito medio-borghese. La carica sessuale è semmai garantita dalla lussuosa confezione fotografata con la solita professionalità da Vittorio Storaro e dal suadente tema portante della colonna sonora, che si insinua in testa e non ne esce. Grosso inconveniente di facciata è la smania di Samperi di prendersi sul serio, di non cedere alla satira né all'ironia del caso, di non voler arretrare; il che gli costa un'accusa di coprire di ridicolo i personaggi che, per il trattamento loro riservato, non sembra amare poi così tanto. La messinscena para-letteraria è infatti un divagare snob tra temi alti, ma alla resa dei conti non colpisce granché se non per i nudi sbattuti con violenza in primissimo piano e lo scalpore della morbosa tracotanza nel cercare lo stupore fine a se stesso. Ma come i fenomeni da baraccone il trucco riesce a metà, e prima della fine si intravvede un'ipotesi di finale che crudele non è, anzi piuttosto si dimostra un prevedibile gioco cerebrale di facile anticipazione, che fa tanto intellettuale ma si palesa come privo di reale sostanza. Recitazione e realizzazione non aiutano a risollevare le sorti di un progetto che nasce già vecchio, come le grazie sfiorite delle sue strombazzate protagoniste.

IL DVD


Il disco uscito sul mercato per Millennium Storm è piuttosto deludente. La qualità video non è affatto disprezzabile, con il film proposto in formato anamorfico, nella ratio originale 1.85:1, ma pur avendo avuto la possibilità di trasporre in digitale una pellicola conservata in stato dignitoso non mancano difetti e imperfezioni dovuti al cattivo invecchiamento del supporto originale in celluloide. L'unica traccia audio, in lingua italiana bicanale, è abbastanza ovattata, cupa, per una resa finale a malapena sufficiente. Non stupiscano in proposito la mancanza di sottotitoli e il basso bitrate, che si avvicina appena allo standard sonoro di un cd audio di non eccelsa qualità. Ugualmente poco incisivi confezione e menu statici, la cui fattura lascia a desidere. Per concludere, neanche un extra, né il trailer né un'intervista o un commento per un DVD al di sotto degli standard della Millenium Storm.


 


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