Fidanzata in affitto, di Gene Stupnitsky

Due generazioni a confronto mettono in scena i dilemmi dell’adoloscenza e della solitudine. Buffa e intelligente, questa commedia mostra le incertezze del futuro.

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I millennials e la “Gen Z” vengono messi a confronto in questo coming of age che racconta la solitudine e l’adoloscenza nell’America di oggi. Potrebbe sembrare una banalissima commedia sentimentale, accattivante solo per le scene di nudo della Lawrence, ma c’è un’interessante riflessione sulla contemporaneità.
Maddie (Jennifer Lawrence) è una trentaduenne precaria che lavora come autista Uber. Il film ha inizio quando le viene sequestrata la macchina. È pronta a fare qualsiasi cosa pur di trovare un veicolo sostitutivo; senza auto è infatti costretta ad aggirarsi in pattini – scomodi ed esilaranti. Risponde ad un annuncio, nonostante l’età richiesta sia ben inferiore alla sua in cui una coppia ricca cerca una ragazza per il figlio diciannovenne Percy, asociale e sprovveduto; in cambio avrà l’auto dei suoi sogni.
Gli unici amici di Percy sono online. Passa gran parte del suo tempo davanti al telefono o dietro agli occhiali della virtual reality. Grazie alla tecnologia i genitori lo controllano costantemente. E questo è il primo merito del film: il rapporto familiare ai nostri giorni è ormai dettato dal mondo online.

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Maddie non è meno adolescente di lui, nonostante l’età. È una giovane donna confusa e senza punti fermi. Ma si tratta di un tipo di adolescenza estranea a Percy: vediamo con quanta rapidità sono cambiate le dinamiche durante la tradizionale festa di fine anno, dove Maddie viene accusata di essere omofoba per una sfortunata battuta. Nelle stanze da letto della casa che ospita l’evento ci sono ragazzini incollati al cellulare. Niente sesso, niente contatti fisici: domina solo il politically correct. La bella Maddie, contro ogni aspettativa, è fuori luogo.
Grande omaggio a Daryl Hall e John Oates: Maneater non è solo la colonna sonora del film. I due protagonisti interpretano questo pezzo in modo completamente diverso, svelando la loro percezione del sesso e dei rapporti.
Nello scontro tra le due generazioni assistiamo ad un ribaltamento dei ruoli tradizionali, visivamente rappresentato dalla scena comica dove Percy sta in braccio a Maddie, che cerca disperatamente di stimolarlo.
Gene Stupnitsky dirige la commedia dell’estate con una simpaticissima Lawrence e un giovane Andrew Barth Feldman che conquista. Poche battute per Matthew Broderick che veste i panni del padre di Percy e una comparsa di Hasan Minhaj che allieta.

 

Titolo originale: No Hard Feelings
Regia: Gene Stupnitsky
Interpreti: Jennifer Lawrence, Andrew Barth Feldman, Laura Benanti, Natalie Morales, Matthew Broderick, Hasan Minhaj, Scott MacArthur, Ebon Moss-Bachrach
Distribuzione: Eagle Pictures
Durata: 103′
Origine: USA, 2023

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.2
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Il voto dei lettori
4 (1 voto)
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