“E' stato un piacere grandissimo”, racconta la neo-direttrice del festival Grainne Humphreys, “andare a scoprire personalmente realtà cinematografiche di paesi così diversi dal nostro. Durante lo scorso anno abbiamo avuto la possibilità di esplorare scuole emergenti come quella libanese o quella estone, con registi alla prima o seconda esperienza dietro la macchina da presa. Di questi ne siamo riusciti a portare le migliori produzioni al festival di quest’anno. E’ stato un duro lavoro, ma sono felicissima del traguardo  raggiunto fin’ora. Ampio spazio è dedicato al cinema sudamericano, con alcune nuove interessanti produzioni brasiliane, al cinema tedesco e polacco, e poi ci sono anche tanti film italiani di cui ho apprezzato fin da subito il carattere di innovazione e modernità.”

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La serata di apertura è affidata alla proiezione di In Bruges, nuovo lavoro dell’irlandese-londinese di nascita, Martin McDonagh. Una dark-comedy in cui i due protagonisti, due killer irlandesi interpretati dalla coppia Colin Farrell-Brendan Gleeson, vengono spediti dal loro boss in Belgio, nella cittadina medievale di Bruges. Motivo: una missione molto speciale. Si tratta in verità di una trappola-punizione per un colpo che i due non erano riusciti a portare a termine a Londra qualche tempo prima. Tra i pittoreschi canali e le cattedrali gotiche della città la vita dei due protagonisti viene sconvolta da continui capovolgimenti di fronte in compagnia di diversi personaggi ben orchestrati da McDonagh. “La serata di apertura sarà qualcosa di davvero speciale”, continua la Humphreys. “In Bruges è senza dubbio uno dei grandi film di quest’anno. Con un cast tutto irlandese, è una favola moderna questa carica di azione e divertimento. Credo che il pubblico ne rimarrà più che deliziato. La serata conclusiva poi vedrà la prima mondiale di un’altro attesissimo film irlandese, Eden. Un adattamento sul grande schermo della pièce del noto commediografo irlandese Eugene O’Brien, sulla realtà di un piccola città irlandese. Vivamente consigliato.”

Michelangelo Felicetti

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