Bolzano Film Festival Bozen – I vincitori dell’edizione 2024

Ivo di Eva Trobisch è il Miglior Film del Festival. Premi anche per While The Green Grass Grows e Sleeping With A Tiger. Premio del pubblico a My Stolen Planet

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Si è chiusa lo scorso 21 aprile con la cerimonia di consegna dei premi, l’edizione 2024 del Bolzano Film Festival.

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La giuria ha assegnato il premio al miglior film a Ivo di Eva Trobisch, una riflessione sulla mortalità dell’esistenza inscritta nella vicenda di Ivo, un infermiere a domicilio che ogni giorno si confronta con i suoi pazienti sul loro rapporto con la vita e la morte. Per la giuria il film di Eva Trobisch “esplora il confine tra spazio lavorativo e spazio privato e tra vita e morte con una messa in scena precisa e intelligente, descrivendo tutte le sfumature di un’intera società in stato di attesa. Qui nessuno ha paura della morte, ma tutti temono la vita”.

Il premio speciale della giuria è andato a While The Green Grass Grows di Peter Mettler, diario audiovisivo che raccoglie le riflessioni del cineasta scaturite da un evento drammatico della sua vita: la spiazzante morte dei suoi genitori. Per la giuria quello di Mettler è “un film incontenibile e inclassificabile perché racchiude la complessità del mondo e si espande come la vita stessa. Il regista scandisce attraverso la propria biografia il ritmo del continuo divenire. Il film si trasforma in una meditazione visiva sull’esistenza”.

Menzione d’onore per Puan di Maria Alchè e Benjamin Naishtat, un film che secondo la giuria – “affronta i conflitti sociali attuali con ironia, mettendo in discussione quegli ideali che volevano cambiare il mondo e le trappole colonialiste dietro ai paradigmi della cultura e filosofia e suggerendo alternative meno grandiose ma possibilmente più franche grazie anche al buon umore”.

Il premio per la migliore prestazione artistica (regia e sceneggiatura), va invece a Sleeping With Tiger di Anja Salomonowitz, biopic sulla pittrice d’avanguardia Maria Lassnig, che l’attrice Birgit Minichmayr racconta seguendola in  tutte le età e provando a dare voce a tutti i suoi stati mentali mutevoli, utilizzando un piglio ai limiti del radicale. Per la giuria il film “sfidando i canoni del biopic sia nella scrittura che nella regia, ci regala un ritratto complesso e al tempo stesso schietto e diretto della vita di una donna combattiva e di un’artista mai convenzionale”. 

Il premio Euregio Young Jury va invece a The King Said. What a Fantastic and Machine di Maximilian van Aertryck e Axel Danielson, scelto, si legge nella motivazione, “per il profondo legame con una contemporaneità dominata dal tema della digitalizzazione dell’immagine, di cui il film ragiona con urgenza“. La stessa giuria ha assegnato anche una menzione speciale al film di Jonathan Schörnig, Einhundertvier.

Infine il premio del pubblico città di Bolzano va al  documentario My Stolen Planet di Farahnaz Sharifi, di passaggio anche alla Berlinale 2024.

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