TORINO 20 – Omaggio a Julio Bressane

Julio Bressane, a 36 anni dal suo primo film, girato a soli 19, sta montando il suo primo lavoro realizzato con un produttore. Questo sarebbe già un motivo sufficiente per attirare l'attenzione su un autore, ai più sconosciuto, di cui il festival ci offre una retrospettiva curata (ancora una volta) da Roberto Turigliatto, quest'anno con Simona Fina.

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Un grande artista brasiliano, ancora troppo poco conosciuto in Europa, esordiente giovanissimo (a diciannove anni) a metà degli anni Sessanta e autore fino ad oggi di un'opera vasta, geniale, lussureggiante, enigmatica, vista da pochissimi. Ma anche un avventuriero del nuovo cinema, di audacia inaudita, che in ogni film spinge al limite e fuori dei limiti il cinema stesso, con una forza selvaggia e pulsionale che è anche un perdersi del soggetto e dell' "autore" nel gioco infinito del linguaggio, nelle vertigini barocche dell'intertestualità e della contaminazione. E nello stesso tempo un riaffiorare di quella "forza aborigena" inconscia, il "Brasile nascosto", che ritorna in molti suoi film in modo ora più diretto (O Monstro Caraiba)  ora più cifrato (O Gigante da America, Tabu), ma sempre sotterranea, soggiacente, operante. Quella "nuova storia antica del Brasile" ancora da scrivere e (forse) da vivere.

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Girati quasi sempre in pochi giorni e a bassissimo costo, i suoi film sono un miracolo di indipendenza e di versalilità produttiva (un Roger Corman ancora più estremista), ma anche il frutto di un'energia ostinata e di una riflessione profonda, il risultato di una lunga preparazione. Cineasta antropofago (nella discendenza di Oswald de Andrade), nel corso della sua vita Bressane ha "divorato" San Gerolamo e Nietzsche, Ezra Pound e Padre Antonio Vieira, Machado de Assis e Lamartine Babo, Jean-Luc Godard e Mario Peixoto, Murnau e L'Herbier, Bernard Hermann e la musica dodecafonica, la letteratura barocca e l'avanguardia del Novecento, la chanchada e la pornografia. Un intero palinsesto di riferimenti culturali, proliferante e vertiginoso, alimenta quest'arte totalmente libera, dall'umorismo soggiacente, di "rilettura" poetica, di "canto parallelo" e di "dialogo" infinito, alla quale non sono estranei i  rapporti di amicizia di Bressane con i grandi esponenti del modernismo e della poesia concreta brasiliana (Haroldo e Augusto de Campos). Mentre dal suo rapporto di autentico amore per la musica popolare brasiliana (onnipresente nei suoi film) sono nati non solo il suo particolare uso delle canzoni nella colonna sonora, ma anche la presenza come attore in alcuni suoi film del suo amico Caetano Veloso. Su Màrio Reis ha fatto il film O Mandarim (in cui ha riunito Caetano, Gilberto Gil, Chico Buarque e molti altri cantanti).  Con Maria Bethânia ha realizzato Bethânia Bem de Perto e As Cançoes que Você Fez para Mim.


Figlio ribelle del Cinema Novo, Julio Bressane è stato compagno di Rogério Sganzerla nella nascita del Cinema Marginal e poi nell'avventura ormai leggendaria della casa di produzione Belair, il "terremoto clandestino" che sconvolse il cinema brasiliano prima dell'esilio forzato a Londra dei suoi due esponenti all'inizio degli anni Settanta nel periodo della dittatura militare in Brasile. Da qui una rottura feroce con Glauber Rocha – di cui era stato molto amico da giovane – che lasciò i segni come una ferita non rimarginabile. Ma oggi proprio l'opera di Bressane, una delle riflessioni più complesse mai sviluppate sulla cultura brasiliana, appare come l'unica in grado di "dialogare" a distanza con quella del maestro scomparso, di altrettanto grande originalità e intensità.


Tutto questo e altro ancora è Julio Bressane, il cineasta omaggiato quest'anno al Torino Film Festival. E non è un caso che la prima, completa retrospettiva sul suo cinema venga realizzata proprio in Italia, un paese a cui Bressane è molto legato sia per i suoi raffinati interessi letterari (la poesia di Angelo Poliziano, ad esempio, è una delle suggestioni del suo nuovo film) sia perché la sua "saggia e temeraria ascesi" (secondo le parole di Caetano Veloso) ha incontrato qui amici e interlocutori, facendo nascere in molti un'autentica passione per questo cineasta. A Torino ha girato Dias de Nietsche em Turim e molti ne ricorderanno la presenza intensa e generosa a Taormina con Sermões, e poi a Venezia con  Miramar, Sao Jéronimo e due anni fa proprio con  Dias de Nietzsche em Turim.  L'omaggio torinese sopraggiunge inoltre mentre il cineasta sta completando il suo nuovo lavoro, Filme de amor, attualmente in corso di montaggio, il primo realizzato da Bressane con un produttore, Tarcisio Vidigal, dopo quasi quarant'anni di super-indipendenza.


La retrospettiva presenta l'intera opera del cineasta, ad eccezione di tre film irrimediabilmente perduti. L'organizzazione di questo Omaggio è stata infatti anche l'occasione per un lavoro difficile e ormai non più rinviabile sui supporti e i materiali. Si sono potuti salvare alcuni dei suoi film dei quali, perduto il negativo, esisteva ormai un'unica copia positiva (ad esempio i film dell'esilio londinese: Memorias de um estrangulador de louras e Amor louco). Altri sono stati ristampati da negativo in copie nuove. Questa operazione di salvataggio e di restauro è stata resa possibile grazie all'importante e generoso sostegno della Rio Filme e del suo Presidente, l'ambasciatore Arnaldo Carrilho.


