The Atomic Café. Classico atomico/i pazzi siete voi
Tra i documentari più importanti del 20° secolo, The Atomic Café (1982) smascherava, grazie anche alle armi dell'humor nero e della satira, i paradossi della propaganda mediatica pro-nucleare tra i '40 e i '60, spesso grottesca, che a partire dai centri del potere si insinuava nelle case dei comuni cittadini e in tutta la cultura popolare statunitense
Tra i documentari più importanti del 20° secolo, The Atomic Café (1982) smascherava, grazie anche alle armi dell'humor nero e della satira, i paradossi della propaganda mediatica pro-nucleare tra i '40 e i '60, spesso grottesca, che a partire dai centri del potere si insinuava nelle case dei comuni cittadini e in tutta la cultura popolare statunitense: la Grande Bomba come benefico e generoso dono all'umanità, la leva su un patriottismo d'accatto, sullo spauracchio comunista, su un surreale volere divino, la rimozione totale delle orribili conseguenze della catastrofe di Hiroshima.
Attraverso un sapiente montaggio critico di una serie di materiali d'archivio, frutto di oltre cinque anni di ricerche, eloquente al punto di poter fare a meno di commenti o narrazioni aggiuntive, Jayne Loader (qui intervistata in proposito) Kevin Rafferty e Pierce Rafferty fanno sì che The Atomic Café si possa definire a tutti gli effetti un "horror comico", come indicato sulla cover del dvd, uscito anche in edizione speciale in occasione del 20°anniversario del film.
Come faceva notare Rinaldo Censi in un commento al film pubblicato recentemente su Nazione Indiana, The Atomic Café, vicino a Kubrick e al finale di Doctor Strangelove, soprattutto per l'uso della colonna sonora, si affianca a un altro potente lavoro del '76: Crossroads del grande artista Bruce Conner, che utilizzò le riprese dei test atomici nell'atollo di Bikini.
The Atomic Café (1982)
Visibile anche su ITunes, Hulu, Netflix