SUDAFRICA 2010 – Pelada. L'altro calcio
Due giocatori. 25 paesi. Un solo gioco, dalle carceri boliviane ai grattacieli di Tokyo. Parliamo di Pelada, documentario sul "calcio di strada" che durante questi Mondiali viene distribuito con la formula on demand e in DVD
Pelada (2010) – il trailer. Un documentario di Luke Boughen, Rebekah Fergusson, Gwendolyn Oxenham, Ryan White
NEW Pelada Trailer from Rebekah Fergusson on Vimeo.
Due giocatori. 25 paesi. Un solo gioco, dalle carceri boliviane ai grattacieli di Tok
Pelada (il termine brasiliano per calcio di strada, ridotto ai suoi elementi base: un pallone e la voglia di giocare) esplora un'altra faccia del calcio, lontana da campi curati, luci sfavillanti e stadi gremiti, fatta di partite improvvisate, cemento e vicoli, dalla Cina a Trinidad, dall'Iran al Perù, dalla Bolivia al Giappone, dall'Uruguay al Kenya.
I giovani autori Rebekah Fergusson e Ryan White hanno seguito armati di videocamere digitali i coautori Luke Boughen e Gwendolyn Oxenham, ex stelle di un college del North Carolina, in un viaggio attraverso il mondo alla ricerca della vera essenza della passione per il calcio, che comprende una partita tra arabi ed ebrei che è uno dei momenti più interessanti del film per la componente politica che si intreccia a quella della pura competizione sportiva.
Una visione che piacerebbe a John Demme, che al Napoli Film Festival ha raccontato a Sentieri Selvaggi il suo personale concetto di calcio (video).
"Abbiamo giocato su una pista di skateboard nella favela Rocinha, nelle vigne di Mendoza e nel carcere di San Pedro a La Paz. Tra i nostri compagni di squadra, cowboy gaucho, donne andine che giocano vestite con lunghe gonne, settantenni. Anche se abbiamo mangiato ostriche a bordo strada e abbiamo preso autobus a due piani con finestre rotte durante violenti temporali, stiamo bene".
Il sito ufficiale di Pelada
Lo speciale Cinema/Mondiali di Sentieri Selvaggi: SUDAFRICA 2010