inizioPartita. Sea of Solitude (PC) – La recensione

Il disprezzo di sé, il conflitto coniugale, il bullismo, le inclinazioni suicide e l’estraniamento scaturiscono tutto intorno al gamer, nel mondo virtuale alienato ed alienante di Sea of Solitude (PC)

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L’ultima fatica dello studio indipendente Jo-Mei, intitolata Sea of Solitude (…in italiano “Mare di Solitudine”), si presenta come un lavoro vigorosamente metaforico, capace di affrontare, appunto attraverso l’allegoria e la metafora, argomenti piuttosto duri.

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Sea of Solitude: il nuovo gioco per PC da Jo-Mei Games

Sea of Solitude: il nuovo gioco per PC da Jo-Mei Games

Kay, la protagonista dell’avventura, ha le sembianze di un mostro (occhi di un rosso rilucente ed una peluria scura da “ricrescita miracolosa”). Intorno a lei ci sono numerosi altri mostri, spesso più grandi, tra cui una gigantesca creatura marina che la divorerà se nuoterà troppo a lungo, una bestia ricoperta da un guscio che urla parolacce, e diverse amenità…

Il punto è che Kay ha bisogno di scoprire come sia stato possibile per lei stessa assumere le sembianze di un mostro. E soprattutto arrivare a comprendere ciò che queste creature sembrano conoscere o intuire di lei e della sua natura.

Occhi di un rosso rilucente ed una peluria scura da "ricrescita miracolosa"...

Occhi di un rosso rilucente ed una peluria scura da “ricrescita miracolosa”…

È una realizzazione molto poco ludica, quanto piuttosto introspettiva. In particolar modo, relativamente ai suoi temi portanti, cioè l’isolamento, la solitudine ed i problemi che quest’ultima può comportare. Il disprezzo di sé, il conflitto coniugale, il bullismo, le inclinazioni suicide, l’estraniamento ed altri fattori nocivi scaturiscono tutto intorno al gamer, mentre sperimenta questo mondo virtuale alienato ed alienante. Nel mentre, i capitoli del gioco si organizzano attorno ai tumulti interiori di Kay e di chi le è vicino.

Praticamente ogni immagine del gioco può essere scelta per i significati sottostanti (…e non a caso vi parlavamo di allegoria).

I mostri gironzolano sempre intorno a Kay...

I mostri gironzolano sempre intorno a Kay…

Il direttore artistico dei berlinesi di Jo-Mei, Cornelia Geppert, in apparenza una valida indagatrice della coscienza umana, cominciò a concepire lo storyplay del titolo nel periodo più cupo della propria vita. «Quando le persone diventano troppo sole, si trasformano in mostri» ebbe modo di dichiarare a suo tempo. Quindi i mostri intorno a Kay non sono altro che risvolti della natura umana.

Ad alcuni gamer, questi messaggi molto poco subliminali che Sea of Solitude è praticamente capace di urlare in faccia mentre si “gioca”, potrebbero apparire alquanto inquietanti. Per altri, invece, saranno proprio il significante che avevano bisogno di interiorizzare, non filtrato dalle astrazioni e dalla natura principalmente ludica di altre produzioni contemporanee.

Se c’è un qualcosa che può considerarsi una delusione riguardo Sea of Solitude, è che la meccanica generale non si evolve, né si espande troppo nel corso delle quattro ore e più di gameplay. Non è certo un compito difficile da espletare per un gamer esperto, nonostante i “tranelli” da platform/puzzle abbastanza raffinati (anche se semplicistici).

Quindi, Sea of Solitude non verrà sicuramente apprezzato dai player non interessati allo sviluppo della trama in-game, o da quelli che cercano una notevole rigiocabilità. Nonostante la presenza di alcuni oggetti da collezionare, non è un prodotto capace di mostrare ulteriore attrattiva dopo che si sono raggiunti i titoli di coda finali.

Ciò non va comunque a detrimento della sua capacità ultima di intrigare il giocatore.

I colori pastello conferiscono alle ambientazioni di gioco un qualcosa di rilassante, rispetto ai contenuti, coinvolgenti ma alienati ed alienanti...

I colori pastello conferiscono alle ambientazioni di gioco un qualcosa di rilassante, rispetto ai contenuti, coinvolgenti ma alienati ed alienanti…

In effetti, per una grossa fetta di utenza, Sea of Solitude si rivelerà imprescindibilmente coinvolgente ed estremamente appagante.

Sebbene il gameplay coinvolgente ed i contenuti significativi non debbano per forza escludersi a vicenda nei videogame, Sea of Solitude è esattamente uno di quei pochi titoli in circolazione che sfida l’idea che “divertimento ed intrattenimento” dovrebbero essere l’unica priorità di ogni gioco ed in ogni caso.

Requisiti minimi di sistema:
– Sistema Operativo: Windows 10
– Processore: AMD Phenom II X4 965 o equivalente
– Memoria: 16 GB RAM
– Scheda Grafica: scheda video NVIDIA GeForce GTX 660 o equivalente
– DirectX: Versione 11 o superiore
– Spazio libero sull’Hard Disk: almeno 2 GB
– Scheda Audio: qualsiasi scheda audio integrata con supporto DirectX
– Internet: Richiesta connessione internet per il download del gioco tramite la piattaforma di distribuzione Origin, e per l’attivazione
Voto: 79/100
Tipologia: Avventura / Fantasy / indie
Produttore: Electronic Arts
Sviluppatore: Jo-Mei Games GmbH
Distributore: Origin di Electronic Arts

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