"SeaFood – Un pesce fuor d'acqua", di Aun Hoe Goh
Niente di nuovo sotto…l'acqua, ma nonostante una certa banalità tematica, la pellicola può comunque vantare una discreta realizzazione tecnica, con una computer graphic sobria ed efficace e un ispirato uso del colore, che riesce a rendere vivi e pulsanti i paesaggi, grazie ai quali riesce a non sfigurare anche nei confronti di produzioni ben più blasonate, mostrando una pagina del cinema malese da noi assai poco conosciuta
Nell'ultimo periodo i distributori italiani sembrano aver scoperto che esistono realtà dell'animazione che esulano dalla terra dello zio Sam. Ecco così che dopo i recenti Leafie – La storia di un amore (coreano) e il classico del maestro giapponese Il castello nel cielo, Moviemax sceglie di portare nel Belpaese il malese Seafood – Un pesce fuor d'acqua, storia di un coraggioso pesciolino erede dei vari Nemo & Co.
Un'avventura indirizzata prevalentemente ai bambini, nel quale il nostro "indomito" protagonista si getterà in un'eroica missione per recuperare alcune uova di squalo bambù finite nelle mani di due pescatori di frodo. L'impresa lo vedrà anche scorazzare sulla terra ferma, distaccando nettamente l'opera in due fasi distinte, riuscendo comunque a mantenere sempre saldo il timone del divertimento. Niente di nuovo sotto…l'acqua, ma nonostante una certa banalità tematica, la pellicola può comunque vantare una discreta realizzazione tecnica, con una computer graphic sobria ed efficace e un ispirato uso del colore, che riesce a rendere vivi e pulsanti i paesaggi, grazie ai quali riesce a non sfigurare anche nei confronti di produzioni ben più blasonate, mostrando una pagina del cinema malese da noi assai poco conosciuta.
Una discreta attenzione, fatto non così scontato in questo genere, è stata posta anche nella caratterizzazione dei personaggi, che riescono a divertire e risultare appetibili anche allo spettatore più "grande", non dimenticando anche un'insolita, ma apprezzabile, vena drammatica. Il monito lanciato dal film, di natura prettamente ecologista sulla difesa dei mari e degli eco-sistemi che vi pullulano, è sempre presente ma fortunatamente il regista evita un accento troppo marcato, senza eccessi di retorica più adatti ad altri mezzi.
L'amicizia, la solidarierà tra specie diverse nella lotta per un bene comune, complice la verve di alcuni dei protagonisti, non diventa mai stucchevole, lasciando qualche scampolo di riflessione sempre bene accetto. Immancabili, come la storia recente dell'animazione insegna, una miriadi di citazioni, alcune più evidenti, altre meno, da classici del cinema, soprattutto con una particolare predilizione per l'action movie di Hong Kong.
Aun Hoe Goh, che ha fondato una propria casa di produzione per realizzare e dirigere il film, dimostra quindi una certa abilità, che pur non priva di diversi cliché e di debiti verso titoli passati, riesce a svolgere il suo compito di intrattenimento verso il pubblico cui è rivolto con una certa abilità.
Titolo originale: SeaFood
Regia: Aun Hoe Goh
Interpreti: Christina Orow
Origine: Malesia/Cina, 2011
Distribuzione: Moviemax (2012)
Durata: 93'