Telefilm Festival 2011 – "Camelot"


Decisamente intrigante il tentativo di Michael Hirst (già dietro a The Tudors, la fortunata serie con Jonathan Rhys Meyers) e Chris Chibnall, creatori di Camelot, che prova a ricalcare fedelmente la leggenda alla base della Materia di Britannia.
Insomma, giudizio eccellente per quanto riguarda la puntata pilota. La serie è però stata cancellata al termine del primo ciclo per gli eccessivi problemi di produzione

--------------------------------------------------------------
INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER LA SCENEGGIATURA, CORSO ONLINE DAL 28 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------
Lontano nei meandri della leggenda, chissà dove chissà quando, Uther Pendragon, re della Britannia, viene avvelenato dalla perfida figlia Morgana, pronta ad insediarsi sul trono. E il piano sarebbe perfettamente congeniato se non fosse per l’astuzia e la prontezza di Merlino, fidato mago di corte. Poco prima che il sovrano esali il suo ultimo respiro, il fedele suddito riesce a far riconoscere, attraverso testamento, Artù come legittimo erede.
Il futuro sovrano, giovane sfrontato e sciupafemmine, si gode l’esistenza insieme al fratello Kay e vive ignaro delle intricate trame di corte, fin quando Merlino non si presenta alla porta di quelli che scopre essere i suoi genitori adottivi. Il dovere, la corona, lo chiama.
Il compito è impervio e gravoso, proseguire sulle orme di Uther e salvare il regno prima che cada in mani nefaste.
Ancor prima di Lancillotto, di Ginevra, dei grandi fasti di Camelot (che è solo un bellissimo castello in disuso da decadi). Ecco come tutto ebbe inizio.
Decisamente intrigante il tentativo di Michael Hirst (già dietro a The Tudors, la fortunata serie con Jonathan Rhys Meyers) e Chris Chibnall, creatori di Camelot, che prova a ricalcare fedelmente la leggenda alla base della Materia di Britannia. Dopo Merlin, telefilm troppo edulcorato e probabilmente eccessivamente adolescenziale, si punta su un pubblico più adulto, grandi scenografie, splendidi costumi. Ma, più di tutto, un cast strepitoso che annovera nomi come Joseph Fiennes, Claire Forlani e Eva Green. Attori che danno spessore e nuova linfa a personaggi più volte proposti da cinema e letteratura nel corso del tempo. Fiennes è un Merlino ambiguo dallo sguardo spiritato, personaggio estremamente affascinante, tanto imprevedibile quanto enigmatico. Eva Green è l’incarnazione perfetta di Morgana, strega senza scrupoli, bella come l’illusione di scampare ad una morte certa. I due monopolizzano la scena, ogni volta che entrano nell’inquadratura.
Artù è il giovane Jamie Campbell Bower, forse un po’ troppo pulitino e femmineo, sicuramente in simbiosi con l’idea di raccontare i primi passi del sovrano, ancora insicuro e poco determinato.
La puntata pilota rispetta le attese, delinea già alla perfezione ogni singolo personaggio, lasciandone presagire numerose sfaccettature, e convince in tutti i sensi. Non si può negare come storie di questo tipo non passino mai di moda. Gli elementi succitati, uniti ad una confezione sontuosa, spiegano alla perfezione come mai, ancor oggi, la gente le segua ancora con passione.
Se ci si pensa bene, Artù e il microcosmo creato dal ciclo Bretone, nient’altro sono se non antesignani dei supereroi odierni. Oltre che la sempre appassionante lotta archetipica fra il bene e il male. Grandi poteri e grandi responsabilità. Elementi sovrannaturali (la magia, non lo è?) e forti messaggi morali alla base, nonché allegorie di vario tipo (il cavaliere come simbolo supremo di giustizia, proprio come un supereroe). Specchietti per le allodole sempre succulenti; pochi a non subirne il fascino, giustamente.
E se, come successo recentemente per tanti eroi fumettistici, questo Camelot (come sembra) riuscisse a dare ulteriore spessore umano e narrativo ad alcune figure leggendarie, non resterebbe che levarsi il cappello.
Insomma, giudizio eccellente per quanto riguarda la puntata pilota. Il rischio, forse, è quello di perdersi nel tempo. Non nuoce essere ottimisti.
C'è poco da essere ottimisti invece sulla possibilità di una seconda stagione, la serie infatti è stata cancellata al termine del primo ciclo per gli eccessivi problemi di produzione.
 
Creatore: Michael Hirst e Chris Chibnall
Interpreti: Joseph Fiennes, Eva Green, Jamie Campbell Bower, Claire Forlani, Tamsin Egerton, Peter Mooney, Clive Standen, Diarmaid Murtagh
Numero episodi: 10 (serie 1)
Origine: Irlanda/Canada, 2011
Canale Usa: Starz
Canale Italia: Joi
Durata episodio: 50'

 

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array