DVD – "Smokin'aces 2 – Assassin's ball", di P.J. Pesce
Siamo dalle parti di un action movie allo stato puro dove la sottotrama – congegnata tra l’altro in maniera affatto banale – spionistica è puro pretesto per dare forma ad una concatenazione di sequenze montate a ritmo vertiginoso con protagoniste assolute armi di ogni genere e taglia. Da Universal
Regia: P.J. Pesce
Anno: 2010
Durata: 84'
Distribuzione: Universal
Genere: Azione
Cast: Tom Berenger, Clayne Crawford, Tommy Flanagan, Michael Parks, Vinnie Jones, Maury Sterling, Ernie Hudson, Martha Higareda
Regia: P.J. Pesce
Formato DVD/video: 1.78:1
Audio: Italiano (Dolby Digital 5.1), Inglese (Dolby Digital 5.1), Spagnolo (Dolby Digital 5.1),
Sottotitoli: Italiano, Inglese, Spagnolo, Olandese, Portoghese, Rumeno
Extra: Papere, Le armi di Smokin' Aces 2
Anno: 2010
Durata: 84'
Distribuzione: Universal
Genere: Azione
Cast: Tom Berenger, Clayne Crawford, Tommy Flanagan, Michael Parks, Vinnie Jones, Maury Sterling, Ernie Hudson, Martha Higareda
Regia: P.J. Pesce
Formato DVD/video: 1.78:1
Audio: Italiano (Dolby Digital 5.1), Inglese (Dolby Digital 5.1), Spagnolo (Dolby Digital 5.1),
Sottotitoli: Italiano, Inglese, Spagnolo, Olandese, Portoghese, Rumeno
Extra: Papere, Le armi di Smokin' Aces 2
IL FILM
Ispirato ai personaggi creati da Joe Carnahan (regista del primo episodio e qui in veste di co-sceneggiatore e produttore esecutivo), il secondo capitolo dell’adrenalinica saga Smokin’aces sposta il baricentro dell’azione da un casinò ad un bunker all’apparenza inespugnabile, erto a difesa di un funzionario dell’FBI (Tom Berenger) braccato da un commando di folli mercenari, decisi ad eliminarlo per intascarsi una grossa taglia. Siamo dalle parti di un action movie allo stato puro dove la sottotrama spionistica – congegnata tra l’altro in maniera affatto banale – è puro pretesto per dare forma ad una concatenazione di sequenze montate a ritmo vertiginoso con protagoniste assolute armi di ogni genere e taglia: dall’artiglieria leggera – la semplice “pistola d’ordinanza” – a quella pesante fatta di cannoni e granate capaci di scardinare qualsiasi barriera difensiva. Poco spazio lasciato alla riflessione (e dunque all’immaginazione) e campo aperto ad esplosioni, pestaggi ed ammazzamenti in una partitura scatenata e senza soluzione di continuità. Bisogna stare al gioco ed essere pronti a lasciarsi sopraffare dal sovraccarico sensoriale visivo – uditivo messo in scena dall’occhio artificiale della camera del regista. Gioco che emerge anche e soprattutto dal piglio grottesco e volutamente sopra le righe con cui gli interpreti (in particolare il tarantiniano Michael Parks) approcciano i momenti più duri e sanguinolenti del film (l’eccesso non provoca disagio ma liberazione). Insomma prendere il lungometraggio per quello che è: un divertissement che per ottanta minuti mantiene quello che promette, con il pregio di non prendersi mai troppo sul serio.
Ispirato ai personaggi creati da Joe Carnahan (regista del primo episodio e qui in veste di co-sceneggiatore e produttore esecutivo), il secondo capitolo dell’adrenalinica saga Smokin’aces sposta il baricentro dell’azione da un casinò ad un bunker all’apparenza inespugnabile, erto a difesa di un funzionario dell’FBI (Tom Berenger) braccato da un commando di folli mercenari, decisi ad eliminarlo per intascarsi una grossa taglia. Siamo dalle parti di un action movie allo stato puro dove la sottotrama spionistica – congegnata tra l’altro in maniera affatto banale – è puro pretesto per dare forma ad una concatenazione di sequenze montate a ritmo vertiginoso con protagoniste assolute armi di ogni genere e taglia: dall’artiglieria leggera – la semplice “pistola d’ordinanza” – a quella pesante fatta di cannoni e granate capaci di scardinare qualsiasi barriera difensiva. Poco spazio lasciato alla riflessione (e dunque all’immaginazione) e campo aperto ad esplosioni, pestaggi ed ammazzamenti in una partitura scatenata e senza soluzione di continuità. Bisogna stare al gioco ed essere pronti a lasciarsi sopraffare dal sovraccarico sensoriale visivo – uditivo messo in scena dall’occhio artificiale della camera del regista. Gioco che emerge anche e soprattutto dal piglio grottesco e volutamente sopra le righe con cui gli interpreti (in particolare il tarantiniano Michael Parks) approcciano i momenti più duri e sanguinolenti del film (l’eccesso non provoca disagio ma liberazione). Insomma prendere il lungometraggio per quello che è: un divertissement che per ottanta minuti mantiene quello che promette, con il pregio di non prendersi mai troppo sul serio.
IL DVD
La Universal presenta un unico disco dai contenuti soddisfacenti. Dal punto di vista tecnico il film non presenta difetti di sorta: immagini definite, buoni contrasti e luminosità del quadro ben si amalgamano con un audio potente e calibrato nella versione 5.1. I contenuti speciali comprendono una serie di errori sul set e una godibile quanto dettagliatissima disamina riguardo i modelli di armi utilizzati durante le sequenze d’azione.
La Universal presenta un unico disco dai contenuti soddisfacenti. Dal punto di vista tecnico il film non presenta difetti di sorta: immagini definite, buoni contrasti e luminosità del quadro ben si amalgamano con un audio potente e calibrato nella versione 5.1. I contenuti speciali comprendono una serie di errori sul set e una godibile quanto dettagliatissima disamina riguardo i modelli di armi utilizzati durante le sequenze d’azione.
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