INDEPENDENT FILM SHOW

Dall'1 al 4 dicembre 2004, al Palazzo dello Spagnuolo di Napoli, quarta edizione della rassegna internazionale dedicata al Cinema Sperimentale

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E-M ARTS / Fondazione Morra

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via Vergini, 19 – Palazzo dello Spagnuolo / 80137 NAPOLI – ITALIA


Tel. +39 0814420923 – Fax +39 081 454064 / info@em-arts.org


 


 


INDEPENDENT FILM SHOW 4th Edition


 


1 – 2 – 3 – 4 dicembre 2004            dalle ore 20.30


via Vergini, 19 – Palazzo dello Spagnuolo – 80137 NAPOLI


 


 


L'E-M ARTS, diretta da Raffaella Morra, organizza per il quarto anno l'INDEPENDENT FILM SHOW, rassegna internazionale dedicata al Cinema Sperimentale, che si svolgerà dal 1 al 4 dicembre presso la Fondazione Morra (via Vergini, 19 – Palazzo dello Spagnuolo).


L'INDEPENDENT FILM SHOW 4th EDITION è affidata, come ogni edizione, a curatori internazionali che scelgono i programmi per le quattro giornate di proiezione, durante le quali si stabilisce un dialogo diretto con il pubblico permettendo la visione di quei film e video che spesso non raggiungono i maggiori distributori e le grandi sale. La filosofia alla base di questa serie di presentazioni di film è la libertà dai canoni dei festival convenzionali; molti dei film d'avanguardia, celebrati nell'arte contemporanea e nella sua storia, sono poco noti al pubblico e visti raramente persino da esperti ed amanti dell'arte. Lavorare con il film significa molto spesso per un artista trovarsi a metà strada tra le belle arti e la cinematografia convenzionale, col risultato di essere guardato con sospetto da entrambe le parti (e molto spesso trovarsi anche ad affrontare l'amara realtà di vedere le conquiste della cinematografia d'avanguardia applicate con successo in altri contesti, senza ricevere alcun riconoscimento).


Questa edizione è articolata in: New Morning, a cura di Masha Godovannaya, presenta le opere di tre differenti film-maker: Moira Tierney, Masha Godovannaya e Yevgeniy Yufit, diversi per nazionalità, per background e per l'estetica ma con una stessa grande passione – l'amore per il cinema; Enigmatico Stilnovo: dalla Velocità al Frammento, a cura di Piero Pala, comprende i film girati in pellicola e quelli realizzati su supporto digitale di autori italiani; Let's get tested a cura di Astria Suparak, presenta recenti film, video e audio di artisti canadesi, americani, brasiliani e francesi, giovani per spirito o per età; Mirco Santi e Xavier Garçia Bardon (SAULE) presentano due performances di cinema e musica dal vivo, dai titoli Lido e A-stereo, e una video-installazione Fantasmi da addomesticare: animalie, a cura di Paolo Simoni e realizzata con l'Associazione Home Movies.


Il primo programma, comprende i lavori di Masha Godovannaya, film-maker sperimentale e curatrice (nata a Mosca nel 1976), Moira Tierney (film-maker irlandese nata nel 1969), e di Yevgeniy Yufit (nato a S. Pietroburgo nel 1961). Molti film-maker pensano che lo scopo del film-maker è avere il controllo totale; quindi il concetto di quel che accade è limitato al concetto del film-maker. Non vogliamo porre questo limite alla realtà; quel che sta succedendo, l'azione, non ha limiti, e nemmeno li ha il significato di ciò che accade, il problema del film-maker è più una questione di come comunicarlo, come comunicare la sensazione di essere lì. I film in questo programma sono il prodotto dell'essere al posto giusto, al momento giusto, con la marcia giusta. Yevgeniy Yufit creò nel 1985 il primo film studio indipendente in Russia, MZHALALA FILM, che riunì insieme artisti, scrittori, registi e altri simpatizzanti della sperimentazione estetica radicale. I suoi film non hanno una trama chiara, sono delle improvvisazioni libere, fantasie intricate e meditazioni filosofiche; in una certa misura, essi riflettono situazioni sociali e sono influenzati dall'espressionismo tedesco e dal surrealismo francese.


