La 74esima edizione della Berlinale (15-25 febbraio 2024) annuncia al pubblico le novità delle sezioni Forum Special, Berlinale Talents e del Berlinale Co-Production Market.

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Il Forum Special presenta quest’anno un programma dal titolo “Relations & Resistence”, dedicato ai film che, da una prospettiva femminista, mostrano una presa di posizione forte sul passato (in particolare gli anni ’70) e sul presente. Incentrati su un nucleo documentaristico, i film in questione affrontano il tema del rapporto intergenerazionale, ponendosi l’obiettivo di una consapevolezza collettiva e relazionale, e si aggiungono ad alcuni titoli della sezione principale Forum, già annunciati nelle scorse settimane: il film tamil The Adamant Girl di Vinothraj PS, Maria’s Silence del lituano Dāvis Sīmanis, La hojarasca di Macu Machín, Reas di Lola Arias, il film di Singapore Republic di Jin Jiang, un film di Abdenour Zahzah dedicato a Frantz Fanon, Sleeping with a Tiger di Anja Salomonowitz e Mother and Daughter, or the Night is Never Complete di Lana Gogoberidze.

In particolare questi ultimi due titoli entrano a pieno titolo nel discorso portato avanti dal programma di Forum Special. Il film di Lana Goberidze costituisce una sorta di dittico con Voices of the Silenced di Park Soo-nam, incentrato sul rapporto relazionale madre-figlia. Mentre Sleeping with a Tiger, biopic sulla pittrice di avanguardia Maria Lassning, offre l’occasione per un recupero di dieci cortometraggi dell’artista, già presentati a Forum nel 1979. Il programma di Forum Special si completa con il restauro digitale di Techqua Ikachi, Land – My Life, film del 1989 di Anka Schmid, James Danaqyumptewa, Agnes Barmettle, Diese Tage in Terezín (Quei giorni a Terezín) di Sibylle Schönemann, già presentato a Forum nel 1997, altro titolo incentrato sul dialogo intergenerazionale e sull’importanza di non dimenticare, e infine con il film del 1975 Letter from My Village della regista senegalese Safy Faye.

La responsabile di Forum, Barbara Wurm afferma: “Vogliamo affinare lo sguardo verso forme di argomentazione meno evidenti nei film, quel tipo di piccoli gesti che possono essere pacati o modesti nel tono; per un cinema dedicato ai luoghi innocui o alle epoche trascurate della resistenza politica che affronta periodi estesi della vita e della persistenza, pensa in termini di solidarietà e dialogo transgenerazionale e mette in discussione ciò che deve essere messo in discussione: corpi e violenza, ruoli e complicità”.

Per quanto riguarda Berlinale Talents, il tema di quest’anno è “Lingue comuni – Parlare nel linguaggio del cinema”, un’iniziativa che accoglie 202 registi selezionati provenienti da 68 paesi diversi, mettendoli in contatto con l’industria cinematografica e il pubblico della Berlinale in numerosi discorsi, workshop e dibattiti pubblici. 

Infine, attraverso il Berlinale Co-Production Market (17-21 febbraio) il festival sosterrà 34 progetti di lungometraggi provenienti da tutto il mondo alla ricerca di partner finanziari e di coproduzione adeguati. Quest’anno è prevista la partecipazione dell’Italia, Germania, Ucraina, Svizzera, Argentina, Regno Unito, Lituania, Croazia e Svezia.

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