Berlinale 2024. Le sezioni collaterali

Tra i titoli di maggiore interesse gli italiani “Il cassetto segreto” di Costanza Quatriglio e “Quell’estate con Irène” di Carlo Sironi. Tra i Classici il Godzilla di Honda e Fuori Orario di Scorsese

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La 74esima edizione del Festival del Cinema di Berlino, che si terrà dal 15 al 25 febbraio, presenterà una serie di “spazi” collaterali che, come di consueto, affiancheranno il programma di Concorso e Fuori Concorso. Sono state annunciate in questi giorni le ultime novità che riguardano le sezioni Panorama, Forum, Forum Expanded, Generation e Classici.

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All’interno di Panorama, che secondo il curatore Michael Stütz ospiterà film che “esprimono i loro atteggiamenti a più voci, costruendo ponti tra esperienze vissute e possibilità cinematografiche che ci ispirano a guardare al futuro”, segnaliamo Crossing, quarto lungometraggio di Levan Akin e film di apertura del programma, Les gens d’à côté (I miei nuovi amici), dell’autore francese André Téchiné con protagonista Isabelle Huppert, Janet Planet, film d’esordio del premio Pulitzer Annie Baker e À quand l’Afrique? (Which Way Africa?) documentario del noto regista David-Pierre Fila che riflette “sulle impressioni dell’arte, della cultura e della storia coloniale dentro e oltre i confini del paese”. Sottolineiamo anche la presenza di Sharifi Farahnaz con Sayyareye dozdide shodeye man (My Stolen Planet) e di Birgitte Stærmose con Afterwar, sguardo attento sul Kosovo e sulla sua situazione, anni dopo il conflitto che ha coinvolto la regione.

Per quanto riguarda la sezione Forum, a partire da quest’anno sotto la direzione di Barbara Wurm, occhi puntati su Il cassetto segreto della siciliana Costanza Quatriglio (Trafficante di virus, L’isola), documentario con cui la regista spalanca le porte della casa dove è cresciuta per donare al mondo l’archivio del padre Giuseppe, storico giornalista del Giornale di Sicilia; un viaggio sentimentale che unisce memoria personale e collettiva per raccontare storia e cultura della regione e della città di Palermo in particolare.
Al fianco dell’italiana troviamo poi opere provenienti da tutto il mondo, tra cui il thriller horror sudcoreano Pa-myo di Jang Jae-Hyun con Choi Min-sik (star di Old Boy), In the Belly of a Tiger dell’indiano Siddartha Jatla, Gokogu no Neko (The Cats of Gokogu Shrine) di Kazuhiro Soda e Redaktsiya (The Editorial Office) di Roman Bondarchuk, film girato dal cineasta ucraino prima dello scoppio della guerra e completato solo durante il suo svolgimento.

Curato da Ala Younis, Ulrich Ziemons, Karina Griffith e Shai Heredia anche il programma di Forum Expanded è assai ricco e variegato. Tra i 21 film presenti, provenienti da 21 paesi diversi, la Berlinale presenta Grandmamauntsistercat di Zuza Banasińska, Hold on to her di Robin Vanbesien, In Praise of Slowness di Hicham Gardaf e La periferia della base di Zhou Tao. Così come particolare attenzione merita la sezione Generation, all’interno della quale si segnala Quell’estate con Irène, il nuovo film co-scritto e diretto da Carlo Sironi − già noto per il lungometraggio d’esordio Sole, presentato in Orizzonti alla 76esima Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia − che, afferma il regista, “nasce dal desiderio di raccontare quel momento in cui le prime impressioni della vita ci colpiscono e vanno a creare la nostra identità e la nostra memoria, quell’estate che non dimenticheremo mai“.

Particolarmente articolata, infine, la sezione della Berlinale dedicata ai Classici. Sezione che, grazie al lavoro di Rainer Rother e del suo team, offrirà la possibilità di visionare dieci anteprime mondiali di film in versione restaurata digitalmente. Tra i titoli della decina troviamo Tian bian yi duo yun (The Wayward Cloud) di Tsai Ming-liang (2005), Offret (Il sacrificio, 1986) di Andrei Tarkovsky, The Love Parade, primo film sonoro di Lubitsch e Gojira (Godzilla) di Ishirō Honda, nell’anno del suo 70esimo anniversario.

Segnaliamo inoltre la proiezione di Fuori Orario del 1985 che, insieme a The Departed (2006), costituirà uno degli omaggi a Martin Scorsese, il regista statunitense che, com’è noto, verrà premiato al Berlinale Palast il 20 febbraio con l’Orso d’Oro Onorario alla carriera.

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