Il poker di artisti/videomakers selezionati da Piero Pala conferma l'attenzione verso temi (la memoria personale in Santini, quella etnologica in Valente) e problematiche (la scottante questione israeliana palestinese) che si sono impressi nel gene dell'avventura umana. Se Oriani con Velocità anela ad un mondo meccanico che sollevi l'uomo oltre i propri limiti, Franco si concentra nel ricordo di chi in letteratura aspirò ad occultare qualsiasi significato recondito; mentre Gioli turbina nella tautologia del cinematografo e Puggioni filma un'isola ricavandone una visione impressionista, Drago converge verso oscuri territori. La nostalgia e la speranza di sopravvivere alla morte sono prossime di S e di Sole Nero, e Zappalorto e Mazzoleni ne configurano due esempi di suadente bellezza; l'obiettivo che Abbado prosegue da oltre un decennio è la visualizzazione degli eventi sonori che si apparenta con le ricerche cognitive largamente applicate anche nei corsi di psicologia della percezione.


Let's get tested, selezionato da lavori visti durante lo scorso anno, comprende video realizzati per Internet, CD-ROM e DVD zines (la nuova distribuzione casual pop), creati con software diffuso come le animazioni Flash, iMovie, Adobe After Effects e Macromedia Director, così come formati video obsoleti carpiti da telecamere fuori commercio. Qui il più abile degli hacker scardina una iconica bisboccia/fantasticheria degli '80 (Welcome to my Homey Page); americani del Midwest romanticizzano i terroristi politici tedeschi degli anni '70 (Digits); un canadese snobba i comandi d'uccisione per farsi un giretto tranquillo nel video game Grand Theft Auto 3 (My Trip to Liberty City); ed un creatore di video rimodella la sua memoria in un dolce e inquietante mélange di letteratura, canzoni pop, film e notiziari (Son of Samsonite) – tutti cercano di farcela rispettando regole arbitrarie. Tentando di tener su il morale in tempi di conflitto, questo programma rifugge dallo spettacolo violento, concludendo che la vita dovrebbe essere assaporata e che la meraviglia è uno stato d'animo deliberato.


Terza collaborazione per il duo italo-belga Santi & SAULE, dopo l'esperienza di Lido e la collaborazione con l'Ass. Home Movies in occasione del Italian Media Contest di Milano, Mirco Santi e Xavier Garçia Bardon propongono qui un nuovo dispositivo che prevede l'uso del Super 8 e del vinile, materiali obsoleti ma in quanto tali paradossalmente capaci ancora di notevoli possibilità esplorative, lontani da una logica di chiusura narrativa e di senso, si fissano delle coordinate e si lascia alla materia il compito sperimentale di rifuggirle e stravolgerle.


Per Lido e A-stereo, due film di Mirco Santi concepiti per più proiettori Super 8, Saule utilizzerà tre giradischi modificati e dei dischi vinile 'preparati'. Durante le performances, saltando e/o ripetendosi quasi all'infinito, i vecchi giradischi, adeguatamente organizzati dalle mani di Saule, possono produrre al contempo dei loops romantici o d'ispirazione minimalista (tonal drone) e del puro rumore/suono (noise). Tre proiettori Super 8 e tre giradischi; la velocità degli apparecchi è variabile e indipendente. Fra documento scientifico e astrazione lirica, visioni d'insetti e scorci di paesaggi, affrontati nell'ottica delle loro possibilità plastiche.


Fantasmi da addomesticare: animalie, a cura di Paolo Simoni, è un'installazione audio-video visibile durante le quattro giornate di proiezione che dall'Archivio di Home Movies utilizza immagini di vita privata, riti e abitudini dal secolo scorso, gesti minimi svelati e amplificati dal dispositivo elettronico, flussi d'immagini per un progressivo spostamento di senso. L'immagine è data da frammenti di film di famiglia di origini e formati diversi (8mm e S8mm, 9.5mm, 16mm), ora in video. Filo conduttore il rapporto di osservazione e l'interazione fra l'uomo e l'animale: animali domestici alla stregua di persone e animali selvatici forzatamente 'inurbati', dominati e ammirati per la capacità di 'emulazione' dell'uomo. Suoni 'anomali' che si combinano con i diversi flussi d'immagine, gli uomini e gli animali. Ogni monitor emette un frammento, ogni dispositivo diffonde indipendentemente una parte, ma è l'insieme dei dispositivi visivi e sonori che si integra in una sorta di composizione scrivendo una partitura di immagini e rumori, come in un'orchestra, o forse come allo zoo.


 


L'INDEPENDENT FILM SHOW 4th EDITION incoraggia lo scambio di idee attraverso discussioni arricchite dal contatto personale con i curatori, fornendo opinioni personali e opportunità di dialogo dinamico e ispirante.


Anche per questa quarta edizione sarà realizzato un catalogo bilingue a colori con testi dei curatori, accompagnati dalle schede dei film. La difficoltà di reperire testi e informazioni sul Cinema Indipendente rende tale pubblicazione uno strumento unico nel suo genere.


 


 


Per info: E-M ARTS o.n.l.u.s. info@em-arts.org / www.em-arts.org


 

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