In occasione della retrospettiva, si terranno due incontri col pubblico di Julio Bressane, sabato 9 novembre alle ore 17.45, al termine della proiezione del rarissimo Memorias de um Estrangulado de Louras e mercoledì 13 alle ore 18.00, dopo la proiezione dell'obliquamente autobiografico Miramar. Sarà inoltre esposta, nei locali che ospitano gli uffici temporanei di Torino Film Festival una mostra di fotografie di scena, dal titolo "Horas de outro mundo", realizzata dal fotografo e cineasta Ivan Cardoso. Ivan Cardoso sarà anch'egli presente al festival, dove mostrerà altresì i "making of" da lui realizzati sul set di alcuni film di Bressane.


I FILM


Lima Barreto: Trajetória (Lima Barreto: Traiettoria, Brasile, 1965-66, 35mm, b/n, 11')


Bethânia Bem de Perto (Bethânia da vicino, Brasile, 1966, 35mm, b/n, 33')


Cara a Cara (Faccia a faccia, Brasile, 1967, 35mm, b/n, 80')


O Anjo Nasceu (L'angelo è nato, Brasile, 1969, 35mm, b/n, 72')


Matou a Família e Foi ao Cinema (Uccise la famiglia e andò al cinema, Brasile, 1969, 35mm, b/n, 80')


A Família do Barulho (La famiglia del chiasso, Brasile, 1970, 35mm, b/n, 75')


Barão Olavo, o Horrível (Barone Olavo, l'orribile, Brasile, 1970, 35mm, col., 70')


Cuidado Madame (Attenzione Madame, Brasile, 1970, 16mm, col., 70')


Memórias de um Estrangulador de Louras / Memories of a Strangler of Blondes (Memorie di uno strangolatore di bionde, Gran Bretagna, 1971, 35mm, col., 70')


Amor Louco / Crazy Love (Amore folle, Gran Bretagna, 1971, 16mm, b/n, 85')


O Rei do Baralho (Il re del mazzo, Brasile, 1973, 35mm, b/n, 90')


O Monstro Caraíba – Nova História Antiga do Brasil (Il mostro caraibico – Nuova storia antica del Brasile, Brasile, 1975, 35mm, col., 70')


Viola Chinesa – Meu Encontro com o Cinema Brasileiro (Viola cinese – Il mio incontro con il


A Agonia (L'agonia, Brasile, 1976, 35mm, col., 90')


O Gigante da América (Il gigante d'America, Brasile, 1978, 35mm, col., 95')


Cidade Pagã (Città pagana, Brasile, 1979, Betacam, col., 12')


Cinema Inocente (Cinema innocente, Brasile, 1980, 16mm, col. e b/n, 39')


Tabu (Tabù, Brasile, 1982, 35mm, col. e b/n, 95')


Brás Cubas (Brasile, 1985, 35mm, col. e b/n, 90')


Sob o Céu, Sob o Solo, Salvador (Sotto il cielo, sotto il sole, Salvador, Brasile, 1987, Betacam, col., 53')


Sermões – A História de Antônio Vieira (Sermoni – La storia di Antônio Vieira, Brasile, 1989, 35mm, col. e b/n, 80')


Quem seria o Feliz Conviva de Isadora Duncan? (Chi sarà il felice convitato di Isadora Duncan?, Brasile, 1992, 35mm, col. e b/n, 30')


Galáxia Albina di Julio Bressane e Haroldo de Campos (Galassia albina, Brasile 1992, Betacam, col. e b/n, 40')


Infernalário: Logodédalo – Galáxia Dark di Julio Bressane (Infernalario: Logodedalo – Galassia Dark, Brasile, 1993, Betacam, col. e b/n, 40)


Cinema do Cinema – Criação e Recriação da Imagem no Filme Cinematográfico (Il cinema del cinema – Creazione e ricreazione dell'immagine nel film cinematografico, Brasile 1993, Betacam, col. e b/n, 115')


Antonioni – Hitchcock: A Imagem en Fuga (Antonioni – Hitchcock: L'immagine in fuga, Brasile, 1993, Betacam, col. e b/n, 40')


As Canções que Você Fez pra Mim (Le canzoni che hai fatto per me, Brasile, 1994, Betacam, col., 4'10")


O Mandarim (Il mandarino, Brasile, 1995, 35mm, col., 97')


Miramar (Brasile, 1997, 35mm, col., 82')


São Jerônimo (San Girolamo, Brasile, 1998, 35mm, col., 79')


Dias de Nietzsche em Turim (I giorni di Nietzsche a Torino, Brasile, 2001, 35mm, col., 85')


Terra Incógnita (Brasile, 2002, Betacam, col., 10')


Limite di Mário Peixoto (Limite, Brasile, 1929-1931, 35mm, b/n, 120')


Ao Redor do Brasil di Major Luiz Thomaz Reis (Nei dintorni del Brasile, Brasile, 1932, 35mm, b/n, 71')


Lampião, o Rei do Cangaço di Benjamin Abrãao (Lampião, il re del Cangaço, Brasile, 1936, 35mm, b/n, frammenti di circa 10')


Fragmentos da vida di José Medina (Frammenti della vita, Brasile, 1929, b/n, 35mm, 30')


Alõ, Alõ Cinédia di Ivan Cardoso (Brasile, 1973, 35mm, 6')


Aventuras dos Mares do Sul di Ivan Cardoso (Brasile, 1975, 35mm, 10')


Horas de Outro Mundo di Ivan Cardoso (Brasile, 1976, 16mm, 5')


A História de um Olho di Ivan Cardoso (Brasile, 1986, 16mm, 5')


Making of di "Filme de Amor" di Moa Batsow (Brasile, 2002, Betacam, 12')

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