#Venezia74 – Rosita di Ernst Lubitsch è la pre-apertura
Restaurato in 4k per opera del MoMA, il capolavoro del muto Rosita torna in una nuova sorprendente edizione digitale.
Restaurata dal MoMA (Museum of Modern Art di New York), Rosita, la pellicola del 1923 che vide la collaborazione di due giganti del cinema muto, il regista Ernst Lubitsch e la diva Mary Pickford, sarà protagonista della serata di pre-apertura della 74° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Un’anteprima mondiale che sarà accompagnata dall’arrangiamento dal vivo della Mitteleuropa Orchestra, diretta dalla musicologa Gillian Anderson che ne ha ricostruito l’originale partitura lavorando sugli spartiti recuperati alla Biblioteca del Congresso di Washington.
Una pellicola, quella di Lubitsch, dalla storia travagliata: per volere della stessa Pickford il film venne distrutto salvandone solo una piccola parte, per poi tornare in circolazione negli anni ’60 con una copia in nitrato scoperta negli archivi russi e successivamente consegnato al Museum of Modern Art. Non sono mai state rese note le ragioni della diva circa l’astio in merito alla pellicola, tanto più che all’epoca registrò un enorme successo di pubblico e critica. Il MoMA, lavorando su ogni supporto d’archivio a sua disposizione, ne ha realizzato una nuova copia digitale restaurata in 4k, nella forma più vicina possibile alla prima edizione.
La proiezione avrà luogo martedì 29 agosto presso la Sala Darsena (Palazzo del Cinema) al Lido.
Rosita (1923, 82’) è ambientato in una Spagna mitica dove un Re lascivo (Holbrook Blinn) ha posato i suoi occhi su una cantante di strada popolare ma provocatoria (Mary Pickford), la quale però è innamorata di un bel nobiluomo (George Walsh, fratello del celebre regista Raoul Walsh), che la ha salvata dalle guardie del re furioso venendo imprigionato in una segreta.