MOVIEWEB – Babelgum, il festival democratico

Il logo di babelgumIn questi giorni su Babelgum, la peer-to-peer TV di Dublino, si sta svolgendo il Babelgum Film Festival. Fortemente voluto e promosso da Spike Lee, il BFF è il primo esperimento di un festival cinematografico interamente concepito per il web. Un concorso che si articola in sette sezioni, oltre 1000 film disponibili giorno e notte e una giuria composta in primo luogo dagli utenti   

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Il logo di babelgumFondata da Silvio Scaglia, ex patron di Fastweb, Babelgum è una peer-to-peer TV che fornisce gratuitamente contenuti video on demand. Ciò che differenza la piattaforma da un altro sito di streaming video come YouTube è che qui i contenuti sono generati non dagli utenti, ma da professionisti. Per le sue caratteristiche tecniche Babelgum non richiede una velocità di connessione particolarmente alta: sono sufficienti 640 Kbps, ma naturalmente minore è la velocità, maggiori possono essere i problemi, le pause e gli scarti nello streaming. Nonostante la paternità italiana, la TV ha sede a Dublino, scelta internazionale che si riflette anche nel sito ufficiale, www.babelgum.com, disponibile solo in lingua inglese. Dall’home page, un po’ caotica a dire il vero, si può accedere all’area download, che permette di scaricare l’apposito software. Non sono richieste particolari specifiche tecniche, bastano 512 MB di RAM e una scheda video da 32 MB. Una volta effettuato il download e completata l’installazione, si può far partire il programma. Dopo una rapida registrazione si accede al menù dei canali disponibili: la grafica è accattivante, anche se piuttosto semplice, con in alto il lettore multimediale, in basso i tasti di accesso ai canali, fino al “my babelgum”, un’area personale in cui inserire le clip e in canali preferiti, le proprie playlists e communities e in cui tracciare il proprio profilo.

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La notizia interessante, che in questi giorni è rimbalzata sui giornali, è che su Babelgum  si tiene il primo festival cinematografico interamente concepito per il web, il Babelgum Film Festival, fortemente voluto da Spike Lee, presidente di giuria. Annunciato alla scorsa Mostra del cinema di Venezia e aperto a tutti i registi indipendenti della rete, agli autori di corti e medio metraggi (al massimo 45’), il festival ha incontrato un’impressionate risposta. Per ogni regista vi era la possibilità di inviare gratuitamente un massimo di sette video, teoricamente uno per ciascuna delle categorie del concorso: “Looking for a genius”, vetrina per i nuovi talenti e gli autori di domani, “Short Film” riservata alle clip più brevi, “Documentary” e “Animation”, babelgum.com“Social/Enviroment”, categoria riservata alle opere che affrontano tematiche sociali e ambientali, la sezione “Sport/Advertising” e, infine, quella  “Music Video”.  Al termine delle iscrizioni, chiuse il 15 febbraio, sono state selezionate per la gara oltre mille opere provenienti da tutto il mondo. A questo punto saltano i programmi e gli orari, vengono meno i problemi relativi alla disponibilità dei posti in sala. In qualsiasi momento gli internauti possono collegarsi a Babelgum, selezionare i canali riservati al festival e godersi tutte le clip che vogliono. Ma c’è di più. L’altra novità del Babelgum Film Festival è che gli spettatori possono diventare protagonisti, parte attiva in qualità di giurati. Infatti, gli utenti registrati hanno diritto a votare le clip preferite. Al termine del periodo utile, i dieci film che in ciascuna sezione avranno ottenuto più voti verranno sottoposti alla giuria di “esperti”, composta tra gli altri da Stefano Martina, direttore del festival “Arcipelago”, e da Tiziana Loschi del Festival del cinema d’animazione di Annecy.  Alla fine della seconda selezione, resteranno ventuno film, tre per ogni sezione, che saranno sottoposti al giudizio del presidente Spike Lee. Ai vincitori di ciascuna categoria andranno, oltre ai possibili finanziamenti per un’ulteriore opera,  20.000 euro, che saranno consegnati durante il Festival di Cannes del prossimo maggio. Riconoscimenti che vanno ad aggiungersi a quello che è il reale punto di forza di un festival del genere: garantire ai film un’ampia visibilità, almeno a livello potenziale. E’ proprio questa la scommessa degli organizzatori, secondo le dichiarazioni di Spike Lee: “Se è vero che certi film sono fatti fuori da Hollywood, con Internet questa sarà l’alternativa preferita di distribuzione… il Babelgum Film Festival promuove talenti, li incoraggia. Ed è questo, più di ogni altra cosa, ciò di cui hanno bisogno i giovani artisti: incoraggiamento”.  

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