FESTIVAL DI ROMA 2013 – "Romeo & Juliet", di Carlo Carlei (Fuori Concorso) BOZZA
Carlo Carlei non osa posare la penna sui versi originali, riscritti per l'occasione da Julian Fellowes, e li conserva intatti in un Romeo & Juliet che non riesce ad uscire dai canoni della tradizione rinascimentale e che segue pedissequamente il copione, come una lezione imparata a memoria.
La forza e l’eternità di Romeo e Giulietta supera il tempo e raggiunge il pubblico di ogni epoca grazie all’estrema adattabilità del testo shakespeariano, che non viene mai svilito o tradito, sia che si tratti del surreale adattamento di Baz Luhrmann, che nel 1996 ha trasformato la bella Verona in una sordida Verona Beach in cui si discute a colpi di rivoltella, alternando i colpi a sangue freddo ai versi in rima, o del più classico Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli, in cui i giovanissimi protagonisti declamano Shakespeare strizzati nei loro costumi medievali. Carlo Carlei, con lo stesso timore reverenziale dei suoi predecessori, non mette la penna sui versi originali, riscritti per l'occasione da Julian Fellowes, ma li conserva, intatti, in un Romeo & Juliet che non osa uscire dai canoni della tradizione rinascimentale e che segue pedissequamente il copione, come una lezione imparata a memoria.
Poco coraggioso e innovativo, nel testo come nella messa in scena, Carlei rimane fedele all'immaginario rinascimentale, ricostruendo meticolosamente i costumi e gli ambienti sontuosi delle case padronali dei Capuleti e dei Montecchi, in un affresco variopinto e riccamente decorato che tiene impietosamente prigionieri i personaggi. Con la loro bellezza etera e impassibile, Romeo e Giulietta, affidano tutto il loro potenziale alla loro immagine e, interpretando i versi shakespeariani con educazione e compostezza, senza mai lasciarsi andare agli slanci emotivi, sembrano essere saltati fuori dagli affreschi brillanti e preziosi che rivestono le loro ricche dimore, piuttosto che dalla realtà dei tormenti del primo amore. Adagiati nel loro mondo sfarzoso e perfetto, i nuovi Romeo e Giulietta non hanno abbastanza forza per superare la quarta parete e di umanizzarsi in quell'amore tanto straziante da attraversare i secoli senza perdere intensità.