L’abbiamo fatta grossa. Verdone, Albanese e il primo film insieme

Verdone e Albanese lanciano reciproche lodi alla presentazione di L’abbiamo fatta grossa al cinema Savoy di Roma stamattina: una commedia con elementi di suspance quasi noir

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Dopo Posti in piedi in paradiso (2012), e Sotto una buona stella (2014), questa mattina Carlo Verdone ha presentato la sua ultima fatica, L’abbiamo fatta grossa, in cui interpreta l’investigatore fallito Arturo Merlino, assieme al nuovo sodale Antonio Albanese, nel film attore in crisi dopo il divorzio con la moglie. Assieme a Verdone e Albanese erano presenti i produttori Luigi e Aurelio De Laurentis e gli sceneggiatori Pasquale Plastino e Massimo Gaudino.

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Avviando la trama da un’errore investigativo dell’improbabile detective, L’abbiamo fatta grossa è stato visto come una rivisitazione comica del noir: “Ovvio che partendo dall’intercettazione qualcosa del noir ce lo doveva per forza avere. Io considero il film come una commedia con all’interno della suspance. Volevo fare un film in piena libertà, liberarmi dei soliti problemi quotidiani che mi affliggevano nei lavori precedenti. Con un attore fisico ed esuberante come Antonio abbiamo creato quasi una favola, tranne nel finale, dove c’è un accento di critica sociale. Dovevo sterzare, liberarmi dei temi che avevo già affrontato. D’altronde nella mia carriera ho sempre sterzato. Ho tentato di essere sempre onesto, di andare incontro al pubblico pur facendo sempre quello che volevo fare”. Antonio Albanese sottolinea invece il piacere di aver per la prima volta lavorato con Verdone, con cui si erano solo incrociati su un precedente set “Carlo Verdone lavora con grande umiltà e serietà. Con lui c’è sempre stata grande stima reciproca, e girare un film con lui è stata una grande occasione di confronto con un comico che amo, che ho sempre amato. Nel confronto si cresce, vorrei tornarci a lavorare, abbiamo sviluppato una combinazione, un ritmo”. “La cosa bella” prosegue Verdone “è che siamo diventati veramente amici. Abbiamo una comune passione per l’arte, per la musica e per i quadri, siamo entrambi collezionisti. Anche se lui è lombardo e io sono romano, abbiamo un umorismo simile in molte cose. Sul set poi si è creato un autentico rispetto. Nessuno ha mai tentato di scavalcare l’altro. Albanese è uno dei migliori attori che abbia mai avuto”.

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Immancabilmente di fronte a tali elogi reciproci viene la domanda su un’altro film insieme, a cui risponde Verdone con entusiasmo: “Dipende dal pubblico, ma abbiamo già un’idea. Per adesso ognuno si fa i suoi film, se ne riparla tra due anni. In ogni caso ci piacerebbe tornare a lavorare insieme, siamo diversi ma capaci di far scattare la scintilla”. Prosegue Albanese: “È una questione di ritmo interno, con Carlo è stato un duetto perfetto. Io amavo il suo tipo di umorismo da Bianco Rosso e Verdone, che già era un esempio di ironia alta, sublime, diversa. Io non so imitare, e neanche lui. Noi entriamo dentro i personaggi e tentiamo di fare nostri disegni. Sicuramente lui è stato una guida”.

Verdone ha accettato il paragone fatto tra L’abbiamo fatta grossa e  Broadway Danny Rose. “Prima di iniziare il film, ho chiesto allo scenografo di amalgamare i colori delle scene in esterni; gli ho proprio detto di fare un po’ come il Woody Allen di quindici anni fa”. Al contrario, l’ altro riferimento cinematografico che il regista rifiuta è quello de I due carabinieri: “Non ci ho mai pensato mentre giravo il film, ma non ci vedo similitudini. Albanese non è Montesano, e questo film è più libero”.

Visto l’affiatamento tra i due, suggerisce un giornalista, Verdone accetterebbe di recitare per la regia di Albanese? Domanda alla quale l’attore lombardo risponde con grande entusiasmo, mentre Verdone sembra più dubbioso. “Mi piacerebbe tantissimo dirigerlo. Lo sfiancherei. Quando è stanco Carlo fa ancora più ridere”.

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