MOVIEGAMES – Call of Juarez

Viene dalla Polonia il sorprendente sparatutto in prima persona Call of Juarez. Il gioco riesce contemporaneamente a farsi apprezzare per la componente arcade, per quella stealth ma soprattutto per essere una sorprendente interpretazione ludica del genere western

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Del resto non è una gran sorpresa se pensiamo che il momento più innovativo e rivoluzionario nel genere a livello cinematografico arriva con lo "spaghetti western" italiano. Perché allora i polacchi non devono essere da meno in ambito videoludico. Tra l'altro il genere western in tale ambito non è che abbia dato grandi e numerose soddisfazioni. Il primo titolo di un certo spessore ad uscire è stato Outlaw, sparatutto in prima persona prodotto da LucasArts nel 1997 e più di recente il non disprezzabile Dead Man's Hand (2004) sviluppato dagli stessi Human Head Studios che successivamente si sono dedicati alla realizzazione di Prey, di cui abbiamo parlato in questa stessa rubrica. A parte gli FPS si sono visti pure sparatutto in terza persona (Red Dead Revolver, sviluppato da Rockstar nel 2004 ed eccellente in particolare per lo scenario che recuperava le suggestioni "spaghetti" e per l'originale implementazione dei duelli; GUN, 2005, sviluppato da Neversoft) o strategici (Desperados, 2001, sviluppato da Spellbound). Nessuno comunque ha mai fatto gridare al capolavoro. In questo senso Call of Juarez, pur non essendo perfetto, è sicuramente un gioco che riesce a riprodurre l'ambiente del vecchio West come visto in tante pellicole all'interno dei nostri pc, che riesce più di tutti gli altri a convincerci di essere immersi in esso.

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In Call of Juarez impersoneremo di volta in volta in volta due personaggi. Da una parte Billy Candle un giovane che, dopo aver dilapidati tutti i suoi averi nella ricerca del mitico tesoro spagnolo nascosto secondo la leggenda nei pressi della cittadina di confine di Juarez, torna a casa per cercare sostegno economico da parte della madre ma vedrà lei ed il suo odiato patrigno trucidati a sangue freddo da una banda di assassini. Dall'altra Ray McCall, fratello del patrigno di Billy e predicatore nella cittadina di Hope dove entrambi abitano, che utilizza la Bibbia per cancellare un non meglio identificato passato che a varie riprese gli viene rinfacciato. Ray, vedendo scappare Billy dalla scena dell'omicidio, equivoca e lo insegue col proposito di vendicare il fratello. E proprio la vista del fratello ammazzato scatena in lui la furia che la vita da predicatore aveva solo resa assopita e dimostra subito le proprie capacità sterminando a Hope una banda di malviventi che faceva capo al saloon. Alternativamente verremo calati in Billy che cerca di sfuggire all'ingiusta accusa in fasi stealth in cui dovremo passare inosservati ai nostri inseguitori o anche alle bande di tagliagole vaganti per la zona e in Ray che si è trasformato in una sorta di Judge Dredd del West, contemporaneamente giudice e carnefice che non esita a sottoporre al giudizio delle sue pistole i malfattori che abbondantemente gli attraversano la strada mentre insegue Billy.

La grafica – pur richiedendo pc estremamente potenti per poter essere apprezzata appieno – è estremamente efficace e realistica, con buoni effetti di luce. Decisamente ben realizzate le cittadine con tanto di folklore locale (il maniscalco, il saloon, etc.), ed anche l'implementazione della fisica è credibile: fin troppo dato che impilando adeguatamente varie casse riusciremo a raggiungere facilmente zone in cui i programmatori non hanno previsto che andassimo. Comunque tale implementazione lascia il campo ad una grande interattività dell'ambiente. Ma dove il gioco riesce a dare il meglio di se stesso è nel comparto armi. Se Billy utilizzerà prevalentemente la frusta, pistole di piccolo calibro e arco e frecce per minimizzare il rischio di venire scoperto, Ray invece da pistolero provetto potrà contare su un'ampia gamma di revolver, di fucili, di esplosivi (dai candelotti di dinamite alle lampade che spargono liquido infiammabile). In più potrà utilizzare un revolver in ogni mano, un solo revolver in modalità fuoco veloce o entrambi i revolver in modalità duello: una sorta di "bullet time" in cui abbiamo l'estrazione veloce delle pistole e lo sparo visti al rallentatore. Ma le armi, specie in mano a Ray tendono a surriscaldarsi e ad usurarsi, per cui dovremo costantemente tenere sotto controllo il loro stato e magari rimpiazzarle quando troviamo modelli più potenti.

Il gioco, sviluppato da Techland è pubblicato da Deep Silver e distribuito in versione localizzata da Koch Media solo per Pc DVD. Call of Juarez comprende pure un'eccellente multiplayer con due modalità: schermaglia (un deathmatch a due squadre) e rapina (sempre con due squadre, una che deve rubare l'oro e l'altra invece proteggerlo).

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