Folk cinema su una tempesta della mente. Take Shelter
Take Shelter (leggi la recensione di Sentieri Selvaggi da Cannes 64)già presentato in anteprima al Sundance 2011, è il vincitore della 50° Semaine de la Critique, secondo la giuria guidata dal coreano Lee Chang-Dong. Il giovane regista Jeff Nichols è già autore di Shotgun Stories (2007) racconto familiare nel Midwest più oscuro
Take Shelter (leggi la recensione di Sentieri Selvaggi da Cannes 64)già presentato in anteprima al Sundance 2011, è il vincitore della 50° Semaine de la Critique, secondo la giuria guidata dal coreano Lee Chang-Dong. Il giovane regista Jeff Nichols è già autore di Shotgun Stories (2007) racconto familiare nel Midwest più oscuro, sempre interpretato da Michael Shannon (Il cattivo tenente – Ultima chiamata New Orleans, My son, my son, what have you done, Boardwalk Empire).
Jeff Nichols, nato nel '79 a Little Rock (Arkansas), viene considerato una promessa del nuovo cinema americano. Il suo cinema viene descritto come un complesso ibrido tra Malick e Spielberg, sempre al confine tra cinema indipendente e mainstream, uno stile che però viene "disturbato" dai generi, con una peculiarità: la capacità di creare un folk cinema, di cogliere e rivisitare i miti americani, le radici della percezione del territorio e del paesaggio.
Non a caso, Nichols figura come production manager di Be Here to Love Me, documentario del 2004 dedicato al leggendario e sfortunato Townes Van Zandt.
Così Nichols descrive il rapporto tra i suoi primi due lungometraggi. "Il mio primo film, Shotgun Stories, contiene molte riprese fisse. La tensione veniva generata dall'immobilità. In Take Shelter, invece, ho cercato di catturare la forza graduale e invincibile che si abbatte sul protagonista. La mdp si avvicina inesorabilmente a Curtis. Come in Shotgun Stories, il film gioca sul concetto di genere, ma mentre là esploravo il tema della vendetta, qui rivisito il thriller. Volevo mescolarlo al dramma, in una narrazione più lenta del solito. Alla fine voglio che il pubblico, anche se spaventato o teso, esca dalla sala ricordando il film come la storia di una famiglia e della capacità dei suoi membri di sostenere se stessi in vista di un potenziale disastro."
La sinossi: la coppia conduce una vita abbastanza tranquilla ma sotterraneamente percorsa dalle paure legate alle difficoltà economiche e alla salute della figlia di 6 anni Hannah (Tova Stewart) affetta da sordità. Finchè Curtis LaForche non inizia a prepararsi per l'apocalisse. I suoi incubi e le sue visioni a proposito di una tempesta in arrivo sono i primi accenni della schizofrenia di cui soffre sua madre (Kathy Baker, Edward mani di forbice, Ritorno a Cold Mountain) o le premonizioni della fine del mondo?
Da cosa "mettersi al riparo"? Lo spiega lo stesso regista, in chiave semiautobiografica:
"L'ansia nasce dalla nostra paura di perdere qualcuno. Nell'estate del 2008, quando ho iniziato a scrivere Take Shelter, mi sono sposato. Mi ha arricchito professionalmetne e personalmente, eppure sentivo anche che mi stavo muovendo verso tempi difficili. Sicuramente a causa della crisi economica, ma non solo: io ora temo per delle persone, non voglio perderle. Questi sentimenti si riflettono nel film. Curtis è un padre di famiglia di mezzi modesti, di fronte a incubi terrificanti. Reagisce immediatamente, proteggendo sua moglie e sua figlia. Ma comincia a porsi una domanda: li protegge dal tornado o da se stesso?"
Take Shelter, prodotto da Strange Matter Films, è stato già acquistato dalla Sony Pictures per un'uscita in sala negli USA il 7 ottobre. Tutte le foto nella nostra gallery e qui di seguito il trailer e due clip dal film.
TAKE SHELTER, il trailer
Se rimosso, visibile anche qui
TAKE SHELTER, di Jeff Nichols – clip 1
Se rimossa, visibile anche qui
TAKE SHELTER, di Jeff Nichols – clip 2