VENEZIA 62 – "Le petit lieutenant", di Xavier Beauvois (Giornate deegli autori)

Polar disincantato e malinconico che si surriscalda progressivamente, ma anche dolente ritratto sulla solitudine. Il regista di "N'oublie pas que tu vas mourir" realizza un'opera disincantata, malinconica, piena di flussi nervosi e di contagiosa coralità, dove colpisce anche la bravura dei protagonisti, Nathalie Baye e Jalil Lespert

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Dopo l'ottima apertura con Seven Swords di Tsui Hark e il cinema d'animazione umano di Nomura Tetsuya con Final Fantasy VII, irrompe il cinema francese presentato nella sezione "Giornate degli autori con Le petit lieutenant di Xavier Beauvois. Immerso nelle forme del polar dove l'azione sembra guardata inizialmente a distanza, il film di Xavier Bauvois si surriscalda progressivamente fino a esplodere in una cupezza e una malinconia contagiosi. Al centro della vicenda c'è Antoine – Jalil Lesper, già protagonista di Risorse umane e Le passeggiate al Campo di Marte – che, dopo essersi diplomato alla Scuola di Polizia, viene trasferito a Parigi per lavorare in un commissariato dove il suo principale è il capitano Vaudieu (Nathalie Baye). All'inizio dunque Beauvois, già assistente per Téchiné e de Oliveira prima di rivelarsi nel 1995 al festival di Cannes con l'intenso N'oublie pas que tu vas mourir, presenta i due personaggi protagonisti quasi parallelamente. Da una parte l'entrata di Antoine dentro il commissariato: i turni di notte, le pattuglie per strada e, al tempo stesso il difficile rapporto con la compagna che non ha voluto seguirlo a Parigi. Dall'altra il capitano Vadieu, appena uscita dall'alcolismo, dalla vita sentimentale disordinata e con un grosso dolore alle spalle, la morte del figlio di sette anni per meningite.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Quindi Le petit lieutenant è entra pienamente nelle forme del polar che prende progressivamente forma non con quella prorompente e immediata istintività del cinema di Olivier Marchal (36 – Quai des orfèvres) ma con un accumulo progressivo come nell'indagine che vede coinvolti due cittadini russi ed esplode nel momento in cui il protagonista viene gravemente ferito da una coltellata. Quindi Beauvois riprende le atmosfere del genere transalpino anche attraverso le tonalità cromatiche, con quella luce blu incombente, negli sbalzi sonori (per esempio, si passa dai rumori di una televisione accesa a quelli della strada della città), nella frammentazione geografica (tra Parigi, Le Havre e Nizza) e anche negli stacchi e nei movimenti nervosi di macchina come nella vibrante scena dell'inseguimento di Vadieu assieme a due uomini del cittadino russo che termina con l'arresto nei pressi dell'uscita di una stazione della metropolitana. Ma ciò che ha folgorato dentro Le petit lieutenant è proprio la loro vicinanza parallela, i loro giochi di sguardi (Vadieu che guarda Antoine mentre si ubriaca con i colleghi e poi una sera va al bar e si attacca alla bottiglia da sola), quell'intimità discreta (il capitano che racconta al giovane tenente lo svolgersi delle indagini mentre lui è immobilizzato incosciente sul letto d'ospedale). Quindi due diversi ritratti di solitudine. Uno separato dalla famiglia. L'altra che frequenta sedute di alcolismo. Due corpi allo specchio dove, venuto a mancarne uno, non c'è più il riflesso e ciò è evidente nel travolgente finale, con la camminata di una bravissima Nathalie Baye sulla spiaggia (anche se Jalil Lespert e gli attori secondari  non gli sono da meno) che alla fine guarda, piangendo, nella macchina da presa.

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array