Il gioco è l’arte. È morto Dario Fo
Si è spento stamattina a Milano a 90 anni. Sospeso tra teatro, letteratura, pittura e satira politica, al cinema aveva lavorato con Lizzani, Benni e Pietrangeli
Si è spento questa mattina a Milano Dario Fo. Aveva compiuto 90 anni lo scorso 26 marzo. Artista multiforme, attivo fino all’ultimo, ondeggiante sempre tra teatro, pittura, satira politica (come recita il suo blog), ha vinto il Nobel per la letteratura nel 1997.
Il suo volto era come una maschera della Commedia dell’Arte ma si rifaceva anche al circo e alle gag del cinema muto. Un giullare moderno che ha regalato al teatro alcuni testi imprescindibili (Mistero buffo) e al cinema viene ricordato soprattutto in Lo svitato (1956) di Carlo Lizzani ma ha interpretato anche, tra gli altri, Musica per vecchi animali (1989) di Stefano Benni e dei piccoli ruoli in Scuola elementare (1954) di Alberto Lattuada, Souvenir d’Italie (1957) e Nata di marzo (1958) di Antonio Pietrangeli. Ha prestato anche la voce al personaggio del dottor Scarafoni in La freccia azzurra (1996) di Enzo d’Alò e al protagonista di Johan Padan a la descoverta de le Americhe (2002) di Giulio Cingoli. Ha preso parte poi ai documentari Viva Zapatero! (2006) di Sabina Guzzanti ed è stato la voce narrante di Zero – Inchiesta sull’11 settembre (2007) di Franco Fracassi e Francesco Trento.
A breve un profilo completo