Il cinema d’animazione tedesco ha raggiunto in questi anni un’evidente visibilità anche all’estero. Da quando nel 2004 venne lanciato Gaya, nel nostro paese sono stati distribuiti altri titoli in cui si è potuto notare come, a livello tecnico, l’animazione computerizzata si sia notevolmente evoluta. Impy Superstar – Missione Luna Park sequel di Impy e il mistero dell’isola magica del 2006 prende uno dei personaggi più famosi della letteratura per bambini creato quasi 40 anni fa dalla penna di Max Kruse. Stavolta la tranquillità del piccolo dinosauro viene turbato dall’arrivo della sorella Baboo, un panda che ha catalizzato tutte le attenzione su di lei. Da un’altra parte dell’isola di HulaHula dove abita Impy, l’impresario Barnaby sta per inaugurare un nuovo parco di divertimenti finanziato da tre ricchi sceicchi arabi. Tra le attrazioni più in vista c’è anche quella di un gigantesco dinosauro meccanico ma questi si rompe quasi subito. Barnaby cerca di correre ai ripari e viene a sapere dell’esistenza di Impy su un’isola del Pacifico. Lo raggiunge e lo convince a lavorare con lui promettendogli che diventerà la star del suo luna-park. Impy, una volta giunto nel parco-giochi, si accorge però che quel mondo non è così fantastico come sembra.

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Diretto da Reinhard Kloss ed Holger Tappe, Impy Superstar – Missione Luna Park evidenzia sicuramente una cosa: i cartoon tedeschi stanno cercando di imitare quelli statunitensi, sia a livello di spettacolarità, sia nel modo in cui mettono in risalto la dimensione privata del protagonista. Questo film potrebbe quasi rappresentare la versione terrestre di Alla ricerca di Nemo. Sia per il piccolo pesce della Pixar sia per il dinosauro di questo film c’è infatti un provvisorio smarrimento e successiva cattura da parte del malvagio di turno. È ovvio che Impy Superstar – Missione luna park non può competere con quello straordinario film però, soprattutto nelle sequenze ambientate nel luna park, ci si aspettava qualcosa di più almeno a livello di ritmo e di azione. Qualche trovata riuscita è pure presente come la figura del cane di Barnaby o la scena in cui il dinosauro si mette a giocare a pallavolo contro se stesso. Ma nel complesso il film si chiude dentro uno stanco citazionismo (la balena di Pinocchio) oppure crea delle gag a velocità supersonica che però si rischia di dimenticarle subito dopo averle viste. Le stesse figure di contorno, più che caratteri, rischiano di diventare delle caricature. Forse c’è un legame troppo stretto col testo di Kruse, che non permette ai due registi di dare vita autonoma ai suoi personaggi. In questa maniera, il cartoon tedesco, pur nella sua evoluzione, appare ancora lontano da una sua precisa identità. Marco Carta, il vincitore dell’ultimo festival di Sanremo, doppia lo sceicco Dubai e canta la cover That’s the Way (I Like It).

Titolo originale: Urmel voll in Fahrt
Regia: Reinhard Kloss, Holger Tappe
Distribuzione: Mediafilm
Durata: 84'

Origine: Germania, 2008 

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