"Mar Nero", di Federico Bondi

mar nero

Al suo primo lungometraggio, Federico Bondi esplora la dimensione più intima del confronto tra culture diverse, tracciando la geografia delle emozioni di Angela e Gemma, le due protagoniste di Mar Nero, e raccontando la sommessa complicità che lentamente avvicina e scalda l’esistenza di queste due donne

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mar neroL’Europa dei popoli che si confondono e che, con il loro flusso migratorio, ridisegnano l’aspetto socio-culturale delle nazioni. Al suo primo lungometraggio scritto insieme a Ugo Chiti e che è stato l’unico film italiano selezionato in concorso a Locarno, dove ha ricevuto tre premi, il fiorentino Federico Bondi riesce a far affiorare il volto multiculturale dell’Italia attraverso poche e bellissime sequenze (la comunità romena che si ritrova in chiesa, nel parco o in fila, in attesa di spedire un pacco a casa, il padre e il bimbo stranieri sfiorati appena nel supermercato, i brevi e stupiti sguardi scambiati con due anziani zingari, la cena a casa di una coppia “mista”, metà romena, metà italiana) e si ferma a contemplare la dimensione più intima del cambiamento e del confronto, tracciando la geografia delle emozioni delle due protagoniste di Mar Nero e raccontando la sommessa complicità che lentamente avvicina e scalda l’esistenza delle due donne. E’ segnato da un duro silenzio e da una distanza apparentemente incolmabile l’incontro iniziale di Gemma (Ilaria Occhini) e Angela (Dorotheea Petre). Una donna anziana e malata, la prima, ormai non più in grado di vivere da sola, che nel suo rabbioso isolamento e nella negazione della vita e di ogni calore, nasconde violentemente la sua debolezza e la sua incapacità di comunicare e di affrontare la sofferenza e la paura. Una giovane e spaesata romena, la seconda, che, chiamata dal figlio di Gemma (Corso Salani) per assistere la madre, giunge a Firenze conoscendo appena l’italiano e, con una spiazzante e caparbia dolcezza, affronta il rifiuto di Gemma, continuando a volgere lo sguardo alla sua terra (un paesaggio che Federico Bondi intreccia con lo spazio realmente abitato da Angela, tornando più volte sull’immagine crepuscolare del Danubio) e al suo sogno, quello di poter costruire un futuro e una famiglia con Adrian, il marito rimasto in Romania. Mar Nero è un film di spazi ristretti e marginali, gli stessi spazi che sono costrette a condividere le due protagoniste, e in questi spazi laterali, lasciati nell’ombra, Federico Bondi lascia scorrere con straordinaria intensità il vissuto quotidiano, fatto di attimi e di occasioni perdute, di gioie che colorano il volto, di incomprensioni, di malinconia e di amore. La solitudine e il senso di violazione della propria casa e della propria intimità nei quali è imprigionata l’anziana signora e l’estraneità come condizione esistenziale alla quale è costretta la giovane romena, così lontana dal suo mondo, perdono progressivamente la loro rigidità e si stemperano nella reciproca comprensione che Gemma e Angela imparano a concedersi e attraverso la quale prendono forma una coesione e una vicinanza che cancellano "l'alterità" di Angela e permettono a Gemma di aprirsi ancora una volta alla vita. Separate da tempi e culture diverse, eppure incredibilmente vicine, entrambe non integrate e segnate dallo stesso doloroso isolamento, Gemma e Angela iniziano silenziosamente a spiarsi, a sfiorarsi con lo sguardo, per poi cercare un contatto attraverso piccoli e sfuggenti gesti, attraverso brevi racconti, fino ad arrivare a percorrere in senso inverso, una accanto all’altra, l’una necessaria all’altra, il cammino compiuto da Angela per giungere dalla Romania in Italia.
 

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Regia: Federico Bondi
Interpreti: Ilaria Occhini, Dorotheea Petre, Corso Salani, Vlad Ivanov, Maia Morgenstern, Theodor Danetti
Distribuzione: Film Kairos
Durata: 95’
Origine: Italia, 2008

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