X FACTOR 2013 – The day the music died


Siamo sinceri. L’Hell Factor è la morte (televisiva) della musica. Comprendiamo il desiderio di salvaguardare, sempre e comunque, lo spettacolo gladiatorio ma cosa c'entra la ricerca musicale di una voce inedita con questo gioco al massacro della doppia eliminazione, utile solo a lasciare questi poveri ragazzi in balia delle invidie e delle strategie dei giudici/boia?

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Siamo sinceri. L’Hell Factor è la morte (televisiva) della musica. Comprendiamo il desiderio di salvaguardare, sempre e comunque, lo spettacolo gladiatorio ma cosa c'entra la ricerca musicale di una voce inedita con questo gioco al massacro della doppia eliminazione, utile solo a lasciare questi poveri ragazzi in balia delle invidie e delle strategie dei giudici/boia?

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

 

E’ divertente vedere i mentori sfilarsi i guanti bianchi e darsele di santa ragione (chiedete a Mika, ancora frastornato dal treno che gli è arrivato addosso, guidato dai suoi colleghi) ma alla fine il risultato è stato perdere i lodevoli Roberta Pompa e Street Clerks e ritrovarsi a bordo, per un’altra settimana, Aba e Fabio, interpreti pieni di ottime intenzioni ma sinceramente nulli dal punto di vista musicale (per non dire discografico). Davvero, una carneficina. L’unico sollievo è che, come sappiamo tutti, se la musica muore è per sette giorni. Poi risorge.

La pagella (in ordine di apparizione):

Roberta Pompa  (True Colors –Cyndi Lauper):
Una delle performance più mature, sentite ed emozionanti della serata. Viene fatta a pezzi semplicemente perché per gli altri giudici era arrivato il momento di accoltellare Mika e la sua squadra. Un vero peccato che tocchi a lei essere la vittima. Innocente. Voto 8

Ape Escape  (Mentre tutto scorre – Negramaro):
Canzone stra-nota e inflazionata. Gli Ape, come al loro solito, riescono a farla propria e a intraprendere strade originali. Manca ancora la svolta finale che li renda devastanti, ma la strada è questa. Se poi Tony ritrova la voce, non ce n'è per nessuno. Ciabatta Power. Voto 6,5

Valentina  (When I was your man – Bruno Mars):
Mika adora Bruno Mars e lo considera un artista interessante. Il perché rimarrà sempre un mistero. Affidare però questa canzone alla sua concorrente più debole è però un errore madornale. Performance dimenticabile. Non ci siamo. Voto 5

Fabio ( La casa in riva al mare – Lucio Dalla):
Lode a Elio per aver portato in prima serata, su Sky, uno dei pezzi più belli e sconosciuti del compianto maestro Lucio Dalla. Fabio non mette niente di suo nell’interpretazione e, capendo i suoi limiti, si adagia all’originale. A fare i pignoli dovremmo sanzionare la trovata poco coraggiosa, ma anche cosi la bellezza della canzone vince sovrana. Onesto. Voto 7

Andrea (Grease – Frankie Valli):
Lasciato da solo su un palco vuoto, spogliato del suo superpotere e accompagnato da una base non esaltante, la cover house della theme song di Grease è stata sinceramente terribile. Morgan deve correggere il tiro perché altrimenti perderà il ragazzo. Un passo indietro. Voto 5

Gaia (Monna Lisa – Ivan Graziani):
Stesso discorso fatto per Fabio. Quando si assiste all’omaggio di un grande come Ivan Graziani e della sua musica, i discorsi materialistici da talent, perdono di valore. La forza della canzone, anche in questo caso, vince su una performance zoppicante e su una scenografia folle (il costume a la Catwoman). Grazie Ivan. Voto 7

Street Clerks (Some nights – Fun):
La Ventura, dopo l’exploit della scorsa settimana, ritorna a dare ai propri pupilli un pezzo scontato, senza coraggio. Il risultato è il ballottaggio e l’uscita dal talent. Onestamente, dice bene Mika, la vera dimensione degli Street è quella della indie band. Il futuro nel mondo reale speriamo gli sia solare. FInalmente Liberi. Voto 6

Aba ( Crazy in Love – Beyonce):
La ragazza ci mette il cuore e lavora sodo. L’impegno è encomiabile. Ma c’è una grande differenza tra chi di musica ci vive e chi la segue per piacere personale. La discografia non è per tutti. Limitata. Voto 5

Michele (Reality – Richard Sanderson):
Dove fallisce Andrea, riesce Michele. Elegante, misurato, ricercato. La voce di Michele trasforma la terribile canzone di Sanderson in qualcosa di unico. Questa capacità è solo dei più grandi. Sublime. Voto 7,5

Violetta (Reckoning Song – Asaf Avidan):
Canzone conosciutissima nella sua versione “hard”. Violetta, come al solito, è talmente brava da essere di un’altra categoria. Che altro possiamo aggiungere? La notizia sarebbe se sbagliasse performance. Banalmente perfetta. Voto 8

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array