"Outing – Fidanzati per sbaglio" – Incontro con il regista Matteo Vicino e il cast

matteo vicino

Presentata oggi l'opera seconda del regista Matteo Vicino. Oltre al regista e ai produttori, che hanno annunciato una distribuzione di ben 200 copie sotto le festività di Pasqua, ad accompagnare il film sono intervenuti, tra gli altri, gli attori Nicolas Vaporidis, Andrea Bosca, Giulia Michelini e Massimo Ghini

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Durante una straordinariamante affollata conferenza stampa presso la Casa del Cinema di Villa Borghese, è stato presentato alla stampa romana Outing – Fidanzati per sbaglio, opera seconda del regista Matteo Vicino. Oltre al regista e ai produttori, che hanno annunciato una distribuzione di ben 200 copie sotto le festività di Pasqua, ad accompagnare il film sono intervenuti, tra gli altri, gli attori Nicolas Vaporidis (Notte prima degli esami, Ci vediamo a casa), Andrea Bosca (Magnifica Presenza, Gli sfiorati), Giulia Michelini (La ragazza del lago, Cado dalle Nubi) e Massimo Ghini (Tutta la vita davanti, Natale a Rio).

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Una domanda a Nicolas Vaporidis e, soprattutto, a Massimo Ghini, entrambi famosi per il loro impegno politico. Le vostre idee hanno contribuito alla scelta di questo progetto?

 

Massimo Ghini: Più che una vera e propria scelta politica ho scelto di lavorare a questo film perchè ero affascinato dal modo in cui si voleva trattare questo tema. Il politicamente scorretto è poco frequentato in Italia ma, per me, è spesso il modo migliore per raccontare alcune situazioni. Ed è anche il più divertente.

Nicolas Vaporidis: In realtà non mi considero molto attivo politicamente. Sono solo un trentenne che, attraverso i social network, cerca di discutere e stimolare su quello che ci succede intorno. Appena letto la storia ho trovato il progetto una provocazione, una sfida ideale per mettere alla berlina quel paraculismo che regna incontrastato in Italia. I nostri protagonisti, pur avendo talento, cercano di truffare lo Stato con la storia della coppia di fatto gay perchè sono costretti a farlo. In questo si sintetizza la situazione dei giovani nel nostro paese. Chi è furbo vince, chi è onesto fa la figura del fesso.

 

 

Ma quell'accento pugliese particolare…

Nicolas Vaporidis: Ammetto che potrebbe sembrare una parodia di Nichi Vendola. In realtà volevo fare un omaggio a Checco Zalone.

 

 

Giulia Michelini, il suo è un personaggio interessante. Lo considera un passo importante nella sua carriera?

 Giulia Michelini: Io ho amato molto il film perchè affronta alla perfezione temi importanti come la meritocrazia. Il film mostra come molti giovani alla fine sono costretti a scendere a compromessi. Il mondo sembra che stia cambiando, speriamo che domani  l'onestà abbia più spazio. Per la mia carriera quello di Carlotta è, sicuramente, un ruolo importante. E' stato anche stimolante visto che negli ultimi tempi sono abituata ad essere cattivissima per Squadra Antimafia.

 

 

Invece Andrea Bosca, cosa pensa del film e del suo personaggio?

Andrea Bosca: Io credo che il messaggio principale è che il fine non deve mai giustificare i mezzi. Per questo, secondo me, Outing è una pellicola importante che ha il merito anche di saper fare ridere. Poi non posso negare che è stato molto utile, anche per la mia formazione d'attore e di uomo, visto che mi ha permesso di divertirmi con un ruolo particolare e di godere del fantastico clima di complicità che si era creato sul set. Quando ci sono tutti questi elementi un attore non può che essere entusiasta del proprio lavoro.

 

 

Matteo Vicino, lei di questo film è il regista, il montatore e l'autore della sceneggiatura. In particolare per la scrittura magari non era meglio farsi dare una mano?

Matteo Vicino: Io ho ricevuto in regalo dai produttori un'idea, quella della finta coppia gay, e uno sponsor, poi in quattro mesi ho dovuto fare tutto. Alla luce di ciò, visti i risultati più che decenti che abbiamo ottenuto, non posso che essere felice. Inoltre, durante le riprese del film, il set è stata una specie di officina dove tutti, soprattutto gli attori, sono stati chiamati ad intervenire e mi hanno aiutato. Come mi ha detto Massimo Ghini, non c'è niente di più difficile che scrivere una commedia. Se la nostra, oltre a far ridere, riesce anche a far riflettere allora ho raggiunto il mio obiettivo. Volevo anche sottolineare che sono orgoglioso di aver inserito nel film una citazione di Ilaria Alpi di cui voglio ricordare oggi il diciannovesimo anniversario della sua scomparsa.

 

 

E' contento del suo cast?

Matteo Vicino: Entusiasta. Come li chiamavo durante le riprese, sono stati tutti attori "buoni alla prima". Ogni volta che li rivedo mi stupisco del lavoro incredibile che hanno fatto. In particolare Claudia Potenza, con il suo ruolo di fidanzata antipatica, è stata eccezionale. Non smetterei mai di guardarla in azione.

 

 

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