"Sta' zitto… non rompere", di Francis Veber

"Sta' zitto… non rompere" è un film divertente e godibile, ricco di umorismo, al quale si perdonano facilmente alcune debolezze narrative e qualche ricorso di troppo al sempre provvidenziale "deus ex machina".

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Dopo L'apparenza inganna, Francis Veber ritorna alla commedia brillante con l'ultimo film, Sta' zitto… non rompere. E lo fa affidandosi a due degli attori francesi più celebri, Jean Reno e Gérard Depardieu, già presente nel film precedente. Reno è un killer solitario, violento e spietato, il cui unico obiettivo è evadere dal carcere, uccidere l'uomo che ha assassinato la sua amante e impadronirsi del denaro. Ma la sua impresa sarà ostacolata da Depardieu, ladro sciocco e buontempone che gli si appiccica addosso sostenendo di "aver trovato un amico".

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Sta' zitto… non rompere mostra soprendenti punti di contatto con Il rompiballe, diretto da Edouard Molinaro nel 1974 e non a caso sceneggiato dallo stesso Veber. La stessa idea, inoltre, era stata riproposta qualche anno più tardi da Billy Wilder in Buddy Buddy (con Jack Lemmon nei panni del "rompiscatole" e Walter Matthau in quelli del killer). Cosa dimostra tutto questo? Evidentemente che quando si mettono l'uno di fianco all'altro due grandi (o anche solo famosi) attori, essi sono in grado, con la semplice presenza scenica prima ancora che con i dialoghi, di creare comicità. La formula, insomma, funziona.


Depardieu, eccellente nel ruolo del bonaccione povero di spirito, e Reno, nella parte del killer taciturno e solitario che ricorda un po' l'intepretazione in Leon, si fronteggiano in maniera esemplare. Sono due "tipi" accostati in virtù della loro diversità, la quale permette il funzionamento del meccanismo di repulsione/attrazione che sta alla base del film.


Il resto, naturalmente, viene da sé. La storia è interamente finalizzata a costruire sequenze surreali e paradossali che mostrino il confronto/scontro tra i due caratteri. Il risultato è un film divertente e godibile, ricco di umorismo, al quale si perdonano facilmente, data la deliberata mancanza di verosimiglianza globale, alcune debolezze narrative e qualche ricorso di troppo al sempre provvidenziale "deus ex machina".


Titolo originale: Tais-toi!


Regia: Francis Veber


Sceneggiatura: Francis Veber


Fotografia: Luciano Tovoli


Montaggio: Georges Klotz


Musiche: Marco Prince


Scenografia: Dominique André


Costumi: Jacqueline Bouchard e Radija Zeggai


Interpreti: Gérard Depardieu (Quentin), Jean Reno (Ruby), André Dussolier (lo psichiatra), Jean-Pierre Malo (Vogel), Richard Berry (Vernet), Jean-Michel Noirey (Lambert)


Produzione: Saïd Ben Saïd


Distribuzione: Filmauro


Durata: 90'


Origine: Francia, 2003


 


 

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