VENEZIA 69 – 27. Settimana della critica
Reso noto il programma della 27. Settimana Internazionale della Critica che avrà luogo nella cornice della 69 Biennale di Venezia dal 29 agosto fino all’8 settembre. Durante la conferenza stampa al cinema Quattro fontane a Roma sono intervenuti i rappresentanti della comissione di selezione: Angela Prudenzi, Francesco Di Pace e Goffredo De Pascale. I 7 film in concorso sono esordi di registi provenienti da paesi diversi, più due opere nella sezione eventi speciali

Per restare alla tematica, il film messicano No Quiero Dormir Sola (Non voglio dormire sola) di Natalia Beristain, è un’opera interamente femminile, una storia su nipote e nonna che si confrontano in una fase importante delle loro vite, al centro della narrazione troviamo il corpo, l’amore impossibile, la solitudine e il tema dell’eutanasia.
Seguono poi i tre film che trattano i temi europei, sia femminili che non, e il fatto di sentirsi parte di una comunità. Il primo, lo svedese Äta sova dö (Mangia Dormi Muoi) della regista Gabriela Pichler tratta, con stile molto rigido ed eccelente recitazione dell’attrice protagonista, la tematica della crisi economica che ha toccato anche la Svezia. O luna in Thailandia (Un mese in Thailandia) il film rumeno di Paul Negoescu, pare decisamente più leggero, molto sentimentale con evidenti richiami al cinema francese che allude allo stesso tempo a un certo spaesamento della gioventù di oggigiorno, alla ricerca d’identità, il protagonista guarda con nostalgia al passato e contesta la modernità ed appartenenza comunitaria. Siamo in Europa ed anche nel film belga di Tom Heene, Welcome Home (Bentornata a casa), che ci presenta una donna nella sua simbolica ricerca d’identità e di indipendenza, anche quella sentimentale.
L’unica opera italiana in concorso, La città ideale, è stata interamente realizzata dall'attore Luigi Lo Cascio, che quest’anno esordisce come regista. Il film rivela "un grande talento che è stato difficile considerare come un esordio", ammette Francesco Di Pace, è un’opera solida in ogni suo aspetto con una storia che lascia un po’ nel mistero. Un mix tra cinema di impegno civile e giallo morale che, secondo i selezionatori, si presenterà come una grande scoperta del cinema italiano di quest’anno.
Ci sono i titoli che toccano i temi sociali e politici, come Küf (Muffa) di Ali Aydin, il film turco che con l’eleganza stilistica ed intensità narrativa racconta la storia di un padre che non vede l’ora di rivedere il suo figlio scomparso in condizioni misteriose diciott’anni fa.
Nella sua ormai lunga storia, la Settimana Internazionale della Critica, ha sempre cercato di prommuovere le opere prime, come ammettono gli organizzatori: Siamo convinti che la vetrina della SIC anche quest’anno serva ai film che presenteremo per trovare la visibilità e distribuzione sia sul mercato italiano sia su quello internazionale.