LETTE E…RIVISTE, le riviste di cinema di tutto il mondo -(luglio 2004)

Questo mese sguardo su: “Scr(i)pt”, “Movie Maker”, “Sight and sound”, “Film Comment”, “Studio” e “Sight and SOUnd”

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INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER LA SCENEGGIATURA, CORSO ONLINE DAL 28 MAGGIO

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 Si schiera tutto dalla parte di Michael Moore Film Comment, che trova Farhenight 9/11  "il film del momento, anzi dell'anno", e la polemica sul governo Bush tanto "devastante" quanto "imperdibile". E l'edizione online del numero di Luglio/Agosto mostra stralci dell'intervista al vincitore della Palma d'Oro. Altri due nomi di punta: Michael Mann, che ha imbiancato i capelli di Tom Cruise in Collateral (come già fece con Crowe in Insider), e Spike Lee, sugli schermi americani con She Hates me. Segue, dopo una puntata presso Tarantino e il Ross Mcelwee di Bright leaves, il consueto viaggio lontano, con un salto indietro, fino a Jacques Tati, e uno sguardo altrove, precisamente sul Giappone di Juon.

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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www.filmlinc.com/fcm/fcm.htm


 

 Quella di luglio è la race issue per Independent film and video magazine, e il tema che ospita questo mese il mensile indipendente per gli indipendenti è incorniciato nella copertina con Spike Lee, non solo autore di She hates me ma più che consapevole rappresentante delle tematiche razziali, nella vita e nel cinema. Altra intervista "di razza" per Yasuaki Nakajima, giapponese di Hokkaido, membro della comunità di indipendenti newyorkesi e regista dello sci-fi d'ambientazione post-bellica After the apocalypse. Più statunitensi le tamatiche riguardanti il potere mediatico dei latinos, le produzioni dei nativi americani (cui è dedicato museo nazionale American Indian's Film and Video Center) e le comunità asiatiche.


www.aivf.org

 Tornano insieme l'eclettico Jean Pierre Jeunet e la sua gallina dalle uova d'oro Audrey Tautou, la cui esperienza sul set di Un long dimanche de fiançailles è al centro di uno speciale di Studio. E un'altra brillante stellina d'oltralpe, Vanessa Paradis, canterà per la prima volta anche al cinema: in Atomick Circus, la cui esperienza racconta lei stessa. Ancora un'esperienza in prima persona per Maurice Barthélemy, che con Casablanca driver firma il suo primo lavoro da attore-regista. Mentre appena più longeva è l'esperienza di Ettore Scola, che in occasione dei trent'anni (con ri-edizione) di C'eravamo tanto amati incontra il mensile francese, e di Jean Paul Belmondo, omaggiato al Festival di Parigi con la propiezione di 15 dei suoi film da protagonista, e qui al centro di un'intervista. Infine, rispolvero di marca per Il fantasma dell'opera, blockbuster dei palcoscenici firmato Andrew Lloyd Webbe, che Joel Shumacher si accinge a portare anche sullo schermo


www.studiomag.com

 "Lunga vita al romanticismo", dice Sight and Sound nel suo articolo dedicato al romanticissimo e soffuso Prima dell'alba, baciato dalla fortuna e dal sequel Prima del tramonto. E lunga vita al cinema estremo-orientale, che continua ad allargarsi geograficamente e che con Last life in the universe conferma la crescita tailandese. Pen-Ek Ratanaruang, regista del film presentato alla scorsa mostra del cinema di Venezia, ci racconta in un'intervista al mensile inglese, figlio di quel National Film Theatre che quest'estate dedica una retrospettiva a Fellini, istigando i critici Philip Kent e Guido Bonsaver a discutere sul suo valore e la sua eredità. Mentre la rivista non ha dubbi  sul valore di 16 years of alchool, viaggio in voice-over e rigore protestante attraverso gang, alcol e violenza


www.bfi.ork.uk/sightandsound

Super size me sta divorando l'attenzione mediatica e forse logorando i nervi della multinazionale di fast food dal collinoso logo, nei cui punti-vendita sarà difficile vedere ancora Morgan Spurlock, che a Movie Maker racconta la sua poco salubre esperienza gastronomica, condendola con qualche consiglio dietologico. Altro affascinante incontro quello con Frederick Elmes, direttore della fotografia di Lynch (Cuore selvaggio e Velluto blu), Jarmush (Coffee and sigarettes) e Ang Lee (Tempesta di ghiaccio). Mentre il blockbuster dell'estate, almeno secondo il quadrimestrale in questione, sarà digitale: Open water è costato soprattutto qualche graffio agli attori e qualche squalo nei paraggi della coppia Laura Lau – Chris Kentis, che da New York si è involata nel mar dei Caraibi, viaggiando leggera: una NTSC VX2000 e qualche PD-150 per un film d'ambizioni spettacolari.


www.moviemaker.com

 Eclettico il contenuto dell'ultimo numero di Sct(i)pt, il mensile per gli (aspiranti) sceneggiatori hollywoodiani. Dai segreti scrittori delle sitcom a come dipingere un perfetto "cattivo", dalle immancabili regole contro l'inevitabile blocco creativo a quelle per "far parlare una voce", fino alla trasformazione della propria esperienza in una sceneggiatura coi fiocchi. E se scrivere la perfetta comemdia romantica appare (ironicamente?) la cosa più facile del mondo, l'articolo successivo si chiede se il mondo (leggi: l'audience) vuole ancora gli happy (Hollywod) ending. I case studies del mese sono invece griffati Jeff Nathanson (The terminal) e Daniel Pyne (The manchurian candidate). Mentre il "maestro di rock" Jack Black diventa spunto per parlare del personaggio in quanto simbolo, partendo dal suo ruolo in Alta fedeltà.


www.scriptmag.com

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CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

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