Far East Film Festival 25, svelata la prima immagine ufficiale

Il poster, creato con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, vuole celebrare i 25 anni della manifestazione all’insegna delle nuove pratiche estetiche. L’evento si terrà ad Udine dal 21 al 29 aprile

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L’immagine che il Far East Film Festival ha diffuso ieri per la sua 25ª edizione – che si terrà ad Udine dal 21 al 29 aprile – non poteva essere più significativa: un ritratto sfuggente e fascinoso di due giovani ragazze orientali, stagliate su uno sfondo apparentemente neutro. E fino a qui nulla di particolarmente originale o controverso, verrebbe da dire. Ma il poster che il festival ha qui scelto per celebrare un traguardo così fondamentale della sua storia non corrisponde né a un disegno, né ad una vera fotografia. Si tratta in realtà di un’opera creata dal graphic designer Roberto Rosolin con l’ausilio di un’intelligenza artificiale.

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I motivi di una scelta simile sono molti, e li potremmo rintracciare tanto nelle attuali evoluzioni delle pratiche estetiche, quanto nelle logiche celebrative dell’evento. Negli ultimi tempi, infatti, un numero sempre maggiore di industrie dell’audiovisivo, dal gaming all’animazione, stanno volgendo la propria attenzione ai nuovi sistemi di automazione delle intelligenze artificiali, capaci di garantire innumerevoli benefici a chi ne fa uso, specialmente dal punto di vista economico. E in questo senso il Far East Film Festival, adottando per la sua 25ª edizione un’immagine così deliberatamente presente – e al tempo stesso futuristica – dimostra di voler (e saper) guardare avanti, senza cadere nella trappola di discorsi banalmente disfattisti – e per questo anti-progressisti.

E si ritorna così al senso stesso della celebrazione. Perché per una manifestazione come il Far East Film Festival, da 25 anni il punto di riferimento in Italia (e in Europa) per il cinema popolare dei paesi dell’Estremo Oriente, festeggiare la propria storia con un’immagine che sa di futuro, significa non solo smarcarsi dalle maglie restrittive del passato, ma proiettare la propria attenzione verso lidi inediti. Da inseguire – almeno così sembrano suggerire gli organizzatori dell’evento – anche (e soprattutto) nelle nuove (e più che sfuggenti) realtà dell’intelligenza artificiale.

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